Chi ha falsato la Storia ha saputo mascherare benissimo le sue fonti e adattarle allo scopo.
La storiografia attuale considera ogni fonte o documento storico che criticamente sia possibile accettare o confutare. Eppure, fin dalla fine del Medioevo, fino all'Età moderna, ogni genere di ambiguità e sovrapposizione sono stati inclusi nell'operato dei cosiddetti storici che hanno considerato fonti verbali e non verbali, interpretando testimonianze monumentali, paesaggistiche, dipinti e miniature, disegni, mosaici, sculture.
Fino alla nascita della moderna stampa, quindi, del libro. In quel momento, molti sono stati i libri distrutti a causa del loro contenuto.
Anticamente, i libri erano opere riservate a una ristretta elite. I poveri dovevano accontentarsi e ubbidire ai proclami e, in epoca romana, alle tavole appese fuori dalle abitazioni dei Pontefici.
Ormai, è invalso l'uso di considerare testimonianze storiche affidabili, le forme scritte, quindi libri, documenti, missive, scritture esposte, registri, eccetera. Uno storico deve, necessariamente, rapportarsi con le fonti scritte che può studiare.
Per questi motivi, anch' io sto considerando quanto trovo nella letteratura storica, quindi nei libri scritti da storici, unitamente a quel che posso trovare su Internet.
Quasi tutto deriva dal giudizio che i vari scrittori di storia espongono e pubblicano riguardo quel che essi stessi hanno reperito in biblioteche fino al 2000 e, da quelal data in poi, tramite Internet stessa, ormai considerata un archivio di grande importanza eppure necessariamente incompleto dato che contine soltanto quel che delle pubblicazioni antiche è stato opportunamente tradotto e digitalizzato.
Esiste, poi, un'altra forma di apprendimento, che la storiografia attuale non considera affatto lecita e attendibile: la notizia proveniente dalla canalizzazione di esseri incorporei o entità che parlano al medium.
Questa pratica, utilizzata quindi da autori in grado di esplicare facoltà ESP, ho considerato nello scrivere BAGLIORI SUL BULICAME, opera basata sulle esperienze spiritiche di Mario Signorelli, scrittore di storia etrusca e archeologo che negli Anni 60-90 riuscì a legittimare il contenuto delle sue canalizzazioni con le risultanze delel scoperte effettuate sul campo, mediante scavi e ritrovamenti di importantissimi reperti.
Eppure, Signorelli stesso dovette smentire storici accreditati riguardo la nascita e la fine dell'epopea etrusca e persino nei rapporti tra l'Etruria e Roma, il mondo greco e l'insieme dei commerci e degli scambi all'interno del mondo antico.
Partendo dalle opere di uno storico delegittimato completamente dai posteri, come Fra Annio, non solo riuscì a confermare le teorie di questo autore ma arrivò a completare una validissima Nuova Etruscologia.
Dato che il problema della corruzione delle antiche fonti al fine di elaborare una storia falsata e truffaldina inizia con le origini dell'Umanità e prosegue con le nozioni del mondo antico, quindi degli albori della civiltà, non posso che far partire questa trattazione della vere origini dell'Umanità stessa, quindi dell'Homo Sapiens, che a mio avviso, sono reperibili all'interno della Teoria degli Antichi Astronauti oltre che nell'insieme di nozioni che i genetisti cercano di imporre sul lavoro degli archeologi. Infine, su quanto i testi cosiddetti sacri contengono di notevole e di riscontrabile e catalogabile scientificamente.
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