martedì 22 settembre 2020

Una razza di stolti

 Assisto spesso al dibattito tra onnivori e vegani, con una punta di disgusto. Ovviamente, da parte di chi, generalmente, soprattutto in televisione, si trova a dirigere tali confronti, non si fa nulla per elevare il discorso ed anzi si facilita la rissa verbale tra due schieramenti ovviamente inconciliabili. 

Restano alcuni dati di fatto che non si possono smentire. Gli esseri umani hanno un organismo che tollera il consumo di carne ma non è adatto a tale dieta. Abbiamo un intestino molto più simile agli erbivori che ai carnivori. Inoltre, il nostro aspetto non fa altro che smentire che noi si possa andare in giro per boschi o savane e correre dietro al bestiame per ghermirlo con artigli di ferro, sbranandolo sul posto. 

A dire il vero, il nostro organismo è assolutamente inadatto all'ambiente selvaggio presente sulla Terra a qualunque latitudine. Siamo una specie importata. Senza l'organizzazione collettiva che chiamiamo civiltà, possiamo solo soffrire e morire in qualunque ambiente selvaggio, terra o acqua. 

Chi ha creato l'essere umano ha dato a tali creature la possibilità di consumare carne per brevi periodi a causa di possibili carestie o disastri ambientali e climatici. Questo è evidentemente un bene del quale non si dovrebbe abusare.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo in evidenza più volte la pericolosità insita nel consumare carne in eccesso. Fatto confermato dal British Medical Journal nel 2017  .

Di fatto, il genere umano si considera in cima alla catena alimentare e con la più completa arroganza continua nella sua opera di predazione del pianeta, che evidentemente include molte forme di aggressione al clima e all'ambiente.

Siamo una razza molto ignorante ma anche molto violenta. Proviamo a ritrovarci in qualsiasi ambiente selvaggio, senza le armi che la tecnologia ci mette a disposizione, poi vediamo se siamo in cima davvero alla catena alimentare oppure no, come sanno i naufraghi che si trovano a difendersi dagli squali, per esempio.

Del resto i carnivori che esistono in natura, operano secondo principi propri dell'ambiente dove si trovano e fungono da spazzini non certo da inquinatori provetti e saccheggiatori come noi.

Noi esseri umani, che facciamo pagare ai nostri simili persino l'acqua (nonostante il referendum ampiamente vinto in materia, qui in Italia), siamo i peggiori nemici di noi stessi prima ancora che degli animali che macelliamo.  

Secondo il rapporto Joint moniytoring programme (JMP) "Progress on drinking water, sanitation and hygiene: 2017 update and sustainable Develonment Goal baseline", 2,1 miliardi di persone non dispongono di acqua potabile in casa e oltre quattro miliardi non hanno servizi igienici sicuri. 

Lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo è ancora praticato a livello massivo e molta gente vive con risorse al di sotto della soglia di povertà in tantissimi posti.

Io non ho molta speranza per il genere umano, a partire dalle considerazioni appena fatte.  E' evidente che questo sistema non è sostenibile in alcun modo.

Nemmeno la civiltà del supermercato ha generato un significativo abbassamento del consumo di carne e non mi risulta che sia estinto il commercio di pellame o depennata la pratica della vivisezione animale dai laboratori scientifici. 

Non m'interessa far parte del dibattito: fa bene non mangiare carne, o fa male. Noi facciamo male a questo pianeta e infine a noi stessi, e continuiamo, pervicacemente, a disastrare tutto quel che tocchiamo, sventrando la terra, inquinando le acque, avvelenando il suolo e inondando di sangue animale e umano il pianeta.

Ci illudiamo davvero di elevare la nostra vibrazione molecolare in questo modo?

Troppa ignoranza e troppa tracotanza sono i nostri nemici principali, questo posso dirvi e questo scrivo nei miei testi.

Mi perdonerete un certo pessimismo.

Inquinamento Globale (Mastracci 3 D Sfc) - Lessons - Tes Teach

 

 

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