Si sono fatti sentire con il grillismo, almeno qui in Italia-Draghistan ma anche in altri paesi come Francia e Spagna. I nomi dei partiti e dei movimenti erano differenti ma la protesta era molto simile. Queste operazioni , ed ora lo possiamo dire con cognizione di causa, avevano il solo scopo di condurre la protesta delle masse in un recinto sicuro.
Non a caso, poi, i frequentatori della nave Britannia hanno fatto in modo che i grillini di casa nostra sostenessero il loro portabandiera, Mario Draghi, in attesa di prestigiosi incarichi magari in groppa a un cammello.
Tutta la protesta dei protestatari italiani è svanita in un colpo solo, con il relativo appoggio alla devastante dittatura sanitaria fatta di vaccinazioni obbligatorie e permessi chiamati Green Pass.
Dopo di loro, che ora non fanno altro che perdere competizioni elettorali, altri portabandiera del dissenso o della protesta si sono fatti avanti. Italexit non collima con Brexit come sappiamo. I vari movimenti, magari diventati partiti che parlano molto bene, chiarendo altrettanto bene le loro sacrosante proposte e soprattutto le loro sacrosante proteste, si fermano a un miserevole un per cento se va bene, o scendono addirittura sotto il primo numero percentuale di voti.
Eppure, di gente scontenta, qui in Italia-Draghistan esiste, eccome. Prendiamo una delle regioni più disastrate dal corrente regime: la Calabria. Qui il dato era evidente nella corsa per il governatorato della regione: erano in tre a contendersi, idealmente, la poltrona, peraltro molto scomoda.
Andate a vedere la distanza tra i due contendenti appartenenti al vecchio modo di governare con il portabandiera della protesta. Esiste davvero questa differenza tra chi ammira il presente modo di malgovernare il paese con chi, idealmente, vorrebbe cambiare tutto?
La risposta è facile: no. E infatti sta calando sempre di più la percentuale di chi va a votare. La vera protesta popolare è il democraticissimo non voto.
Ora, dopo la fotografia della situazione generale, vi spiego per quale motivo non voto più da venti anni, più o meno. Il motivo principale si divide in due parti. Per la prima, devo dire che non esiste partito che rappresenti le mie idee. quindi, non posso dare il voto turandomi il naso, come si dice in questi casi.
La seconda parte del motivo complessivo che mi spinge a non votare è il vero delitto che hanno compiuto alcuni partiti contro la democrazia a partire dall'adesione del nostro, povero, paese, già colonia americana per motivi di guerra persa, all'Unione Europea. Sappiate che è stato fatto senza chiedermi il consenso.
Essendo nato in Italia, dovevano almeno chiedermelo. Il paese è anche mio, in piccolissima percentuale. E questo oggetto giuridico chiamato paese è stato inserito nelle logiche continentali, per essere gentile, senza il mio consenso. Tale comportamento della partitocrazia interna non può essere accettato in alcun modo. Si sono dimenticati della mia tessera elettorale mentre inserivano il paese ai piedi della Commissione Europea, e questo fatto ha determinato la mia immediata distanza spirituale e morale da ogni, possibile, competizione di tipo falsamente democratico. Il gioco è stato già falsato ed io, con i bari, al tavolo da gioco non mi siederò mai.
Quel che di grave è avvenuto dopo, compresa la dittatura sanitaria figlia del draghismo, è persino secondario al vero e proprio golpe consumato ai miei danni.
Finchè non vedrò giustamente puniti a norma di legge i responsabili di questo disastro istituzionale e fintanto che la situazione precedente non sarà ristabilita a rigor di legge, io mi dissocio pacificamente ma completamente e convintamente da ogni cerimonia di questo regime assolutamente non democratico.
Questo è un punto fondamentale: qualunque idea si possa avere dello stato e soprattutto qualsiasi concezione si abbia della democrazia, quanto fatto da un gruppo di persone che si sono prese il potere e la responsabilità di portare il paese in una situazione di indubbia sottomissione a un'altra istituzione di tipo continentale, senza la necessaria consultazione dei legittimi proprietari di quel paese, non può essere superato da alcuna proposta o protesta successiva a tale delitto.
Io non so se oggi la maggioranza degli Italiani approvi questo colpo di stato di matrice europea. Io sono una persona pacifica ma altamente democratica e pretendo uguale rispetto da parte della comunità alla quale appartengo. E, fatto non secondario, io sono italiano e non europeo.
Mi hanno espropriato di ogni appartenenza con le loro illegali azioni e quindi io non posso giustificare queste persone in alcun modo e tanto meno partecipare alle loro manovre anche nelle cabine elettorali. Non so, a dire il vero ,se siano simili alle mie le motivazioni che spingono la maggior parte delle persone ad adottare analogo comportamento quando si tengono le competizioni elettorali e non me ne importa nulla. La mia coscienza mi obbliga a non appoggiare in alcun modo la dittatura corrente e questo sto facendo.
Rovineranno l'Italia, o meglio continueranno a farlo, senza il mio minimo appoggio. Non ho modo di contrastarli o meglio, evitare che possano fare il male a mio danno, a nostro danno, ma non chiedetemi di aiutarli a compierlo.
E, credetemi, io rimango italiano. Uno scrittore italiano, per completezza.
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