Esistono persone convinte di aver vissuto varie volte su questa Terra. Talvolta ricordano episodi e persone di una vita passata. Più raramente, tramite l'ipnosi regressiva, hanno confermato la natura di questi ricordi. La scienza cattedratica respinge queste eventualità, pertanto le persone in oggetto si ritrovano da sole con i loro pensieri.
Solitamente, chi pensa di aver vissuto varie volte nel mondo materiale non ha più paura di morire. Altri, si pongono il problema di capire il motivo di tali andirivieni e se questi siano comuni a tutti i viventi. In realtà, questo dato è impossibile da ottenere ma ricordo che mentre scrivevo i fatti narrati nei romanzi del ciclo rettiliano, mi accorsi che quasi tutti gli addotti sono certi di essere reincarnati su questa Terra.
In qualche modo, l'adduzione, cioè il rapimento da parte di esseri extraterrestri, risveglia questi ricordi profondi.
Una di queste persone mi raccontò di essersi recata nei luoghi ricordati da un'altra vita. Erano luoghi propri di una località in Svizzera e costui ritrovò facilmente la casa e il cortile presenti nei suoi ricordi.
Restò in quella località per qualche giorno, senza riuscire a scoprire altro e tanto meno a ricordare altri particolari della sua vita passata. Poco prima di andarsene, però, fu fermato per strada da una vecchina molto anziana che lo chiamò con un altro nome. Questa persona si scusò per averlo disturbato, semplicemente il mio conoscente somigliava in modo stupefacente a un nipote scomparso da tempo.
Chiaramente l'addotto si fece racocntare la storia e, curiosamente, la persona oggetto dei loro discorsi aveva vissuto, cinquant'anni prima, nella casa con il cortile che ricordava. Ottenuti i dati del nipote della vecchia signora, l'addotto s'impegnò nel cercare nei registri anagrafici del comune svizzero, ritrovando effettivamente alcune concordanze.
La persona che aveva vissuto in quella località, cinquant'anni prima, era deceduta a causa di una malattia non chiarita esattamente cinque anni prima che nascesse l'addotto di mia consocenza.
Non voglio divulgare altri particolari di quella storia dato che gli addotti non desiderano che le loro identità vengano rivelate. Di fatto il tema posto dai reincarnati, veri o presunti, andrebbe studiato ma ovviamente la censura imposta dai sorveglianti di questo mondo non lo permette.
Qui si studia quel che il regime concede e la cosiddetta scienza è soltanto un mezzo per ordinare gli effetti della Matrice.
Se ammettiamo anche ipoteticamente che si possa vivere più volte su questa Terra dovremmo comunque chiederci per quale motivo torniamo sui nostri passi.
La religione indù rivela che è il karma a decidere queste dinamiche secondo la legge di causa-effetto e soprattutto quando esistono desideri da realizzare. La religione cristiana respinge l'ipotesi di potersi reincarnare.
Del resto, la solutidine provata dagli addotti ha radici ben più salde di una serie di ricordi provenienti da altre vite e si fonde con il terrore della possibilità di nuovi rapimenti durante la vita in corso. E anche queste vicissitudini sono vissute in perfetta solitudine o quasi.
Solo qualche scrittore, come il sottoscritto, si azzarda a parlarne nei propri libri, che ovviamente sono emarginati se non censurati direttamente in ogni ambito e nell'ambiente letterario.
Questo blog è diventato una specie di isola dove si può leggere di argomenti vietati dalla censura organizzata. Lo scrivo e lo aggiorno per non lasciare che persone come gli addotti si sentano del tutto isolate. Leggendo quel che ho potuto capire dalle storie di altri addotti, possono sperare di condividere il loro percorso. Accade lo stesso per i reincarnati. Il problema principale di tutti noi, come già spiegato in post precedenti, è conservare la memoria.
Tradizione e memoria sono fondamentali per tutti noi. Non dovremmo permettere che la morte possa cancellare i nostri ricordi in ogni caso.
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