sabato 10 maggio 2025

Orrore e tragedie gratis per tutti, dalle Elite ai servi umani una scia di sangue

 


Non esistono termini adatti a classificare l'orrore che si prova a guardare il genocidio palestinese di questi tempi. Con grande sconcerto, tuttavia, noi siamo passati oltre persino un orrore ancor peggiore, che la Storia ci lascia soltanto immaginare, sia a noi ma anche a chi ricorda il fratello che l'ha potuto descrivere mentre bruciava da vivo e da morente. 



Mi riferisco alla tragica impresa di Enola Gay, alla bomba su Hiroshima e Nagasaki, epilogo terrificante di una guerra che portò le bombe sulle città per gran parte del suo svolgimento. Nessuna Norimberga ha però accompagnato quella terrificante strage effettuata dal governo americano. Nessuna condanna mondiale, se non quella pronunciata prima dalle vittime, poi dai testimoni, poi ancora dagli eredi delle vittime e dei testimoni. 



E il mondo antico non era scevro da orrori similari, anzi. Possiamo ricordare il genocidio armeno, oppure la feroce persecuzione del popolo curdo,  e mille e mille di episodi, piccoli o grandi concernenti atrocità e orrori a grappoli, come le bombe peggiori. Oggi, Gaza e Ucraina ci parlano di sangue a fiumi versato, di sofferenze inenarrabili, di morte e disperazione. Ma il peggio non muore mai ed è nel nostro passato, spero non nel nostro futuro. 

Triste vedere che dai campi di battaglia insanguinati, si sia passati allo strazio delle città direttamente, anche considerando che, nella consuetudine, chi vive nelle città non sarà mai in grado di combattere e difendersi. Come a Gaza, nelle città si uccidono direttamente donne e bambini, cioè la culla della nostra discendenza. 

Da piccolo, emarginato e misconosciuto scrittore non posso far altro che ricordarvelo, magari con l'aggiunta di quel che è stata la Santa Inquisizione. Belle le folle urlanti per l'elezione dell'ennesimo papa. Non è da dimenticare quel che hanno combinato altri papi precedentemente, però. 

La memoria fa di noi quel che siamo e dobbiamo essere certi che tra cento anni, i nostri eredi, ci ricorderanno come quelli che non alzarono in dito per proteggere Gaza. Esattamente come noi ricordiamo Enola Gay e tutti i misfatti di una storia veramente terrificante. Solo umani? Ne siete davvero convinti? Senza arrivare ai mandanti, ne vedremo altre di vittime, ne vedremo sempre. 

Forse, nel futuro che io non potrò giudicare, le cosiddette autorità capiranno chi siano stati i mandanti dei mille e mille massacri umani che sappiamo e possiamo ricordare e quelli che non sappiamo e non ricordiamo. La scia di sangue va percorsa al contrario, aiutati dalla Storia e dalla memoria. Forse, un giorno, altri scopriranno l'ultima verità e la troveranno ancor peggiore di quanto potranno leggere nelle loro classifiche degli orrori avvenuti in Terra. E magari troveranno la soluzione.


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