Dalla Caverna di Platone è difficile e doloroso emergere in superficie. Esistono infatti, sistemi alternativi che non un semplice arrampicarsi lungo la discesa compiuta in passato. Il problema è se siamo discesi davvero, un giorno perso nella memoria ormai inconsapevole, oppure se siamo nati sul fondo di quella caverna così accogliente, almeno in apparenza, da genitori prigionieri come noi oggi. Accogliente com'era il grembo di nostra madre, la prima delle caverne proposte alla nostra attenzione.
Nel mondo caleidoscopico della vita odierna, presi come siamo in una sorta di bolla comprensiva della comunicazione globale, della connessione ad ogni costo, rimandiamo fino all'ultimo rantolo la vera conquista: il nostro essere, nella sua piena contezza.
Inutile per quanto prezioso e insostituibile, il sogno che accompagna le nostre esistenze, prendendo almeno un terzo del vivere biologico.
Ma il sogno è una vera e propria porta verso quelle emanazioni sensoriali che non possiamo accendere, storditi come siamo dal sole della veglia cosciente.
Il dormire in realtà ci introduce in una sorta di galleria dove poter scegliere il quadro che ci piace: ognuno rappresenta un'altra vita, con le proprie caratteristiche e peculiarità, mentre restiamo in una traccia spirituale sola, ricordando quel che proviamo e sentiamo ogni momento della nostra veglia.
Castaneda descriveva il sistema alternativo del sognare per ritrovare sé stessi ed aveva ragione. Il sogno è una porta che introduce a un vasto sistema di corridoi dove inserire il nostro spirito, abitando altri corpi, usando altre menti vivificandole con la nostra, vera, essenza.
Nelle mie opere, presenti in una pagina Amazon, descrivo tutto questo perché non posso fare altro.
La vera illusione, infatti, non è la Caverna dove noi, ciechi e indeboliti, pensiamo possa esserci conforto e protezione. L'illusione peggiore sono le catene che impediscono il poter volare attraverso le porte del sogno, senza spostare corpi, ma potendo variare a piacimento l'intensità del nostro essere su ogni modulazione possibile.
Questo significa essere immortali. Questo soltanto si traduce nell'essere infiniti.
Brano tratto da I RETTILI TRA NOI, inedito, di prossima pubblicazione su Amazon
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