Nella raccolta di racconti dal titolo : VITTIME SACRIFICABILI, tra qualche giorno disponibile su Amazon.it. ho inserito, puntualmente, in alcuni racconti esperienze e interi trattati di Parapsicologia. In altri, ho trattato il tema del sovranismo, molto di moda da qualche anno.
Di questo, vorrei parlare con voi, oggi.
Riassumendo, il sovranismo (da non confondere con il nazionalismo) esiste da quando una o più parti del pianeta, definibili come territori abitati da uno o più popoli omogenei per cultura e lingua, si sono ritrovate all'interno di macro-istituzioni. Esempio classico: l'Unione Europea (UE).
Per comodità, per riassumere le dicotomie, si contrasta con il termine globalizzazione (se inteso soprattutto nel senso legato all'economia) e ancor più con il termine mondialismo. In questo senso si comprendono tutti i significati legati alla giurisdizione e alla politica.
Sui social, in televisione, sui giornali, troveremo spesso articoli contrapposti scritti da personaggi definibili con il termine sovranisti, contro personaggi ed esperti nei vari settori del sapere e della conoscenza, definibili mondialisti. Penso si possa semplificare in questo modo un problema anche più ampio in quanto a ricadute ed effetti nella cultura, nelle tradizioni popolari e nella religione.
In Italia, questa contrapposizione si riscontra soprattutto nel dibattito tra due fazioni nei settori dell'economia e dell'immigrazione, entrambi incidenti nella delicata sfera sociale. In politica, assistiamo continuamente allo scontro tra due mentalità del tutto contrarie tra loro.
Tanto per fare un inciso: della globalizzazione in termini artistici e letterari, non importa a nessuno. Il nostro Paese è stato letteralmente colonizzato dal mondo anglosassone, e non solo, anche per estremo demerito dei nostri editori maggiori.
Parlo per esperienza personale: uno dei tanti motivi per i quali è impossibile trovare un mio volume nelle librerie, è dovuto al fatto che ormai i grandi e medi editori monopolizzano tale mercato perché sono i soli a potersi sobbarcare i costi della stampa di centinaia di copie da vendere e della distribuzione in ogni libreria; e costoro, da sempre, hanno scelto gran parte del loro parco autori all'estero. Se non sei inglese o francese, o soprattutto statunitense, da noi non pubblichi gialli, thriller, fantascienza, noir.
So già che qualcuno di voi potrebbe ricordarmi tanti e bravi autori italiani specializzati in questi generi letterari e che incontrate nelle librerie. Vi risponderei con le centinaia di missive inviate alle case editrici nazionali (pubblico in lingua italiana) che, a parte rarissimi casi, pretendono un contributo in termini economici. Personalmente non posso permettermelo, tutto qui. altri hanno rifiutato perché, orgogliosamente e assolutamente a testa alta, vi posso garantire che non ho alcuna presentazione scritta da un politico, un cardinale, un proprietario di giornali, riviste, televisioni. Modestamente, posso affermare di essere un Signor Nessuno a pieno titolo.
Mi riferisco soprattutto, comunque ai piccoli e medi editori, in grande numero e non a tutti. infatti, SENZA CUORE, l'ultimo libro che ho affidato a un editore, è stato pubblicato e presentato tramite gli store on line, ma non inviato, che io sappia, a nessuna libreria.
E dato che si sopravvive a tutto, anche avendo scelto di scrivere, è per questi motivi che rendo fruibili i miei libri da questa pagina, esistente sul sito di Amazon.it, del resto un editore a tutti gli effetti secondo la nostra legge. A proposito, dovrò decidermi a inserire un fotografia in quel profilo.
Detto questo, riprendiamo il discorso legato al sovranismo. Questo termine lo troverete sempre più spesso nei miei testi perché lo ritengo fondamentale. Giova ripetere che nulla ha, o dovrebbe avere a che fare, con i nazionalismi che ritroviamo nella Storia.
Sovranista è colui che ritiene di non dover cedere alla mondializzazione in termini politici e giuridici, e alla globalizzazione, in termini economici e commerciali, alcune caratteristiche e funzioni tipiche di uno stato sovrano.
Ma le definizioni che la lingua assegna ai termini linguistici possono comunque risultare improprie o inadatte se non quando esplicitamente ricondotte a semplice dibattito teorico. Potremmo discutere su cosa significa il termine sovranismo, ma non cogliere mai gli aspetti fondamentali riguardo il dibattito sul sovranismo nel nostro Paese. Ecco per quale motivo, per me, lo scontro del tutto politico, tra sovranisti e mondialisti, in Italia, non ha particolare valore, ormai.
Il mio problema è non linguistico, o di valore e termini da assegnare alla parola sovranismo, che, come già enunciato, mi affascina.
Da parte mia, cari lettori, non sono assolutamente certo che voi sappiate esattamente quali sono le condizioni del nostro Paese, le vere condizioni, in termini di sovranità.
E' un discorso che ho affrontato nel racconto che darà il titolo alla raccolta dal nome VITTIME SACRIFICABILI. E dato che sono uno scrittore di narrativa, e non un saggista, vi invito caldamente a leggere questo racconto. Potreste avere delle sorprese. Magari riconsiderare il costante, rumoroso, frastornante dibattuto che ascoltate spesso tra politici pro e contro il sovranismo, almeno in Italia. Magari comprendere per quale motivo vi stanno, amabilmente, prendendo per il naso.
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