Come prevedevo, fu Claudia a trovarmi. Bussò, semplicemente, alla mia porta, con l’aria imbronciata.
Vestiva una sorta di tutina aderente color ruggine con sandali neri. I lunghi capelli corvini le ricadevano disordinatamente sulla scollatura generosa arrivando fino alla cinta di cuoio.
La sua bocca era inclinata in un’angolazione piena di delusione anche se coperta da un rossetto brillante dello stesso colore della tutina.
Il solito profumo penetrante l’aveva annunciata prima ancora che aprissi la porta del mio rifugio dorato.
- Ti trovi bene, senza di me? – esordì senza neppure entrare.
- Forse, sarà meglio che ti accomodi. Ho qualche bevanda fresca, in frigo.
Entrò con la testa bassa, restando accanto alla porta.
Non si guardava intorno, era come se conoscesse fin troppo bene quell’appartamento.
La invitai a sedere in cucina. Mentre sorseggiava lentamente un bicchiere di tè freddo, pensai di chiarire la situazione.
- Hai mai viaggiato in una di quelle automobili elettriche senza autista? Quelle macchine completamente meccanizzate?
Mi guardò con aria interrogativa.
- Una di queste automobili mi ha depositato qui, dopo che la telefonata di un mio amico aveva preannunciato il viaggio. Meglio di un’agenzia turistica di grande spessore. Come seconda attività non sarebbe da scartare.
- Ti trovi male? – chiese, semplicemente.
- Ma figurati! Sono nella situazione più normale del mondo. La mia vita scorre serenamente tra una fuga, assumere un’identità anonima e un rifugio segreto, con documenti fasulli e carte falsificate ma dotate di depositi reali. Insomma, a parte questo, non ci sto capendo niente. Vorrei sapere da chi mi devo proteggere.
- Dai Serpenti, o Rettili come li chiami nel tuo libro.
- Se avessero voluto farmi secco, con la tecnologia che si ritrovano, sarei già cenere tornata alla cenere.
- Sei protetto. La tua femmina Elohim ti tiene d’occhio. Forse l’hai colpita.
.- Con lo sguardo magnetico che mi ritrovo? Non farmi ridere.
- Abbiamo rilevato una sorta di banda energetica sconosciuta intorno al tuo domicilio, a Roma. Funziona come uno scudo. I Rettili non possono identificarti. Ti cercano ma non ti trovano. Questo posto è protetto con un sistema simile anche se di derivazione terrestre.
- Non posso credere che i nostri servizi si occupano di uno scrittore da quattro soldi come me. Non riesco neppure a entrare nelle librerie, con i miei romanzi, ma guarda caso, c’è gente che mi protegge e coccola come un bambino. Soldi, rifugi, macchine automatiche e una mora fantastica come te che viene qui a consolarmi. Se mi sento fuori posto, probabilmente non è colpa mia.
Claudia si rigirava il bicchiere tra le mani, incerta su quello che doveva dirmi. Sembrava sul punto di annunciare una verità sgradevole.
- Dimmi un po’ – insistetti – il governo sta emanando il suo decreto sul passaporto vaccinale, o green, come lo chiamano. Tra poco, non è che istituiranno i campi di concentramento, stile FEMA, di cui si parla fin dall’anno scorso? Se è così, meglio darsi alla macchia veramente.
- Il governo italiano, come tutti nel mondo, ubbidisce alle Elite, lo sai bene. Non è colpa di nessuno se sta vincendo la fazione di Davos.
- Certo, ce ne faremo una ragione. Capiremo finalmente che la politica è solo inganno, che gli stati nazionali sono semplici divisioni amministrative e che in realtà il vero potere è di chi ha soldi a non finire, eserciti, scienziati e tecnologia. Sai che novità. Il problema è che il recinto sta scoppiando. Siamo forse troppi?
- Te l’hanno detto in ogni modo. La denatalità per i loro piani è una fortuna. La fazione elitaria vincente punta a fare spazio per le città dei Rettili che saranno inseriti pacificamente. Pochi immigrati spaziali con la scusa di un posto dove stare perché anche il loro mondo natale scoppia. Questo è il modo che hanno trovato per superare il blocco Elohim. Ragiona: non sappiamo nulla dei nostri abissi oceanici, come non sappiamo nulla di quel che esiste una volta superata l’atmosfera terrestre. Le favole che ci raccontano sono buone per i bambini ma è proprio come bambini che religione e scienza ci trattano. Troveranno il modo di farci accettare i fratelli venuti dallo Spazio.
- Non dirmi concetti che conosco e che ho già scritto nei miei libri.
- Infatti non c’è altro da dire. Le Elite devono evitare che la consapevolezza arrivi a produrre la vera conoscenza sulla realtà della superficie terrestre che non ha confini conosciuti neppure per loro. Siamo arrivati alla linea rossa. Comunicazioni avanzate e riferimenti precisi ci mettono in condizione di capire che le loro bugie non reggono più e questo lo sanno da molto prima di noi. Dovendo necessariamente difendere i confini sopra, sotto e di superficie che la scuola ci ha inculcato, stanno aumentando la quota di sofferenza e di costrizione per non permettere alla gente di riflettere e capire con calma la vera portata del loro inganno. La dittatura sanitaria serve anche a questo.
- Un tempo, usavano le guerre. Ora utilizzeranno la segregazione mondiale.
- Proprio così. Non devono poter essere scoperti i veri confini del posto che chiamiamo Terra. Meglio, per loro, istituire prigioni entro quei confini. La paura prima ancora che la polizia e gli eserciti, ci vincolerà alle sbarre che loro stessi preferiscono. Uno stratagemma perfetto. Del resto, i virus se li costruiscono a misura in laboratorio e le cure previste sono confacenti alla loro ansia di controllo totale. La fazione elitaria di Davos dimostrerà in questo modo ai padroni alieni di poter mantenere il controllo pieno dell’allevamento umano, vincendo il confronto con gli esponenti dell’altra fazione che preferivano un approccio meno violento.
- Zuppa o pan bagnato?
- Più o meno. La gente non deve sapere o merita l’estinzione. Un tempo era il Demiurgo, ora è il Demiurgo Nero che dirige le operazioni a modo suo. Usando questi termini, propri della Gnosi, forse mi capisci meglio.
**************
Estratto dal romanzo I RETTILI TRA NOI - disponibile solo su Amazon
Nessun commento:
Posta un commento