martedì 13 aprile 2021

Nucleare, la follia senza fine

 C'è ancora chi sostiene che l'energia nucleare sia una soluzione moderna e ecologica. Andatelo a spiegare a ambientalisti giapponesi, alla Cina e alla Corea che si sono ribellati in massa alla notizia che i responsabili di Fukushima, con l'avallo del governo nipponico, hanno deciso di rilasciare in mare ben 1,25 milioni di tonnellate di acqua attualmente stoccata nelle Centrale Fukushima Daiichi, utilizzata per raffreddare i reattori di Fukushima. 

La catastrofe, nel 2011, che dimostrò ancora una volta che del nucleare non ci si può mai fidare, si ripercuote nel 2021 sulle acque del Pacifico già pesantemente inquinate. La depurazione prevista, infatti, si sa già che non potrà evitare la dispersione del trizio, isotopo radioattivo dell'idrogeno. 

Vero è che le acque del Pacifico contengono già molti elelenti pericolosi: per esempio, il Cesio 137 dovuto ai test eseguiti nelle Bikini. Il trizio è difficilmente estraibile dalle acque ma si potrebbe fare pulizia mediante una bollutura speciale. 

L'unico tipo di prevenzione veramente efficace, in questicasi, è smantellare il nucleare esistente e sostituirlo con centrali a energia rinnovabile e sicura. Ma questo non si vuole capire, nonostante Greta e tutti i suoi seguaci. 

Si tratta di puro egoismo di tipo industriale, non c'è una sola ragione nel mondo odierno che possa giustificare neppure di correre un pericolo come quello, effettivamente, occorso alla  Centrale di Fukushima nel 2011 che seguì quello ancora più terribile di Chernobil, il Disastro di Kyshtym, nel 1957, poi quello avvenuto a Three Mile Island, nel 1979. 

Ma sul fronte delle armi non va meglio. Per esempio, mi risulta che il nostro Paese non abbia firmato il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, applicabile a  livello globale e che proibisce l'uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l'acquisizione, il possesso, l'immagazzinamento, iltrasferimento, la ricezione, la minaccia di usare, lo stazionamento, l'installazione, e il dispiegamento di armi nucleari. 

Viene da pensare che non voglia il padrone americano, dato che con l'Italia condivide un accordo di nuclear sharing con gli USA, insieme a Germania, Belgio e Paesi Bassi. Un altro bel primato della nostra partitocrazia che parla anche di transizione ecologica. Con quale credibilità, è proprio da queste vicende che si può valutare.

 Il Giappone si ferma a 10 anni dal disastro di Fukushima. Tra le scosse (di  grado 9) e il maremoto, morirono oltre 20mila persone - il Dolomiti

Nessun commento:

Posta un commento