sabato 2 dicembre 2023

Un paese in liquidazione, qualcuno deve pur dirvelo.

 La partitocrazia italiana non si differenzia certo per la strategia  a cui obbedisce. L'Italia-Draghistan è un paese in liquidazione, molto semplicemente. 

Tempo di mettere le rapaci mani sulla ricchezza privata residua, mobiliare e immobiliare e resteremo con il solo reddito da pensione. Ora vi accorgerete a cosa serve la macro-istituzione europea a cui ci dobbiamo inchinare anche per respirare. 

Gli Stati Uniti avevano bisogno di un protettorato locale per depredare l'Europa e lo hanno trovato negli ex paesi coloniali di Inghilterra e Francia prima e nella industrializzatissima Germania poi. 

Ora, con la divisione tra Occidente e Brics, la Germania sta rapidamente decadendo dato che le sue industrie non possono funzionare senza l'energia a basso costo proveniente dalla Russia. 

L'Inghilterra ha altrettanto rapidamente voltato le spalle altezzose alla Ue e rimane solo la Francia a tenere banco. Una Francia senza il franco africano dato che i paesi africani stanno emigrando velocemente verso i BRICS. Risultato: non rimane a lor signori che depredare la ricchezza dell'ex Belpaese ora Draghistan. 

Anche perché qui non trovano alcuna opposizione e quindi trattasi di conquista molto facile. 

Il nostro futuro molto prossimo  è stato anche ben illustrato dalla perdita dell'Expo 2030. Questo fatto rappresenta benissimo la decadenza presente e il destino futuro. Noi li stiamo lasciando fare e questi signori ci lasceranno in braghe di tela.

A chi sostiene che senza Ue non si vive, ricordo chi eravamo prima della caduta: la quarta potenza mondiale. Guardare dove siamo collocati ora. Non serve altro. 

Avvisarvi, ricordarvi il passato prossimo, ancora una volta, non servirà a nulla ma qualcuno deve pur farlo. Gli scrittori che non pubblicano, come me, servono solo a questo e questo fanno.  

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