Vi spiegavo quel che potrete leggere tra pochi giorni nel romanzo LA TERRA INVASA DAI RETTILI e vorrei aggiungere alcuni temi che mi sembrano importanti. La letteratura è una forma di comunicazione evoluta tra lo scrittore e chi legge quanto viene prima scritto poi diffuso tramite stampa. Questa procedura era l'unica esistente in tempi antichi, dal momento nel quale fu prima ideata poi promossa commercialmente la stampa e i suoi prodotti cosiddetti editoriali.
Oggi può divulgare il proprio sentire e il proprio pensiero anche una vasta pletora di scriventi dato che le tecnologie moderne, delle quali questo blog è uno dei prodotti, permettono appunto di potersi esprimere al di fuori dell'editoria tradizionale. Se fosse per lor signori LA TERRA INVASA DAI RETTILI, in quanto romanzo, non esisterebbe neppure. Lo ripeto spesso perchè anche se continuo a partecipare a tornei e premi letterari, io non amo gli editori tradizionali e anzi li detesto in una certa misura. Lo so io come lo sanno loro, ammesso che il mio sentire gli possa interessare in un certo qual modo.
E li detestavano anche scrittori come Emilio Salgari e Edgar Allan Poe che li accusavano di varie nefandezze, vere o false che fossero. Il mio attuale problema consiste, invece, nella politica a cui pare siano soggetti alcuni di loro in particolare, ovvero di completo coinvolgimento con interessi di stampo industriale e politico.
Per farla breve, mi chiedo cosa e come e in quanto debbano servire chi li sovvenziona economicamente sia come istituzione continentale che italiana. Per quale motivo, poi, uno stato nazionale o continentale debba erogare denaro a imprese private che vorrebbero fare cultura, in veste di contribuzioni o sovvenzioni, è un mistero.
Io so benissimo che quel che scrivo non è amato dal regime che ci opprime tutti. Ma non ammetto che questo regime possa scegliere chi pubblica e chi non deve pubblicare. La forza del denaro batte la qualità o meno del prodotto editoriale proposto ai lettori?
Potrebbe sembrare una scusa ad uso e consumo di chi, comunque, non supera l'esame delle commissioni editoriali preposte a scegliere il vincitore di questo o quel bando letterario. Ma esiste anche il freddo dato di un calo vertiginoso delle vendite di libri e riviste che come prima conseguenza ha visto il diradarsi sul territorio di edicole e librerie. Evidentemente, l'offerta attuale al pubblico non è sufficiente a coprire il fabbisogno qualitativo del pubblico stesso. Ed è anche vero che gli editori non stanno variando minimamente la propria politica in tal senso.
Esistono, semplicemente, storie che catturano l'attenzione del pubblico e altre meno o in modo insufficiente. I temi trattati da LA TERRA INVASA DAI RETTILI sono comunque determinanti per la qualità della vita e del sentire di milioni di persone, per vari motivi che spiego più avanti. Vi posso garantire di aver inviato all'attenzione di editori piccoli e grandi il manoscritto senza ricevere nemmeno un diniego e tanto meno un diniego motivato.
Senza la tecnologia attuale, molti lettori, compresi i frequentatori di questo blog, non avrebbero mai conosciuto le vicende che il romanzo descrive al di là della semplice qualità letteraria del testo. Ma, come vi spiegai più volte in passato, in Italia-Draghistan pubblicare libri è un'impresa non alla portata di chiunque abbia qualcosa da raccontare.
Resta il fatto che tramite questo blog, tra pochi giorni potrete sapere qualcosa in più sull'interferenza aliena sulla Terra e nei confronti dell'Umanità stessa. Potrete inoltre conoscere il punto di vista e i drammi esistenziali raccontati dagli addotti che ho potuto incontrare. Potrete persino sentire l'opinione della donna aliena che mi parlava in sogno. Potrete, infine, avere un parere sulla nascita della vita umana sulla Terra e per mezzo di chi.
Tutto questo, per l'editoria italiana non riveste un possibile ritorno in valore commerciale. La fuffa ancora presente nelle librerie italiane, quasi per niente venduta, invece rivestirebbe questo valore. Interi scaffali pieni di testi invenduti. Talvolta, cataste di libri ammucchiate sul pavimento di libri invenduti.
Da scrittore, oltre che da lettore, io devo confrontarmi con questo mondo, anche se ne sono completamente estraneo. Io la chiamo Matrice, perchè ha le stesse caratteristiche di altri momenti esistenziali della mia e delle vostre vite e anche di questo si parla nel romanzo. Beninteso, si parla di quel che io penso di tali argomenti.
Non dovete credere che io abbia risposte per ognuno dei temi affrontati nei miei libri. Sono soltanto uno scrittore viandante che sta esplorando un territorio in massima parte sconosciuto e comunque misterioso. So pochissimo anche della mia stessa esistenza e di come si potrebbe concludere e quando. Un tempo ragionavo di vita e morte anche nella declinazione del passato. Oggi mi trovo a ragionare di vite parallele, delle quali non conosco nè la ragione, o l'importanza o meno, e tanto meno la portata.
Ecco per quale motivo LA TERRA INVASA DAI RETTILI fa parte di un ciclo di cinque libri scritti dal 2019 e fino al 2024. L'evoluzione di quanto accaduto durante e dopo la cena nella quale incontrai B. in una trattoria di Viterbo, secondo me, merita di essere conosciuta e divulgata anche se l'editoria nazionale non la pensa in tal modo. E questo farò senza che il regime stesso abbia la capacità o almeno la volontà di impedirmelo.

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