Il nostro posto, questo luogo nella linea Spazio-Temporale a noi nota, lo chiamiamo Terra. Quel che lo circonda, in ogni direzione possibile, è un insieme di dimensioni che variano a seconda della loro densità molecolare. Le possiamo percepire solo adeguando il nostro corpo a tali dimensioni che comunque in determinati punti si toccano, creando una sorta di collegamenti chiamati varchi o portali dimensionali.
Comunemente, abbiamo due sistemi per spostarci tra le dimensioni da noi raggiungibili: il sogno durante la vita materiale e quel che segue la morte fisica, quella vita seguente chiamata trapasso.
Morire vuol dire usare un corpo sottile, lo stesso utilizzato per sognare.
Spesso la gente si chiede cosa troverà dall'altra parte. Generalmente, da quel che sappiamo, ci si ritrova dove si spera o si pensa di andare, molto semplicemente.
Se si desidera restare, ad esempio, a casa propria, si dovrà cercare di morire nella propria casa nel mondo materiale.
Dall'altra parte, il piano eterico è simile a quello materiale ma non uguale. Le strade che ricordavamo esistono ma portano in luoghi differenti da quelli che potremo ricordare. Pertanto, l'unico modo certo per restare a casa propria è morire nel proprio letto.
Questo concetto è fondamentale perchè in eterico è pieno di persone che cercano di tornare a casa loro, senza trovarla mai. Casa è legata ai ricordi di persone a loro volta decedute in quel luogo. C'è da dire che generalmente i defunti vogliono rimanere accanto alle persone amate in Terra e questo gli viene concesso, dopo il trapasso.
Questi esseri, non sapendo nulla di quel che li aspetta nell'Aldilà, talvolta cercano disperatamente di farsi vedere dai viventi. Si manifestano i fenomeni tipici delle case infestate dato che la loro irrequietezza li porta a provocare fenomeni fisici ben distinguibili come rumori e altri effetti che spaventano i viventi qui sul piano materiale.
Il medium che conosca tale dinamica dovrà quindi cercare di tranquillizzare il defunto spiegandogli che sta vivendo in una dimensione che tocca quella materiale ma può ritirarsi nella corrispondente dimensione eterica, oppure partire per il viaggio in astrale.
In quel momento, non si è lasciata la stessa Matrice che ci torturava qui in Terra. Non ci si trova in una sorta di paradiso dove tutto è bello e buono. Semplicemente, il piano eterico è un mondo con le sue regole e le sue leggi. Dipende dalla mentalità del trapassato scegliere di andarsene a spasso per il mondo astrale o restare dove si trova, in eterico, dal quale è possibile anche tornare nel mondo materiale.
Quasi sempre quel che muove i defunti è il desiderio di provare sensazioni e sentimenti che ricordano nella vita passata. Quindi cercheranno di tornare sulla Terra ad ogni costo, anche incarnandosi nuovamente.
L'interesse di chi gestisce la Matrice è che la gente torni quanto più possibile nel piano materiale. Quindi costoro, se vogliono tornare in vita, saranno agevolati a farlo.
Gli altri, quelli che cercano la libertà da raggiungere da dove si trovano, in eterico o astrale basso, devono discernere bene cosa fare. Importante ricordarsi che sono ancora condizionati dalla Matrice e quindi non sono in possesso di alcuna libertà ma della sola, propria volontà da esercitare adeguatamente.
Da dove si trovano, se vogliono muoversi, li aspetta un viaggio. Se vogliono rimanere in quel mondo, devono sceglierlo coscientemente. Come accade qui, nessuno può imporci di muoverci su strade sconosciute.
Esiste un momento dove la libertà si smette di cercarla ma si deve esigere. Il che dipende dalla propria maturazione, dalla forza individuale e soprattutto da una volontà ferrea coerentemente espressa.
Ci tenderanno agguati, ci minacceranno, ci imploreranno e useranno ogni figura presente nella nostra memoria. Dove Cristi, Madonne e Santi ci indicheranno di andare, è il momento di fermarsi a riflettere. Saremo certi che si tratta solo di vedere immagini creati dai Tiranni. L'unica voce da ascoltare, qui e laggiù, rimane quella interiore. Nessuno è deputato a salvarci e niente ci può perdere ma ogni elemento dissonante ci può tentate, minacciare, invitare.
Usare la luce interiore, la paura possiamo lasciarla qui in questo luogo infernale nel quale ci eravamo incarnati.
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