martedì 1 aprile 2025

Il ruolo e l'eventuale importanza di chi scrive e dell'oggetto libro

 La creatività umana e la capacità di esprimerla è sempre relativa alla tecnologia in uso in un determinato periodo storico. Chi si ostina a scrivere, come faceva il sottoscritto, in realtà difende una trincea espressiva.

 Il libro, specie l'oggetto libro, è un testimone di altri tempi, sopravvissuto a fatica per colpa della errata commercializzazione e ormai insidiato dalle nuove forme di espressione che riguardano i filmati. 

La maggior parte dei giovani vive di immagini, quindi di  comunicazioni inviate per mezzo di filmati di Youtube, Tik Tok e altre piattaforme di tipo tecnologico. L'oggetto libro è riservato a un numero di persone distinguibile quasi esclusivamente dal punto di vista anagrafico. E se i giovani lasciano il libro, è la letteratura a morire.

 L'ideale sarebbe che le varie forme espressive della creatività umana possano coesistere: libri, televisione, internet. Il problema principale risiede nel costo delle varie forme di espressività adottate dagli umani per gli umani. 

L'oggetto libro ha senza dubbio un costo eccessivo dovuto alla mancanza di supporto fisico (la carta se non riciclata prevede il consumo delle risorse vegetali) e vede la contemporanea rarefazione di librerie e edicole. A questo hanno contribuito le politiche a mio avviso deprimenti delle grandi editrici, che dal loro punto di vista hanno prima monopolizzato la distribuzione libraria per poi imporre uno standard qualitativo dell'offerta sempre più deludente.  

La censura verso alcuni autori provenienti dal mercato interno ha fatto il resto ed è comunque solo l'ultima delle cause di un prevedibile abbandono dell'oggetto libro da parte prima dei consumatori, poi dell'industria del settore. Persino il blog che sto aggiornando ha i giorni contati. 

La parola da leggere sarà via via sostituita dall'immagine, non c'è scampo. Persino la parola trasmessa per radio è in crisi per l'identico motivo e attualmente le trasmissioni radiofoniche di maggior successo hanno sempre la contemporanea emissione in formato audiovisivo, quindi tramite le piattaforme di streaming o i portali della Rete come Facebook,  Youtube o Twitch. 

Resteranno quindi le edizioni da collezione per quanto riguarda la narrativa a meno che non si riesca a far crollare, prima dell'offerta, il costo di tale offerta affidandosi a pubblicazioni ottenute per esempio da prodotti relativi agli scarti petroliferi che sostituiscano la carta e sarebbe nel contempo sempre più auspicabile aumentare l'attesa, il cosiddetto hype, delle nuove edizioni pubblicizzate alla bisogna. 

Voglio dire che affinché il libro sopravviva si dovrebbe già da ora provvedere a una vera e innovativa riprogrammazione da parte di un mercato editoriale che invece appare come invecchiato e ingessato per colpa di elefantiache e ingombranti politiche editoriali figlie di un mondo ormai sorpassato se non definitivamente deceduto. 

Se le vicende legate alle stampe editoriali non cambiano in fretta, il libro cartaceo diventerà soltanto oggetto di interesse per collezionisti. Per quanto riguarda autori come me, già emarginati dalla censura editoriale, l'unico modo per rientrare in circuito sarebbe accomodarsi  in fondo alle fila di milioni di produttori, piccoli e grandi, di contenuti multimediali, traducendo le trame pensate per composizioni letterarie in racconti da fare davanti a una telecamera trasmessi mediante pacchetti informatici che viaggiano sulle reti. 

Nella pratica dovrei narrare le storie che in passato affidavo alla parola scritta interpretandone il senso tramite la mia immagine e la parola narrata a voce. Quindi dal libro al teatro. Non essere scrittore ma solo interprete di me stesso. 

In questo modo vi ho spiegato per quale motivo è meglio smettere di scrivere. Milioni di altri uomini prima di me hanno scelto di smettere di vivere piuttosto che iniziare a sopravvivere semplicemente. Dato che i flussi di coscienza universali compiono solitamente cicli concentrici, il libro che sta morendo, presto o tardi tornerà a esistere e in questo senso, uno scrittore è preferibile rimanga dove meritava di esistere. Dal punto di vista individuale penso sia necessario avere il coraggio di esprimere la propria natura a dispetto delle tendenze nefaste di un mondo senz'anima e futuro.

Ai lettori che mi stanno chiedendo come o quando sia possibile leggere i libri che ho torlo dalla libera fruizione tramite questo blog, chiedo di comprendere come sia necessario affidarne il contenuto al supporto cartaceo prima che questo scompaia del tutto dalle produzioni di tipo commerciale. L'oggetto libro è sopravvissuto alla furia dei secoli come dei vari despoti che ne ordinarono la distruzioni sia in tempi antichi che in epoche più recenti.

Per un autore credo sia prioritario aumentare la consapevolezza dei propri lettori. Pertanto dopo aver programmato la diffusione dei miei testi tramite formato elettronico, ora devo generare la diffusione tramite supporto cartaceo.

Questa operazione, tale progetto, non serve a me, ve lo garantisco ma a voi e a quelli che verranno dopo di voi. Io non posso prevedere a cosa potranno servire i miei testi ma vale la pena di curarne la diffusione anche solo per la grande attenzione dei censori di regime verso questi romanzi. È stata talmente potente e completa l'emarginazione che ho sofferto in qualità di autore da risultare quanto meno sospetta.

Vi posso soltanto promettere che se mai i miei libri vedranno la loro presenza in forma fisica nelle librerie o negli store on line, cercherò di fare in modo che vengano offerti a un prezzo veramente popolare per gli stessi motivi che citavo prima. Insomma, poco più del costo della materia prima utilizzata per il supporto fisico. Lo sapete già che io scrivo esclusivamente per voi, come ho fatto in passato e come farò in futuro se il destino me lo permetterà.


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