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lunedì 30 giugno 2025

I RACCONTI DELLA NUOVA LUNA gratis per voi

I RACCONTI DELLA NUOVA LUNA – sinossi.

 

10 racconti sul tema degli influssi che produce la Luna sull’animo umano, dalle trame e dalle ambientazioni diversissime tra loro, con personaggi tra i più disparati. L’effetto produce sul lettore un auspicato collage di differenti emozioni che si sovrappongono, legate dalla presenza della luce lunare, tanto persistente quanto vaga.

La lunghezza complessiva è di 262000 caratteri spazi inclusi per 10 racconti di differente durata:

 

 Indice

 

  2 - Salto all’indietro

14 - Iris

16 - Amanda

23 - L’ultimo arrembaggio.

27 - Cybkiller

39 - L’Alleato oscuro

53 - Lavorare

58 - Caccia al Granchio

72 – Essere morti

98 – Gli effetti della luna sul ciclo femminile

 

Ogni racconto illustra un universo a sé, dalla fantascienza, all’horror, fino al dramma e al fantasy. L’importante è stato non annoiare il lettore con lunghe descrizioni e personaggi comuni ad altre forme di narrativa.

 

Salto all’indietro è caratterizzato da una trama horror che inizia dopo un incidente automobilistico accaduto a un personaggio che sta tornando nel villaggio natìo trasformato in un cimitero per colpa di un guasto nella vicina centrale nucleare.

 

Iris racconta di un amore ultraterreno.

 

Amanda è la storia di un amore impossibile tra spiriti incatenati dal tempo.

 

L’ultimo arrembaggio è la storia di un abbordaggio a una nave maledetta.

 

Cybkiller è una storia fantascientifica ambientata su una stazione spaziale invasa da un terribile cyborg.

 

L’alleato oscuro racconta una vicenda ambientata in un mondo medievale dove un grande guerriero deve invocare le forze soprannaturali per trionfare nella battaglia decisiva.

 

Lavorare è la cronaca immaginaria di una fuga dalla schiavitù moderna del lavoro.

 

Caccia al Granchio è una delle storie che raccontano le imprese del killer chiamato Il Granchio dato che utilizza soltanto armi bianche.

 

Essere morti è una narrazione dal carattere gotico ambientata ai nostri giorni quando un disastro naturale uccide gran parte delle persone residenti in una cittadina americana che non comprendono di non essere più viventi sul piano materiale.

 

Gli effetti della luna sul ciclo femminile racconta l’amore tra due persone molto diverse per età e abitudini e di come la letteratura possa risolvere le crisi conseguenti.

 


I RACCONTI DELLA NUOVA LUNA




domenica 29 giugno 2025

RACCONTI DELLA NUOVA LUNA, perchè esistono, per quale motivo li ho scritti

 RACCONTI DELLA NUOVA LUNA è solo un titolo, tra tanti ma esiste per una ragione. Rappresenta una serie di racconti che tramite l'analogia con la luce lunare vogliono svelare quel che esiste dietro le apparenze del mondo. 

Su questo blog, voi avete spesso letto post sulla Matrice, ovvero Maya, ovvero la grande illusione che ci tiene tutti prigionieri. Prigionieri significa essere agenti che lavorano per i padroni. E i padroni non ci vogliono lasciare andare. 


La Matrice, oltre a distribuire l'energia disponibile dove serve, nelle varie dimensioni, si occupa di tenere nel recinto i prigionieri che fanno parte della mandria umana. Pertanto, gli agenti e i servi che operano nella Matrice e per la Matrice devono svolgere varie mansioni, tra le quali non far capire la realtà della loro condizione effettiva ai prigionieri e tenerli, con tutta la forza che serve, dentro il recinto predestinato. 

Chi devia da queste regole, viene prima minacciato, poi ucciso o fatto sparire. E noi sappiamo quanta gente sparisce nel mondo ogni giorno, senza che si conosca il motivo. Per essere chiaro fino in fondo, se voi potete ancora leggere questo blog, evidentemente i messaggi che divulga non sono considerati pericolosi per i gestori della Matrice, altrimenti, non esisterebbe più da tempo. La ragione risiede, probabilmente, nel contenuto finora espresso: concetti e idee già risapute e talmente note alle masse che queste masse sono ancora qui, nella prigione, insieme a me che scrivo e a voi che leggete. 

Ergo, questo blog non è considerato pericoloso per la Matrice. Guardate che il concetto è veramente elementare. La vita sulla Terra consiste nel tentativo continuo di popolare l'allevamento terrestre. Si ottiene questo scopo facendo apparire questo allevamento come il Paese dei Balocchi e forse per qualcuno lo è davvero. Un Paese dei Balocchi estremamente crudele, invero, ma pur sempre un giardino di delizie per qualche psicopatico di passaggio. Questi psicopatici sono qualche milione di esseri talmente involuti che godono della e nella sofferenza altrui. Ma, attenzione: voi sapete che i gestori della Matrice operano per mantenere la popolazione dentro il recinto umano. Tuttavia, si sta diffondendo il messaggio che le Elite umane stanno operando per ridurre il numero degli umani vivi sulla Terra. In questo esiste una palese contraddizione. 

La politica elitaria non sarà totalmente chiara fintanto che non si risolva questa colossale contraddizione: come si può mantenere elevato il numero delle popolazioni umane, servendo una certa quantità di energia alla Matrice, se si vuole ridurre il numero complessivo degli umani a circa un decimo di quelli attualmente viventi? 

Apparentemente, esistono due possibili soluzioni. La prima consiste nel tentativo di selezionare una particolare categoria di umani piuttosto che la maggioranza, e farla sopravvivere comunque alla decimazione. La seconda attiene alla divisione palese che esiste tra Elite da quando Trump, Putin e alcuni loro amici riuniti nel club dei Patrioti si stanno dimostrando uniti e contrari a un'altra fazione, spesso identificabile con i paesi che si sono autodefiniti volenterosi. Si parla di chi si muove in quei paesi, ovviamente, non certo delle popolazioni che fanno parte dei rispettivi territori. Questa seconda fazione si fa spesso identificare con il vecchio termine coniato negli States di Deep State o Stato Profondo. La lotta tra le due fazioni elitarie noi la pensiamo relativa a beni di questo mondo, quali petrolio, gas e acqua, ma potrebbe essere motivata da altre ragioni molto più profonde e quindi nascoste.

Dalle contraddizioni enormi e palesi di chi gestisce il vero potere sulla Terra, si può cercare di immaginare la vera strategia che muove questi despoti oltre le rappresentazioni di comodo offerte dal teatrino mediatico, per esempio: editoria, giornali, radio e televisioni fanno parte di un coro altamente e quasi completamente inquinato dai veri potenti e al servizio dei veri potenti. Questo coro continua a recitare le giaculatorie che fanno comodo alle Elite, sicuramente a entrambe le fazioni in lotta attualmente. 

Se ti unisci a loro, fai parte di tutti loro. Ecco per quale motivo è impossibile che possiate trovare i miei libri stampati con i loro marchi. Non sono loro a rifiutarmi, sono io a non essere compatibile con questi despoti. Le mie opere potrete trovarle in questo blog, fintanto che esisterà e sarà raggiungibile tramite l'indirizzo che lo contraddistingue nella Rete. E ricordate che la Rete è roba di lor signori.

A domani con la raccolta gratuita per voi RACCONTI DELLA NUOVA LUNA.


martedì 3 dicembre 2024

Vivere da scrittore in Italia-Draghistan

 Mentre i poveri editori italici o draghistani, fate voi, dormono sonni pesanti, gli scrittori che hanno da proporre qualcosa, scrivono senza sosta, perché questo è il loro compito, non fare soldi, ma aumentare la capacità culturale della gente e ampliare la sua consapevolezza. Lo scrittore fa questo, non sostiene la politica dei despoti nazionali o continentali in televisione, propagandando scemenze come purtroppo fanno incoscienti e ben pagati molti colleghi. I più pubblicati talvolta sono i più servili. Ecco a cosa serve la scrematura operata per conto delle Elite dai nostri, cari, editori nazionali. Televisione e cinema, poi, si accodano volentieri. 

E allora, si rende necessario scrivere a manetta anche da parte di un anziano ed emarginato autore come me che riesce a farsi leggere solo ringraziando Google e Blogger. Questa è l'evidente verità. Per quanto mi riguarda, il regime interno in Italia-Draghistan è addirittura peggio dei colonizzatori americani che se non altro conservano una mentalità federale dove però ogni singolo stato può alzare la voce contro la gestione statale federale mentre la povera penisola italiana non ha voce soprattutto in ambito europeo. Se tutto questo è evidente in ambito politico, figuratevi nei settori culturali di riferimento. Infatti, nelle edicole e nelle librerie, chi trovate, se non autori stranieri?


Per noi è importante trovare la qualità italiana nei supermercati ma quando andiamo in libreria ci comportiamo esattamente al contrario. Io scrivo e leggo gialli e romanzi fantascientifici ma non mi riesce di gradire la minima qualità che io desidero nei Gialli Mondadori per esempio, in vendita regolarmente e che comunque evitano come la peste le storie della saga di Mister Tau. E se qualcuno pensa che sia scarsa anche la produzione di autori italiani è perché all'interno di Italia-Draghistan la selezione viene operata dal punto di vista dei requisiti raccomandati dalle Elite e non per quanto attiene la necessaria qualità in ambito letterario.  

Molti degli autori italiani proposti tra gli scaffali delle librerie oggi offrono una qualità veramente deprimente. Ma non dobbiamo dimenticare che nella maggioranza dei  casi si tratta di raccomandati da preti e politici o grandi industriali, tutto qui.

Beh, se avete qualcosa da ridire riguardo queste informazioni, potete rispondermi tra i commenti di questo post mentre chiudono edicole e librerie in continuazione.

Da parte mia sto completando la stesura de I RACCONTI DELLA NUOVA LUNA scrivendo il racconto che chiude la raccolta che sarà il prossimo lavoro proposto gratis da questo blog, domenica prossima. Non perdetelo. Come sempre, il link tramite il quale scaricare la raccolta sarà visibile solo per poche ore. Questo accade perché come vi dicevo, dobbiamo tutti fare i conti anche con la realtà oggettiva, che io chiamo Matrice.

Questa macchina infernale limita la nostra consapevolezza al fine di non farci uscire dai suoi domini. Eppure, si possono manipolare alcune routine, le più esposte, con l'intenzione di migliorare la nostra condizione in cattività. Per uscire dalla Matrice si deve tenersi in forma, non finire, povero, pazzo e debole. In tal modo, anche l'uomo più  malridotto dalle manovre dei poveri servi del regime in auge, può trovare la giusta liberazione. 

Mentre attendete la raccolta I RACCONTI DELLA NUOVA LUNA, potete passare il tempo rivendendo qualche film su Youtube. Evitando come la peste trasmissioni velenose per la psiche, per esempio diffuse dalla televisione.

Vi ricordo, oggi, il meraviglioso film sulla vita del Principe Cagliostro visibile gratuitamente a questo link  Oppure, il sempre verde Essi Vivono di Carpenter a questo link. 

Se vogliamo liberarci o tentare di liberarci, la nostra psiche dev'essere nutrita e non depressa o umiliata. Trasmissioni pessime come libri pessimi, ce la rovinano irrimediabilmente. La guerra delle Elite contro il popolo si svolge anche inquinando mente e psiche, non si deve mai tralasciare questo punto. 

Non basta invocare la Luce Universale se poi lasciamo che libri o trasmissioni negative la possano deprimere al punto di provare noia e insoddisfazione quando prendiamo in mano un libro o accendiamo la televisione. La creatività degli autori dev'essere posta al servizio della gente e non contro la gente. 

Senza alcuna tristezza, debolezza o depressione, procederemo lungo il cammino alla luce della nostra consapevolezza. Alla volontà deve seguire una puntuale applicazione delle nostre possibilità, piccole o grandi che siano. Mentre mostri e carcerieri fanno il loro lavoro, noi sceglieremo le nostre proprietà con il libero intendimento. Possono opprimerci ma non obbligarci. La scelta sarà sempre libera e noi scegliamo La Luce.


domenica 3 marzo 2024

I RACCONTI DELLA NUOVA LUNA

 Come promesso, ecco per i miei lettori GRATIS in lettura il pdf con la raccolta I RACCONTI DELLA NUOVA LUNA .

Anche stavolta potete leggere interessanti racconti di fantascienza, horror e grotteschi senza spendere un soldo ma soltanto scaricando il pdf gratuito sul dispositivo elettronico preferito. Cliccate QUI o sulla copertina per collegarvi alla pagina del mio blog gemello e scaricare gratis l'opera.

Buona lettura.



giovedì 29 febbraio 2024

A breve, su questo blog, GRATIS I Racconti della Nuova Luna

 La mia raccolta I RACCONTI DELLA NUOVA LUNA, a breve, gratis, su questo blog. Potrete leggere l'intera raccolta. Questa la scaletta: 

   

Indice

 

  2 - Salto all’indietro

14 - Iris

16 - Amanda

23 - L’ultimo arrembaggio.

27 - Cybkiller

39 - L’Alleato oscuro

53 - Lavorare

58 - Caccia al Granchio

72 – Essere morti

Racconti horror, gialli, fantastici e grotteschi. Generi riconducibili alla cosiddetta letteratura d'intrattenimento ma che l'editoria di regime schifa e rifiuta. 

Buon per voi che potrete leggere del tutto gratis un volume che nelle librerie paghereste non meno di 15 euro. Con la vita che costa sempre di più, poter leggere gratis, per voi, significa un vero risparmio e la qualità ve la garantisco io come per le divulgazioni precedenti. 

In questo blog troverete dunque il link per il mio blog gemello dove scaricare il pdf dell'opera qui descritta. Entro la fine di questa settimana, I RACCONTI DELLA NUOVA LUNA qui per voi, carissimi Lettori.


 

lunedì 26 febbraio 2024

I RACCONTI DELLA NUOVA LUNA e una indispensabile spiegazione a uso di agenti ed editori

 Questa raccolta è la prossima che leggere  GRATIS scaricandola dai miei blog. Racconti gialli, fantastici, horror, gotici, noir per voi e completamente gratuiti. Operazioni come queste si susseguiranno nei prossimi mesi su queste pagine. Regalo il mio lavoro per farvi leggere racconti e romanzi di qualità, ovviamente mantenendo per me ogni diritto connesso alla protezione del diritto di autore. A tanto mi ha costretto l'emarginazione e la censura di troppi editori. A questo proposito vorrei rinnovare l'invito a lor signori a non scrivermi, nemmeno sui social, senza prima specificare l'offerta della garanzia della distribuzione nelle librerie, il numero di pubblicazioni entro il primo anno dalla firma del contratto di cessione di diritti e ovviamente l'indispensabile importo dell'anticipo a fondo perduto delle royalty a me spettanti. 

Questi signori devono comprendere che hanno a che fare, almeno nel mio caso, con uno scrittore e non con uno scribacchino. E tanto meno con un pennivendolo al servizio del regime, come ne vedete tanti purtroppo all'interno di librerie in crisi o che stanno chiudendo e magari anche come firma nella riduzione di opere televisive e cinematografiche che io mi vergognerei di firmare. 

Il regime protegge e tutela sé stesso anche nelle produzione commerciale di cultura da consumare come una caramella. La stessa che fa sbadigliare, annoiare, maledire gli spettatori anche casuali. il successo ottenuto come merce da consumare di fretta e senza lasciare la minima traccia nelle coscienze e nella sensibilità di giovani e anziani. Una cultura cara alle Elite di ogni luogo e tempo che devono garantirsi che la gente non cresca mentalmente e spiritualmente.

Io sono persona diversa e scrivo in modo differente. Se volete pubblicare o rappresentare le mie opere, dovete garantirmi un trattamento  da professionista e non da principiante, con tutto il rispetto per chi inizia ora a soffrire la vita da autore. Altrimenti, continuate pure a fare letteratura da bar e auguri. Preferisco offrire la fruizione gratuita dei miei lavori piuttosto che svenderli o recintarli all'interno di prodotti editoriali che non vedranno mai gli scaffali di una libreria o di un' edicola. Io resterò uno scrittore nonostante la censura operata da tanti servi di regime. 



lunedì 5 febbraio 2024

Domani VITTIME SACRIFICABILI GRATIS per voi

 Come promesso, da domani potrete liberamente scaricare e leggere il pdf gratuito della raccolta di racconti VITTIME SACRIFICABILI. Non sono e non siete più schiavi di editori recalcitranti.

Badate che questa raccolta è stata inviata più volte a editori che non hanno neppure risposto con un diniego. Il loro ostracismo verso gli autori come me non può e non deve più essere un ostacolo alla libera attività di scrittore che supera ogni contrarietà grazie alla Rete.

Ho già spiegato che soltanto le mie opere possono permettervi di leggere risparmiando ben 270 euro: 18 tra romanzi e raccolte di racconti. Leggerete in questo modo romanzi gialli, fantascientifici, fantasy, noir e raccolte di racconti senza spendere un centesimo. 

Io non guadagnerò altro che la vostra riconoscenza, spero, che è poi l'elemento più prezioso che un essere umano possa desiderare.

La raccolta VITTIME SACRIFICABILI, fu scritta nel 2020, in piena pandemia, proprio per definire tutte le forme di contagio fisico, mentale e spirituale che possono aggredire un essere umano. Come molte altre mie opere, avrebbe meritato ben altro trattamento da parte degli editori italiani.

Io non posso certo decidere la loro politica editoriale ma nemmeno accontentarmi di collezionare romanzi e racconti nel mio computer e non poterli nemmeno presentare al pubblico. Né posso accontentarmi del cosiddetto self publishing che purtroppo inserisce le proprie opere in un mare di altre opere similmente autoprodotte con la conseguenza di renderle invisibili.

Invece, ora voi sapete che tramite le pagine di questo blog e del blog gemello, potete tranquillamente trovare, leggere e godervi le mie opere senza limitazioni se non quelle tipiche della tutela del diritto d'autore. Pertanto, le opere restano mie e nella mia esclusiva e completa disponibilità.

Il vostro guadagno, da semplici lettori, è tuttavia completo. 

Continuando l'ostracismo degli editori, durato ben 40 anni, potrete leggere quanto volete almeno nei generi mistery, fantasy, noir oltre alla saggistica che deciderò di distribuire in egual modo. Va da sé che non invierò mai più nessun file da esaminare ai nostri editori, gli unici responsabili di una mancata, normale, carriera da scrittore.

Produttori di cinema e televisione, possono invece scrivere alla casella di posta elettronica che trovano sul blog per eventuali riduzioni delle mie opere ovviamente preparandosi a fare offerte ricevibili e non semplici scherzi o insulti. Si tratta infatti di opere professionalmente valide e quindi nessun regalo da parte mia per il lavoro e la produzione economica altrui. 

A domani, quindi, con il pdf di VITTIME SACRIFICABILI con il link diretto da questo blog.


sabato 3 febbraio 2024

Martedì GRATIS per voi la raccolta VITTIME SACRIFICABILI

 Su questo blog troverete il link per scaricare gratuitamente e con il solo vincolo di non poter utilizzare in alcun modo senza il permesso dell'Autore il file, la raccolta di racconti VITTIME SACRIFICABILI, scritta nel 2020 e dedicata al tema del contagio. Otto racconti che esplorano il tema del contagio fisico, mentale e spirituale nel mondo moderno.

Questa prima divulgazione serve a dimostrare che uno scrittore, oggi, può fare tranquillamente a meno di un editore per distribuire le proprie opere, ovviamente non in formato cartaceo ma digitale. 

Per quanto mi riguarda, continuando l'ostracismo del mondo editoriale che ha caratterizzato 40 anni di scrittura da parte mia,  vi proporrò romanzi, racconti e altri testi con la stessa formula. Potrete dunque leggerli del tutto gratuitamente e senza alcun costo se quello di una connessione internet per poterli scaricare sul vostro dispositivo preferito. Si tratta di due raccolte di racconti e, per ora, ben sedici romanzi completi, per un risparmio totale, da parte vostra, di almeno 270 euro considerando i prezzi che trovate oggi in libreria. 

Da scrittore, non posso decidere la politica degli editori che hanno certamente il diritto di pubblicare quel che vogliono, comprese le sciocchezze colossali che provengono spesso dall'estero. Tuttavia, oggi, grazie alla Rete, posso regalarvi la mia produzione senza che editori, distributori, librai e tanto meno il vorace fisco italiano possano neanche fiatare.

Pensate, solo per fare un esempio calzante, che se pure decidessi di stampare i miei libri pagando il servizio di stampa, e con un banchetto decidessi di venderli ai passanti, secondo la legge dovrei aprire una partita IVA. Andate pure a calcolare da soli il costo della semplice operazione di aprire e mantenere attiva una partita IVA. L'unico sistema per evitare questa inutile tagliola sarebbe proporre al pubblico i miei libri tramite libera offerta. In questo modo, molto difficilmente riuscirei neppure a coprire i costi di stampa.

Capite, quindi, come mai sono così grato alla Rete che se non altro, senza alcuna spesa, mi permette di regalarveli. 

Se poi pensate alla cessione dei diritti di utilizzo a un editore che non garantisca neanche un misero anticipo a fondo perduto della percentuale spettante all'autore sulle vendite, potrei citarvi un ottimo esempio dell'inutilità di questa operazione dato che proprio in questi termini, non sono riuscito a vedere neppure un centesimo, in cinque anni, dalla pubblicazione del romanzo SENZA CUORE (2018).

Pertanto, scrivere, oggi, nell'Italia-Draghistan può significare cedere gratuitamente il proprio lavoro. Essere uno scrittore equivale a farlo comunque in termini del tutto professionali. Buona lettura con VITTIME SACRIFICABILI da martedì. Seguite questo blog per il collegamento gratis. 




martedì 18 luglio 2023

LA MORTE NON GIOCA A CARTE - 18

 


18. Arrivai nella cittadina soltanto all'ora di pranzo. Il mio amico e guida spirituale Cassini non rispondeva ancora. Talvolta, il suo telefono sembrava isolato, senza segnale. 

Camminai fino a una piccola pensione, modica per il prezzo ma pulita e ordinata. Il mobilio vecchio e lucidato almeno due volte, testimoniava trascorsi senza dubbio migliori. In quel posto si sistemavano le famiglie che non potevano permettersi di soggiornare nella vicina località termale. 

Depositato il mio scarno bagaglio, andai a passeggiare nella piazza principale, illuminata dai riflessi di un sole timido. 

In un negozio che era un po' fornaio e un po' piccolo market, acquistai della pizza quasi calda, un paio di bottigliette di acqua minerale e mi sfamai seduto su una panchina. 

Provai nuovamente a chiamare il mio vecchio amico senza successo.

Tutta quella libertà, tutta quella indeterminatezza, mi risultavano quasi oppressive ed io faticavo a respirare. Non ero mai stato tanto lontano dalle mie abitudini, dalle mie passioni e la mia stessa esistenza sembrava osservarmi da un punto posto oltre l'orizzonte. 

Quel che avevo provato e pensato prima di quella giornata, mi appariva estraneo oppure dotato di scarsissima importanza. In quella fuga disordinata dalle grinfie di un nemico spietato ma invisibile, stavo cambiando a grande velocità e quasi non mi riconoscevo più.

Già da quando avevo perso la mia amata Patrizia, la mia vita era diventata un oggetto estraneo e senza il potere di creare alcuno slancio emotivo. In quei giorni di fuga, tutto quel che facevo mi sembrava una stanca recita, fatta per compiacere il regista e nient'altro. L'attore si era stufato da molto tempo e sbuffava a ogni richiamo del furibondo direttore di scena. 

Sapevo già che a lungo andare, soprattutto superato il  limite dei quarant'anni, la Matrice diventava più avara di sensazioni e il vivere quotidiano cominciava a inaridirsi progressivamente. 

Quasi all'improvviso, mi salì una constatazione dolorosa: fossi morto in quel preciso momento, il mondo non se ne sarebbe curato affatto, limitandosi a far sparire dalla scena il mio cadavere. A chi poteva ai importare se io vivessi o morissi e quando mai sarebbe accaduto tutto ciò? 

Patrizia era stata l'unico collegamento con il mondo dei viventi, una sorta di ancora di salvezza per il mio corpo fisico oltre che un centro di attrazione erotico ed emozionale.

Adesso ero solo, isolato ed emarginato. Quarant'anni senza troppe speranze e con un mazzo di carte appresso dalle quali avevo tratto la mia sussistenza ma non l'agognata libertà.

Sapevo già che i cartomanti non hanno mai avuta per garantita una via d'uscita dai stessi drammi che prevedevano per i consultanti. La pandemia aveva letteralmente decimato le mie clienti più anziane e avevo quasi deciso di vendermi casa e andare in affitto in provincia per sopravvivere.

Ero quasi diventato un clandestino nella mia stessa vita dato che il progredire anagrafico trancia ogni antica certezza con spietatezza persino esagerata. 

Mister Tau stava per lasciare il passo a un soggetto nuovo e infinitamente più stanco. 

Continua

domenica 16 luglio 2023

LA MORTE NON GIOCA A CARTE - 17

 


17. Stavo muovendomi, sulla corriera, verso una destinazione scelta a caso, in Toscana. Non dovevo fornire alcun indizio, nessuna certezza, al mio inseguitore. Avevo anche  seppellito il mio smartphone, in un terreno accanto alla pensioncina chiusa. pensando che fosse la traccia che si potesse seguire anche se quel tipo d'intercettazione la immaginiamo, comunemente, possibile per gli enti governativi e gli inquirenti ufficiali e non certo per i singoli criminali. 

In realtà, siamo costantemente circondati, tracciati, inseguiti da un regime tanto cieco nell'anima collettiva di chi lo compone quanto avido d' informazioni circa noi stessi. Si calcolano le nostre capacità tramite le denunzie dei redditi, le nostre spese tramite i bancomat, i nostri movimenti desumendoli dai cambiamenti d'impulsi inviati dai nostri telefoni cellulari alle celle telefoniche e tutto questo non ci tormenta neppure un istante.

il resto del lavoro lo avrebbero completato presto le migliaia di telecamere installate nelle grandi città, collegate al sistema di sorveglianza centrale garantito dal 5 G compreso il meccanismo di riconoscimento facciale già sperimentato. Un Grande Fratello finalmente e ufficialmente installato e atto a convogliare perfettamente ogni informazione sui singoli cittadini, me compreso. 

Noi abbiamo lasciato al regime la libertà di conoscere tutto di noi mentre noi non sappiamo nulla di lui se non le facce da palcoscenico di terz'ordine dei pagliacci che si agitano sul palco della politica.

Comparse che riescono a conoscere se non manovrare direttamente le marionette sottostanti dato che noi, abitualmente, siamo collocati persino al di sotto del palcoscenico. 

Marionette e burattini sempre più sordi a ogni sollecitazione, addormentati tramite l'ipnosi televisiva e piegati costantemente a ogni desiderata del regime. C'era chi aveva ipotizzato il potere anestetico nascosto nelle acque potabili, c'era anche chi pensava a misteriosi composti inseriti nelle scie che alcuni aerei rilasciavano nell'atmosfera, perfettamente visibili nei consueti reticolati che ognuno di noi può, ciclicamente, osservare in cielo alzando il naso. 

Teorie definite complottiste dai benpensanti da studio televisivo che, a parte questa funzione di negare ogni possibile spiegazione a tanta immobilità delle masse, erano soprattutto utili al regime per spiegare come mai fosse necessario soffrire tanto in questo, povero, paese. 

Neppure tanto lontano, oltralpe, era in corso una sorta di rivoluzione permanente di tante persone indignate dalle malefatte del regime locale. Oltre oceano, avevano saputo a stento, di interi convogli di gente armata fino ai denti che andavano a sfidare una povera governatrice che aveva osato invitare personalmente alla vaccinazione obbligatoria la cittadinanza. 

L'italiano medio incarnava ormai una specie a sè, un vero esempio utile per un laboratorio avanzato di sociologia della schiavitù probabilmente a causa di fortunose combinazioni genetiche oppure a causa degli potenti effetti anestetici di una dieta troppo ricca di carboidrati. 

Non sapevo quali altre spiegazioni fornire a me stesso per la constatazione di far parte di una mandria di pecore addormentate e sognanti. Mandria dalla quale, peraltro, dovevo imparare a distinguermi silenziosamente e nascondermi se volevo rimanere una pecora viva. 

Mi venne da ridere mentre la vettura mi faceva sobbalzare a causa della consolare sconnessa. Stavo lottando per restare nei panni di una marionetta, come, in fondo, avevo fatto per anni. 

Continua. 

lunedì 10 luglio 2023

LA MORTE NON GIOCA A CARTE - 16

 


16. Ritrovarsi a camminare verso una meta sconosciuta è la nemesi che tutti attendiamo con ansia variabile da persona a persona. Ci si sente esploratori di un percorso conosciuto dai più che ci hanno preceduto ma per noi diventa l'ultimo da percorrere.

Un dramma personale che nessuno conoscerà e senza neanche la voglia di farlo, come ci si ritrova sempre a salutare il mondo, nell'ultimo istante concesso da una vita arrivata al limite.  

Erano anni che raccontavo a me stesso di poter vivere leggendo il futuro agli altri, ovvero a una clientela sempre minore, dato che le giovani donne pensavano che il loro destino fosse racchiuso nello schermo del proprio smartphone.

 
Erano quasi tutte signore mature, più o meno attempate, che invece mi avevano pagato l'esistenza confidando che un mazzo di carte potesse risolvere le loro ataviche incertezze. 

Le ere umane segnano soltanto il modo in cui i viventi riescono a procurarsi da vivere.

In passato, c'era stata gente che aveva commerciato in acqua, ghiaccio, sale, carbone, legna, vivendo di questo traffico. Io avevo vissuto per venti anni procurando risposte a chi le cercava tramite un mazzo di carte.  In fondo, ero soltanto sopravvissuto a me stesso e ne ero consapevole.

La verità è che i Tarocchi, che quasi nessuno conosceva e considerava più, erano e sono soprattutto un percorso iniziatico raccontato tramite immagini che parlano allo spirito. Un valore esoterico riservato quasi soltanto agli Arcani Maggiori, 22 in tutto, compresa la carta numero 0, Il Matto, che tuttavia si colloca al centro come inizio e fine di un ciclo.

 Io li avevo utilizzati come un oracolo, traendone il nutrimento per un ciclo che stava per finire e infatti quasi nessuno mi cercava più per conoscere il destino. Semplicemente, molte clienti erano decedute durante la pandemia da Covid, ed io ero il loro ultimo orfano.

Un sopravvissuto di un'era precedente, come la corrispondenza ingiallita che avevo trovato in un libro acquistato in una rivendita di testi usati, a Roma. Il romanzo era stato pubblicato nel 1939, e tra le pagine avevo ritrovato, usata mo' di segnalibro, una bustina con un biglietto scritto a bordo di un transatlantico dell'epoca, in viaggio verso la colonia libica. 

Quelle poche righe, scritte da un tizio a bordo della nave, e indirizzate al penultimo proprietario in Terra di quel romanzo, costituivano un valore unico che aveva collegato almeno tre esistenze nell'arco di due secoli: chi le aveva scritte e inviate, chi le aveva ricevute e lette ed io che le avevo rinvenute in un libro usato.

Quella corrispondenza ingiallita aveva lo stesso ruolo energetico di un mazzo di carte utilizzate per predire il futuro ma che erano state ideate da maestri ascesi per insegnare ai viventi la strada da compiere per raggiungerli, secoli prima. 

Senza sapere chi fossi in realtà, e cosa potessi aspettarmi da questa vita, ero stato raggiunto da una comunicazione persa nel tempo, e da quel momento, ovvero pochi giorni dopo aver acquistato quel libro usato, la mia esistenza era cambiata a partire dal primo attentato alla mia vita.

Ero fuggito da quella situazione, inseguito da una minaccia che doveva essere nata nel mio passato, forse in risposta a un torto dimenticato, o persino ideata un folle che pensava di poter eliminare il suo dolore procurandone a me. Come se la sofferenza fosse un testimone da  poter passare ad altri per liberarsene.

La mia strada forse stava per finire o magari sarebbe proseguita senza alcuna meta visibile al momento.  L'unica certezza era che stavo percorrendo un cammino senza conoscerlo, e Il Matto mi rappresentava in pieno.

I Tarocchi come unica bussola nella vita, ancora una volta. 

Continua  

domenica 9 luglio 2023

LA MORTE NON GIOCA A CARTE - 15

 


15. Scese la notte con una velocità insospettabile. In collina, e in montagna capita anche di peggio: spesso ci si sorprende della rapidità con la quale la notte prende il posto del giorno nella girandola quotidiana delle nostre vite. 

Ci attardiamo a cercare di svolgere i nostri compiti al meglio ma inevitabilmente, il buio viene a interrompere tutto, costringendoci almeno per un momento a pensarci. E se ci fermassimo davvero a riflettere su questo palcoscenico anche mal gestito, ci sarebbe da riflettere con mente serena e ferma, una buona volta.  Magari, riusciremmo a capire il livello della nostra illusione, una favola che ci piace talmente da essere sostenuta anche da noi stessi visto che ce la ripetiamo volentieri all'infinito. 

Qualcuno sostiene che al di là di tutto questo ci sia il caos, e potrebbe anche darsi. 

Da parte mia, pensai di accendere un paio di candele e a quella debole luce, sufficiente tuttavia per rischiarare l'intera cucina della pensione dismessa, mangiai un panino freddo, ascoltando le ultime notizie tramite la radio nello smartphone.

Passarono le ore e il mio contatto non si fece sentire. Non mi aveva neppure detto il suo nome ma poteva trattarsi di un'altra bugia. Io non le avrei rivelato comunque il mio. 

Una donna che era stata pagata per tradirmi e che si era improvvisamente pentita del gesto che stava per compiere, rivelandomi tutto. Potevo crederle? Decisi di no.

L'alba venne a svegliarmi verso le cinque del mattino con le candele ridotte alla metà. Ero riuscito ad assopirmi anche nella posizione da seduto sulle gambe incrociate e con la schiena poggiata alla parete. Mi alzai intorpidito come mai avevo sperimentato prima. 

Ero affamato, stanco, depresso e con un vago mal di testa. Avevo sognato che Patrizia, la mia ex, fosse lì con me, insistendo per fare l'amore. Da parte mia, ero stranamente restio, e mi vergognavo di poterla ricevere in quell'ambiente desolato.

L'avevo persa dopo vent'anni di alti e bassi, desiderandola continuamente e litigandoci continuamente. Avrei voluto dimenticare le molte distrazioni che mi ero concesso nel frattempo. In sua assenza, la solitudine era stato il nemico peggiore che avessi mai affrontato. 

Mi preparai un caffè solubile con l'acqua della bottiglietta drammaticamente fredda, sciogliendoci una bustina di zucchero di canna. Pensai che se dovevo scontare qualche torto commesso di recente, quella era la maniera meno dolorosa, tutto sommato. 

Consumai l'ultima bottiglietta d'acqua per fare qualche pulizia personale.

Prima delle otto avevo già deciso di non poter restare a disposizione del mio persecutore misterioso e uscii da quella costruzione, diretto verso la fermata delle corriere. 

Cassini risultava ancora non raggiungibile e senza la mia guida, ero un viandante disperso. La mia bussola, nella vita, erano stati i Tarocchi e allora, aspettando la corriera, seduto su una panchina solitaria sulla strada consolare, tirai fuori l'involucro di seta artificiale per scoprire tre carte.

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venerdì 7 luglio 2023

LA MORTE NON GIOCA A CARTE - 14

 


14. Arrivammo al paese verso l'ora di pranzo. Ero in compagnia di una persona che mi aveva stupito a dir poco. Una donna che poteva rivelarsi velenosa come un'aspide. 

Poca gente in giro. Donne frettolose che entravano e uscivano dai pochi negozi  qualche vecchio seduto fuori dai bar.

Il rumore dei nostri passi era stridente sulla pavimentazione antica del paese, che contava non più di cinquemila anime, secondo il sito del comune. 

Entrammo in un piccolo market poco distante dalla piazza principale. Volevo acquistare qualche provvista. 

Appena possibile avrei cercato di sentire Cassini. Prima, dovevo capire cosa voleva la donna che era con me.

Ora che la guardavo meglio, si trattava di una trentenne nemmeno male. Mora, con un personale agile, poteva impersonare la distrazione giusta per farmi cadere in trappola.

Davanti al banco-frigo, le domandai:

- Non sai in che posizione si trova il mio persecutore?

Scosse il capo - No, ma penso che possa guardarti facilmente con un binocolo. Mi ha descritto con esattezza dove ti trovavi e i dintorni della pensione. Ora so che non prenderò i miei soldi ma almeno ho la coscienza a posto. Cosa farai?

Terminai i miei acquisti, cercando di prendere cibi non deperibili come formaggio, pane, e qualche scatoletta oltre a frutta e bottiglie d'acqua.

- Semplice... - risposi, una volta fuori dal market - Gli daremo quel che vuole e tu mi aiuterai, se vuoi. 

- Tra poco devo iniziare il mio turno. Non sono qui in vacanza. Ti lascio il mio numero, per ogni evenienza. 

-Ogni evenienza, davvero. Io non so se e quanto posso fidarmi di te... 

Eravamo fermi al centro della piazza. La donna doveva andare al lavoro, in direzione contraria alla mia. 

- Lo capisco. Ragiona sul fatto che mi sono confidata con te. Perché avrei dovuto metterti sull'avviso? 

La gente ha una coscienza quando gli conviene, di solito. Sto invecchiando con questa certezza. 

Ci separammo tranquillamente, con grande cortesia. Aveva promesso di telefonarmi se avesse risentito il suo micidiale contatto. Non mi sembrava il tipo da infilarmi uno stiletto tra le scapole, ma non potevo rischiare. 

Quando tornai alla pensione, mi barricai dentro, chiudendo la porta a doppia mandata e sbarrando le finestre del pian terreno. 

Ero assediato e non capivo come l'assassino potesse sempre trovarsi sulle mie tracce e senza farsi vedere. Come poteva pedinarmi con tanta precisione e nella più assoluta invisibilità?

Pranzai di mala voglia con cibo freddo. La frutta terminò il mio pasto. Avevo preso una scatola di caffè solubile e dovetti accontentarmi di una bevanda preparata con acqua fredda. 

Stava facendo buio dato che il clima peggiorava rapidamente. Non sentivo freddo, ma un temporale si stava avvicinando.

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mercoledì 5 luglio 2023

La Morte non gioca a carte - 13

 


13. Mi fermai, raggelato. L'espressione della ragazza, anche con gli occhiali scuri che indossava, era rigida. Si era bloccata all'improvviso. Era davanti a me, con i pugni stretti. 

- Io sono venuta apposta. Mi hanno riferito dove trovarti.

Dovevo capire cosa stava accadendo e chi fosse quella persona.

- Cosa vuoi da me?

Vedevo le prime case del paese, con alcune persone che badavano ai fatti loro. Era un villaggio di circa cinquecento persone, tranquillo e appartato quanto bastava in quella zona. 

Mi fissava in silenzio. Intorno a noi, soltanto il fruscio delle foglie di alberi e arbusti dove il vento suonava l'armonica.

- Ho cercato di salvarti. - spiegò, più lentamente. si stava sciogliendo. Poteva anche trattarsi semplicemente di una squilibrata. 

- Salvarmi da chi?

Sorrise - Da chi ti sta perseguitando. Vuole ucciderti. Non so chi sia. So soltanto che ho ricevuto una chiamata sul cellulare con le istruzioni da seguire. Dovevo contattarti con una scusa, come in effetti ho appena fatto. Poi lasciare la porta della pensione aperta e questa persona ti avrebbe raggiunto. Ha inviato un pagamento sulla mia carta ricaricabile:500 euro. 

- La mia vita vale questa cifra? Non sai con chi hai parlato?

- Non so neppure il suo sesso. Usava un filtro che distorce la voce, talvolta si vede nei film. Io non sono un'assassina. Avevo bisogno di soldi, però. 

Che razza di situazione. Dovevo crederle? In fondo, la sua versione non era del tutto incredibile. Farmi avvicinare da una persona del posto, era servito al mio persecutore per non mostrarsi, come invece avevo sperato. Era una persona accorta, spietata ma non conoscevo il suo movente. 

Stavo solo scappando da una minaccia invisibile che però aveva attentato alla mia vita. Ed ora, avevo davanti un suo complice. Un complice comunque pieno di dubbi di coscienza. Come potevo essere certo della sua buona fede? E se fosse stata proprio lei il mio nemico invisibile?

- Ora che andiamo in paese, fai finta di niente. - aggiunse - So che ci osserva con un binocolo. Ti ho parlato ora che siamo ancora nascosti dal bosco.

Riprendemmo a camminare.  Eravamo a dieci passi dalla prima casa. Dov'era il mio persecutore? Da dove poteva osservarci con un binocolo? Doveva trovarsi nel punto più in alto di quel luogo. 

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domenica 2 luglio 2023

LA MORTE NON GIOCA A CARTE - 12

 


12. Mi fermai sulla soglia, prima di chiudere a chiave la porta. Se non era del luogo, magari soltanto una turista che passeggiava per i boschi, poteva scambiarmi per il titolare di quell'azienda. Insomma, doveva essere capitata lì per caso. 

Poteva avere una trentina d'anni, alta non più di centosessanta centimetri, mora e con un fazzoletto colorato annodato tra i capelli. Non vedevo i suoi occhi perché portava un paio di occhialoni scuri.

Camminai piano verso la sua direzione e lei restò ferma a osservarmi.

Quando arrivai a non più di dieci passi da lei, la salutai:

- Buongiorno. L'albergo è chiuso. 

La donna sorrise leggermente.

- Peccato. Questo è un bel posto. Lei è il proprietario?

- No di certo. Mi occupo di tenerlo pulito e ordinato. 

Mi tese la mano, che strinsi.

- Clarissa. Lavoro in paese. Stavo facendo una passeggiata e ho visto questa struttura. Da quanto è chiusa?

- Ehm, piacere di conoscerla. Mi chiamano tutti Mister Tau. Sono un cartomante e talvolta arrotondo i miei guadagni offrendo servizi. Penso che l'albergo riapra ogni inizio di stagione turistica se ha sufficienti prenotazioni. Almeno, lo spero. 

- Affascinante... Legge il destino? Potrebbe essere un'idea per la prossima estate. Non mi aspettavo di trovare gente in questo periodo dell'anno.

- Viene spesso da queste parti?

- Quando lavoro qui. Sono di Pisa e non è che ci sia molto da fare in città.

Cominciammo a camminare in direzione del paese. In fondo, dovevo andare a reperire qualche provvista. Clarissa sembrava sincera e comunque non poteva costituire un pericolo. Indossava una camicia larga di lino su jeans strettissimi, e non avrebbe potuto nascondere un'arma. 

In realtà, era una giornata finalmente calda, con il sole che spianava tutta la radura dove sorgeva la struttura. 

Non mi restava che acquisire qualche notizia su quella donna, che poteva anche rivelarsi utile, se conosceva a sufficienza la zona. 

Stava lavorando a cottimo presso un ristorante poco fuori il paese, dall'altra parte rispetto alle case più vicine all'albergo. In fondo, non era strano che qualcuno venisse a passeggiare lungo il boschetto. Tutto sommato, però, nella mia situazione, di normale e usuale non c'era un bel niente. 

Eravamo arrivati a circa duecento metri dal paese, quando Clarissa si fermò, toccandomi il braccio sinistro. Stavamo chiacchierando tranquillamente, come due vecchi amici e lei sembrava perfettamente a suo agio.

- Devo rivelarti un segreto. 

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venerdì 30 giugno 2023

LA MORTE NON GIOCA A CARTE - 11

 


11 Mi ritrovai in una struttura vuota. Sorprendente, era l'assenza di polvere, come immaginavo di trovare in un luogo vuoto da almeno due stagioni turistiche, a colpirmi. 

Avevo preso informazioni tramite un sito internet specializzato nelle vacanze dell'ultimo minuto. Un sistema ultra conosciuto per risparmiare qualche euro. 

Quell'albergo, che ricordavo da ragazzo, non funzionava più da almeno due anni. Vedere che ogni cosa fosse in ordine, al suo posto, senza segno alcuno di danni o vetustà eccessiva. mi sorprese abbastanza. 

Era una specie di contro senso, come ci accade in alcuni momenti. La vita oggettiva talvolta non si rende comprensibile a causa di eventi e avvenimenti fuori dal consueto che, generalmente, sembrano accadere all'improvviso. 

Sinceramente. non so se questo tipo di sorprese siano molto comuni: un istante in cui il mondo non si comporta come sempre. Nella mia esistenza si sono verificate almeno tre di queste occasioni speciali. Viene in mente, in momenti di questo tipo, il discorso sulla Matrice, tipico di film fantascientifici di successo. Forse, sarebbe più adatto ragionare sulla natura del tempo. 

Il tempo che non si muove, o agisce, ovunque e comunque nello stesso modo.

Mi stavo guardando intorno nella hall, con il banco in perfetto ordine, le scale che portavano al piano superiore quasi lucide,  e nell'aria, soltanto un vago odore di chiuso. Mi venne in mente che qualcuno fosse stato incaricato di pulire ciclicamente quel posto e mi tranquillizzai. 

Dovevo assicurarmi che ci fosse acqua corrente. Andai nella cucina e anche lì notai lo stesso stato di apparente normalità. Il rubinetto dell'acqua fredda tossì un paio di volte, poi uscì un liquido ambrato, e dopo mezzo minuto acqua all'apparenza normale, freschissima. 

La corrente elettrica era disattivata, come il gas. Ma avere l'acqua corrente era già una grande fortuna. Mi sarei stabilito in quella struttura in attesa di un contatto del mio amico Cassini. L'importante era dare una forma a un eventuale inseguitore che fino a quel momento si era nascosto tra la folla per colpirmi. Adesso, doveva mostrarsi, ammesso che mi fosse restato alle calcagna come immaginavo e temevo. 

Decisi che una stanza del primo piano fosse adatta per la mia base momentanea. il letto era matrimoniale ma il bagno era addirittura profumato come se fosse stato pulito il giorno prima. 

Sistemai le mie cose nell'armadio e pensai di raggiungere il paese tramite il sentiero che costeggiava il boschetto di macchia mediterranea. A quanto ricordavo, avrei impiegato soltanto trenta minuti per andare e tornare con passo svelto. 

Avevo bisogno di qualche provvista a lunga conservazione. Senza frigorifero, nemmeno un litro di latte sarebbe durato più di due giorni, una volta aperta la confezione.

Il silenzio era eccessivo. Non arrivavano alle mie orecchie i versi degli uccelli tipici di quella zona, soltanto il rumore del vento che agitava le fronde degli alberi più alti. 

In quella desolazione, stavo uscendo dalla struttura per il mio breve viaggio verso il paese, quando vidi una donna, ferma, a circa cinquanta metri dal vecchio albergo, che mi fissava.

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giovedì 29 giugno 2023

LA MORTE NON GIOCA A CARTE - 10

 


10. Quel che non capisce la gente è che spesso n uomo cerca la sua fine, coscientemente. Il mondo non ha più molte ragioni da esprimere, per lui e quando se ne accorge, diventa normale l'impensabile e si attenuano molte inibizioni legate alla coscienza di sè ormai troppo usata e considerata per essere in qualche modo dotata di una qualunque importanza. 

Come uno di quei vecchi quadri che rappresentano una situazione ideale e forse felice anni fa, e che ora sono diventati un ricordo polveroso come le loro cornici sbiadite. Facile, in quel frangente, che si torni a considerazioni infantili, ai gusti ormai dimenticati e persino alle abitudini obsolete, come mangiare cibi per ragazzini o intrattenersi con passatempi minimali.

Quel luogo, per me, era vivente nei ricordi, quando brulicava di famiglie in cerca di svago estivo dopo un inverno faticoso, e sentivo risuonare le grida dei bambini felici che si mischiavano ai rumori delle stoviglie nelle cucine.

La desolazione odierna strideva con quei ricordi colorati e profumati mentre in quel preciso istante avvertivo il peso degli anni più che in altri momenti.

Non potevo sapere quale valore la mia esistenza avesse per il mio persecutore, ma più che altro non sapevo nemmeno con esattezza quale fosse il valore che le conferivo io stesso. 

Troppo giovane per essere stanco e troppo vecchio per avere l'entusiasmo sufficiente a guardare alla vita che ancora mi aspettava con fiducia, stavo sopravvivendo a me stesso. Era strano provare paura in quel momento della mia vita.

Mi stavo annoiando mortalmente quando la morte era venuta a a bussare alla mia porta, giorni prima.

Andai a cercare la chiave del portone principale, dipinto di verde bottiglia, sotto i vasi del porticato e puntualmente la trovai. Le piante che contenevano, rigogliose un tempo, erano diventate architetture scheletriche fatte da rametti rinsecchiti.

La serratura risultò sorprendentemente morbida ed entrai nell'ambiente che sapeva di rancido molto facilmente. Avevo pensato di nascondermi, semplicemente, dove nessuno sarebbe venuto a cercarmi. Un luogo dove non potevano seguirmi a piedi senza essere avvistati. 

Chiunque fosse il mio nemico, se si fosse avvicinato a quel luogo, lo avrei individuato ben presto. O almeno, così avevo progettato. 

In fondo, non sapevo quanto mi sarei fermato e neppure come avrei fatto a procurarmi il necessario per nutrirmi. Stavo seguendo il piano di Cassini, in attesa che si facesse sentire di nuovo. Fondamentalmente, dipendevo da lui. 

Il mio cellulare aveva comunque campo sufficiente. L'antenna doveva trovarsi nel paese vicino, a circa un chilometro in linea d'aria. Tra me e il paese, c'era un boschetto e un piccolo torrente di acqua che ricordavo freschissima.

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mercoledì 28 giugno 2023

LA MORTE NON GIOCA A CARTE - 9

 


9. Non posso dire che non provai paura, durante quel viaggio tra notte e alba. Mi sentivo inseguito.

Non chiusi occhio, e ingannai il tempo consultando le notizie sul cellulare. Con il mio paese impegnato a foraggiare una delle guerre più assurde che storia avrebbe ricordato, non c'era da stare allegri. Pensai che il buio sarebbe durato a lungo dato che anche il clima non si dimostrava benevolo: la fila di sedili del mio vagone era vuota per metà.

Il rumore del treno era costante e quasi inesistente. Lentamente, chiusi gli occhi.

Quando mi svegliai, vidi sul display elettronico che ero arrivato quasi alla stazione  di Pisa. Da lì avrei dovuto prendere una corriera locale. Per quanto ne sapevo, nessuno mi aveva seguito.

Scesi dal treno, insieme a varie persone. Tutte avevano l'aria di correre in fretta verso la propria destinazione, probabilmente una fabbrica, un supermercato o un ufficio. 

In un bar vicino alla fermata della vettura che mi avrebbe portato alla pensioncina che ricordavo da ragazzo, consumai una breve, prima colazione. Presi anche il biglietto per il viaggio che mi attendeva. 

La corriera si fermò con stridore dei freni e si riempì in fretta. Tutte persone che avevano l'apparenza di lavoratori nei campi, comprese due ragazze molto vivaci vestite di jeans grossolani e grandi foulard colorati.

Avrei raggiunto tra poco un località che conoscevo bene e che avevo frequentato da ragazzo. I colli lungo l'Arno custodiscono varie posizioni forse poco conosciute ma molto gradevoli, adatte a un turismo anche economico. 

Ricordavo le escursioni intorno alla riserva di Santa Luce, che si estende per circa 105 ettari circondata da boschi di macchia mediterranea. Il lago, poi, è noto per la sosta che offre a varie famiglie di uccelli acquatici. 

Quando scesi dalla vettura, camminai per qualche minuto verso il bosco ovvero dove ricordavo sorgesse una pulita e allegra pensioncina circondata dal verde.

Purtroppo, quando arrivai, erano le sette di mattina e l'aria fresca contrastava con un silenzio forse eccessivo, in quella zona. L'edificio appariva deserto.

Cercai nei dintorni senza vedere nessuno. Le imposte di colore verde sbarrate, il silenzio opprimente e nessun movimento a parte alcuni merli che si trastullavano sui balconi con le persiane sbarrate.

Ero da solo.

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lunedì 26 giugno 2023

LA MORTE NON GIOCA A CARTE - 8

 


8. Salii sul treno un'ora dopo. Si era verificato un breve ritardo a metà percorso mentre il convoglio arrivava nella maggior stazione romana. 

Puntavo a tornare a una località in Toscana, dove da piccolo passavo il mese di agosto con i miei genitori. Roba di oltre trent'anni fa. Sarei arrivato con il buio, poche ore dopo l'inizio del nuovo giorno. 

Sul treno, mi sistemai in seconda classe, posto ottenibile con il costo di una corsa in bus fino al limite della zona prevista con il semplice biglietto urbano. Avrei potuto acquistare un biglietto tramite il cellulare ma Cassini si era fermamente opposto. Sosteneva che qualsiasi procedura di validazione dl credito on line fosse una vera manna per eventuali spioni in ascolto. 

Mi aveva insegnato anche ad evitare le telecamere piazzate agli angoli delle vie e in mezzo a qualunque attraversamento umano. Secondo il mio amico, i controllori disponevano già di programmi di riconoscimento facciale e quindi, almeno in teoria, tutti noi eravamo costantemente seguiti ed intercettati durante ogni tragitto. 

Il 5 G aveva permesso d'implementare la potenza di rete sufficiente a mappare ogni cittadino. Al resto, provvedevano i sistemi inseriti in ogni cellulare o smartphone che si connettevano alla rete dei controllori in automatico. 

Non avevo motivi per credergli ma neanche ragioni per non farlo. Era ragionevole che il regime volesse tenerci tutti sotto controllo. Non ricordavo chi avesse detto che le vere guerre le Elite le rivolgevano contro i cittadini e non certo contro gli stati o le nazioni. Quelli, in quanto territori da amministrare, erano considerate solo mucche da mungere. 

Sul treno, la sonnolenza prese il sopravvento e chiusi gli occhi. Sognai subito Patrizia, le sue innumerevoli lamentele e le sue infinite rivendicazioni. 

Era un piccolo dittatore in gonnella molto affascinante e piena di evidenti bellezze estetiche, come il suo modo di atteggiarsi a femmina anche quando beveva il caffè o lavava i piatti a casa mia. Avevo sbagliato nel desiderarla troppo. Non che non fosse desiderabile ma avevo dimenticato l'insegnamento delle carte a cui avevo dedicato la mia esistenza. La lama che trattava i sentimenti amorosi era la numero 7, l'Innamorato. 

Questa è una carta di scelta, un bivio per la nostra coscienza anche se rappresenta una procace donna bionda e un'affascinante donna mora tre le quali deve scegliere e discernere un giovane biondo che, apparentemente, non sceglie fatto. Il significato della carta è proprio quello, nell'insegnamento spirituale che i tarocchi offrono ai veri conoscitori dell'Arte: non scegliere affatto. 

Non scegliere per non diventare schiavo di una delle due fazioni. La scelta determina uno squilibrio, quindi un versamento di energia  in favore di una delle due possibilità. Si può segretamente provare simpatia o preferenza per una delle due alternativa o magari per entrambe, ma è necessario mantenersi in equilibrio al di sopra di queste. Nel momento di un'eventuale scelta, l'equilibrio è rotto e la conseguente disarmonia delle correnti energetiche è ormai stabilita. 

Ovviamente, le carte ragionano a modo loro, costituendo un sistema perfetto, non dal punto di vista logico ma energetico. Quel che non comprendiamo mai è che alla base, anzi alla radice, del mondo fenomenale, quello in cui navighiamo quotidianamente, esiste un mondo fatto di semplice energia.

Anche il mondo onirico è fatto di semplice energia, che si attiva quando silenziamo la coscienza diurna. Un interruttore indispensabile ma anche indisponente dato che attivarlo o meno è soltanto una scelta energetica quindi involontaria che comincia con uno sbadiglio.

Nel sogno, la mia ex era soltanto una messaggera. E infatti, mi seppe avvertire nel momento giusto di un pericolo che stava per concretizzarsi.

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