Mentre alcuni servi corrotti la vorrebbero spogliare della residua sovranità, peraltro residua o immaginata dato che dall'infame Trattato di Cassibile, qui di sovranità non è rimasto molto.
Mentre le fantomatiche istituzioni si sforzano di descrivere quanto siano belle l' occupazione franco-tedesca e le torrette dove sventola il simbolo mefistofelico dell'Euro.
Mentre le condizioni del popolo stanno moltiplicando più di ogni altra ragione la distanza tra il mitico paese legale e il paese reale, ovvero la gente che non arriva da tempo a fine mese ma si ferma alla prima quindicina quando va bene.
Mentre l'esecuzione perfetta del Piano Kalergi ci sta letteralmente sfrattando dalle nostre città, ecco che la farneticamente politica nazionale si stringe a corte e in determinate occasioni, come la rutilante commissione sul Covid e le vere zozzerie accadute durante la dittatura sanitaria, vorrebbe farci pensare che risiediamo in un paese serio e che non si chiama, questa povera nazione, Italia-Draghistan bensì un pezzo di Europa non meglio identificato.
Vedete, mentre io scrivo pacificamente per regalare le mie opere su questo blog, il mio paese si sta letteralmente disfacendo intorno a me. Molto banalmente, la gente è stufa e non crede più nelle istituzioni repubblicane, o meglio ci crederebbe volentieri se ancora esistessero.
Oramai la bella addormentata italiana si è svegliata e ha capito quel che era lampante fin da subito; l'Italia è una colonia americana che tra l'altro la riempie, dalla fine della Seconda Guerra, di basi militari, talvolta confuse con quelle della Nato, e ne condiziona amabilmente la vita politica e sociale. E un tempo era meglio di adesso, visto che siamo ancora nel periodo dedicato al progetto dell'Amministrazione USA che consiste nel farci amministrare dalla cricca franco -tedesca che in breve si chiama Unione Europea.
Questa cricca di gente che sta letteralmente disfacendo l'Italia, ha ormai parecchi problemi anche in casa. La cricca continentale altro non fa che inchinarsi al vecchio e prepotente padrone americano e quindi fa la guerra a Putin o vorrebbe farla, senza poterla fare. La Ue somiglia a un nano che voglia litigare con un gigante. Lo odia, vorrebbe distruggerlo ma rimane un nano con il mal di fegato. Non gli resta che trovarsi un campione e riempirlo a suon di miliardi, cioè di soldi nostri, come sta facendo le casse della povera Ucraina che sopravvive militarmente con tali armi, con truppe composte da mercenari e di quel che resta della sua forza lavoro, trasformata in carne da cannone.
Nel frattempo, il padrone americano si è deciso a obbligarci a procurare l'indispensabile energia fossile da lui invece che pagarla un quarto del prezzo dal cattivissimo Putin. A dire il vero voleva ripetere il giochetto con Cina e India, dimenticandosi che da quelle parti le pernacchie sono potenti come boati di temporale.
Quindi, mentre la Ue ci spolpa vivi, il paese si spopola di nati italiani e la nostra industria crolla per mancanza di carburante, noi continuiamo ad armarci per mandare soldi e armi in Ucraina. Questo è quanto purtroppo determina la nostra fine. La linea di condotta nazionale è tale da annichilirci e il cambio tra un governo e l'altro, tra un coalizione di partiti e l'altra, può semmai cambiare le virgole ma non il periodo, per dirla da scrittore.
Noi stiamo morendo di mal governo e il tutto mentre io scrivo e descrivo i veri motivi che creano la politica delle Elite terrestri che la maggior parte di voi chiama fantascienza. Molto brutto il pensiero che questo paese potrebbe tirare le cuoia molto prima di me dato che qui sono nato e che questa Casa volevo lasciarla ai miei figli e a quelli che vedo sgambettare negli asili adesso. Ci vogliono morti e ci stanno riuscendo e non tramanderemo che lapidi.
Io non so chi e come potrebbe salvare la povera colonia Italia-Draghistan. Di solito, sono i giovani a volersi costruire un futuro migliore ma qui esiste il problema che affligge mezzo mondo nel contempo: la gioventù è stata allevata e nutrita con cibo scadente e menzogne ripetute ossessivamente dai media corrotti e servi.
Da intellettuale emarginato, da scrittore dei poveri, posso soltanto, anzi devo, descrivere quel che vedo fin quando avrò fiato per farlo. Noto anche che posso esprimermi soltanto grazie a una delle tante piattaforme tecnologiche create dai nostri padroni e questo chiude l'amaro discorso che vi faccio oggi.
Tutto quel che sto facendo rimane a chi seguirà la stessa mia strada. Serve a lui, a loro, non a me. Gli schiavi possono tramandarsi le proprie origini e la propria memoria, e su quelle costruire il futuro, non avendo altro. Questo faremo noi, io che scrivo e voi che leggete. Voi che divulgate quel che scrivo, o i vostri eredi lo faranno per voi.
La letteratura serve a tramandare le idee, le idee che possono cambiare il mondo, e qui si fa letteratura che lor signori vogliano o meno.
Nessun commento:
Posta un commento