Alcuni di voi lettori hanno potuto scaricare gratuitamente il romanzo BAGLIORI SUL BULICAME per 24 ore. Oggi il post è stato eliminato da questo blog. E tutto questo per il semplice motivo che la mia carriera di scrittore è terminata. Altrimenti trovereste o troverete di nuovo l'intera collezione di opere che ho prodotto, divulgate su questo blog.
Scrivere a dispetto dell'editoria di un regime, qualsiasi regime, non è possibile. O meglio: è possibile farlo gratuitamente e io ho proposto le mie opere gratis o quasi per gran parte della mia vita. Non sono l'unico o l'ultimo autore discriminato dal regime editoriale italiano. Ne potrei citare a migliaia, prima, durante e anche dopo di me.
Il vero problema è che viviamo in un mondo mercantile, basato su logiche commerciali. Se non si offrono merci commercialmente valide, non si può vivere di queste ovvero non si può nemmeno lavorare. Vendere libri è un fatto culturale. I clienti acquistano libri per un'esigenza di tipo culturale o ludico. Leggere serve a vivere meglio oppure a passare il tempo piacevolmente.
Fino a qualche anno fa, leggere era anche andare in libreria o edicola ad acquistare il libro cartaceo che aveva un costo così composto: 45% stampa, 15% distribuzione e il resto distribuito tra la percentuale spettante al venditore, il guadagno netto dell'editore e la percentuale da dare all'autore. Oltre al solito, pesante, gettito fiscale da onorare.
Per qualche tempo, il gioco è servito. Gli editori hanno anche ricevuto contributi pubblici per sopravvivere. Ovviamente, non gli autori, i distributori e tanto meno i rivenditori. Infatti, il sistema sta crollando proprio perché due degli anelli della filiera del libro e delle pubblicazioni in genere sono in crisi nera: si tratta degli autori in primis. Il secondo anello in crisi sono i rivenditori: librerie ed edicole che chiudono in serie. Gli autori non possono più lavorare o non hanno mai lavorato ma non vendono libri anche edicole e librerie.
Le pubblicazioni cartacee costano troppo per le tasche medie italiane. Qualcosa si vende tramite le pubblicazioni on line che i lettori possono scaricare sul proprio dispositivo, eliminando i costi di stampa e distribuzione fisica dei volumi. Questo processo, tuttavia, se riesce a aiutare gli autori, non difende minimamente librerie ed edicole anzi le danneggia.
Questo è il quadro generale del commercio del libro. Continuando su questo tipo di processo commerciale, tra poco avremo soltanto libri venduti tramite la Rete. Una tendenza inesorabile. Esisteranno soltanto pubblicazioni amatoriali e per collezionisti. Pertanto, e per questo motivo, continuo a cercare un editore che possa offrire sia la presenza assicurata dai libri cartacei nelle librerie che quella garantita dalla presenza di testi distribuiti tramite la Rete. E questo, fintanto che le librerie ancora funzionanti esisteranno.
L'autore di un libro distribuito on line ha un altro problema: la pubblicità che viene a garantire e sostenere la conoscenza da parte del pubblico di quella particolare pubblicazione. La mia pagina Amazon era tra le più visitate fintanto che esponeva l'intera mia collezione di romanzi e raccolte di racconti. Non bastava a nessuno, tanto meno a me in quanto autore. Per farmi strada ho dovuto offrire le mie opere a 99 centesimi. Nessuno pubblicizzava il mio lavoro tranne tre blog amatoriali.
Amazon regolava i suoi doveri fiscali in USA. Nei periodi di maggior successo, ho realizzato circa 40 euro l'anno di vendite tranne il primo anno nel quale ho realizzato 220 euro annui. A quel tempo ero un lavoratore dipendente che denunciava al fisco i propri guadagni tramite il modello 730. I computer del Caf al quale mi rivolgevo, registravano le percentuali erogate da Amazon ma non le potevano calcolare a causa della scarsità del ricavo a me effettivamente erogato.
Dal 2022 non sono più un lavoratore dipendente e del resto non ho nemmeno opere divulgate tramite la mia pagina Amazon. Se le avessi ancora, con 40-50 euro annui, non potrei neppure denunciare i miei redditi (si fa per dire) al fisco. Voi capite che in queste condizioni, non sia possibile lavorare nel settore editoriale almeno come autore.
La pubblicità è il maggior aiuto possibile che si possa offrire a un autore e senza di questa, scrivere è semplicemente inutile. Ecco per quale motivo anche se ben presto la letteratura diventerà commercialmente distribuita tramite la Rete, la pubblicità permetterà ad alcuni di primeggiare e forse vivere di quel lavoro ma la stragrande maggioranza degli autori farà la fame.
Mentre scrivevo, sono riuscito a sopravvivere lavorando in altri settori, non certo nel mondo editoriale. Oggi, anche a causa della pandemia, non ho un lavoro e sto sopravvivendo tramite i mei miei risparmi, come accade a molti altri italiani. Vi posso garantire che se mi fossi limitato a scrivere, sarei morto di fame molti anni fa. Questa è la cruda realtà che contraddistingue mediamente un autore di romanzi e racconti, tranne quei pochi che sono stipendiati dal mondo delle case editrici maggiori e che voi non incontrate solo nelle librerie o nei vari saloni dedicati al libro.
Potete vedere questi eletti dal mondo editoriale sempre più spesso in televisione e capire da soli il motivo di quelle presenze. Visito anch'io le librerie e osservo montagne di libri invenduti giacere sui tavoli e talvolta direttamente sul pavimento. Questo significa che la cultura, anche quella considerata di pura evasione, al regime nazionale serve ancora. Per quanto, non so dirvelo.
Quel che avevo da raccontare io, l'ho già fatto. Come tanti altri prima e dopo di me. ritengo sia triste che a scegliere chi possa pubblicare sia un regime e non la gente che effettivamente ancora acquista pubblicazioni, ma il mondo gira in questo modo e non sarò io a poterlo cambiare anche se ammetto di averci provato.
Mi resta la felicità di aver contribuito al divertimento e alla formazione dei miei effettivi lettori. Nei fatti, sto ancora attendendo le risposte di tre editori differenti, molto diversi tra loro. Lo sto facendo da ex scrittore perché non posso identificare in un lavoro l'attività che non mi consentirebbe minimamente di sopravvivere. Che arrivino o meno tali risposte non cambierà la mia situazione.
Se vi va, potete continuare a seguirmi tramite questo blog. Ogni tanto, come promesso, potrete trovare per 24 ore uno dei miei libri e scaricarlo gratis. Facile intuire che si tratta di un omaggio a voi, che avete comunque dimostrato una grande pazienza a seguirmi in questi anni. E di tutto questo, per questo, sono io a ringraziare voi.
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