Un romanzo alla ricerca del Tempo

Marco Caruso, scrittore romano noto per la produzione di racconti e romanzi gialli e horror, sta proponendo ai distrattissimi editori nostrani un romanzo nuovo, che è anche una ricerca letteraria.

Come sapete, leggendo questo blog, la Storia cattedratica è piuttosto carente riguardo la vera epopea degli Etruschi (e di altri popoli scomparsi, come gli Anasazi) e autori come il medievale Fra Annio e il viterbese Mario Signorelli, hanno cercato di fare luce sulla vera epopea della Federazione Etrusca e soprattutto sulla sua fine.

Mario Signorelli, deceduto nel 1990, ha incarnato una straordinaria figura di scrittore-archeologo-medium, che mediante la canalizzazione di messaggi provenienti da una sua precedente vita, dove era un alto sacerdote etrusco, ha potuto letteralmente riscrivere l'epopea etrusca, in netta contrapposizione con le bugie dei cronisti romani e le affrettate imprecisioni degli storici più moderni, come il Pallottino.

Gli Etruschi erano, in realtà, popolo assolutamente pacifico e dedito al più ricco misticismo. Consideravano la vita terrena come semplice e sgradito transito prima dell'abbraccio con l'amata dea Velthe dopo aver creato Roma e vaticinato la sua prepotente ascesa, si lasciarono invadere e annullare come entità politica al fine di raggiungere il paradiso infernale di Velthe.

Ma tutto questo rischiava di sparire, come rischiava di cadere nell'oblio la coraggiosa e innovativa ricerca di Signorelli.

Nei libri di storia la sua opera, corroborata dal ritrovamento di reperti e vere riscoperte di ipogei e sentieri, non trova spazio; c'era bisogno che un autore moderno andasse alla ricerca letteraria di quanto non era stato pubblicato e soprattutto rispondesse al quesito che lo scrittore viterbese non aveva ben chiarito: che fine ha fatto il corpo della Federazione Etrusca, rappresentato da almeno cinquecentomila fedeli velthanei, dopo l'avanzata dei militi romani fino ai temutissimi confini del Fano di Voltumna?

Marco Caruso ha sfidato il Tempo stesso per capire cosa fosse realmente successo, e ha riunito in un romanzo di tipo parapsicologico il fedele racconto di questi fatti, vissuti nel 2017.

Ora tocca all'editoria nostrana non mostrarsi parimenti distratta e dimentica dei doveri di chi dovrebbe effettivamente raccontare al pubblico la soluzione di uno dei misteri storici più insoluti e affascinanti che possiamo concepire.

La nostra redazione ha già visionato l'opera che merita attenzione e diffusione anche se conosciamo bene l'atteggiamento sprezzante dei media nazionali su realtà di pari livello. 

Per quanto ci riguarda e per quel che possiamo, promettiamo la massima diffusione e pubblicità di un eventuale pubblicazione di un romanzo simile e del seguito letterario che già si prospetta dato che le vicende contenute nel romanzo stanno avendo un seguito persino più sorprendente...