domenica 4 dicembre 2022

L'INGANNO DEL DRAGO - Estratto

 

Sono serviti a qualcosa i libri scritti da altri, celebri, scrittori, loro sì, appartenenti alla corrente della Teoria degli Antichi Astronauti?

La maggior parte degli umani si nutre ancora di vere scemenze, insieme alla carne di cadaveri in putrefazione. Si comportano come corvi, talvolta come sciacalli, che conoscono solo il ciclo alimentare. Come batteri primordiali, hanno soltanto bisogno di un substrato da elaborare per trarne calorie utili al loro sostentamento e rilasciare infine humus fertilizzante.

Le nostre esperienze non servono a noi ma alla Matrice che le utilizza come carburante per la sua coltura. Questa macchina trae dalla nostra vita, energia da destinare agli esseri che la comandano oltre che alla sopravvivenza del sistema stesso.

Siamo diversi dalle mandrie di bisonti, dai branchi di cinghiali e dalle nuvole degli uccelli in volo solo perché le emozioni che proviamo sono maggiormente caloriche delle loro. Questo, però, non ci preserva da torture, roghi, morti in guerra e sul lavoro, sofferenze di ogni tipo durante l’ultima agonia.

La storia umana testimonia che la nostra gente serve esattamente come servono gli allevamenti degli animali.

Questo è il motivo per cui questa Terra fu preparata alla vita, cioè all’allevamento, che doveva ospitare. I Censori erano i primi ingegneri della Matrice e sapevano bene che gli esseri che precedentemente abitavano la Terra non erano adatti alla funzione di produrre molta energia alimentare, quindi li eliminarono senza pietà, come ho descritto nei romanzi precedenti.

Se non lo avete ancora compreso, sarà bene ripeterlo: non esiste la bontà di un dio benevolo che crea i suoi figli per amore e li aspetta in un paradiso sempre lontano dalle sofferenze terrene e dalla disperazione dei letti d’ospedale. Un dio, peraltro, che avrebbe inviato uno o più dei suoi figli a morire sulla croce per mano di bestie umanizzate. Una trama che mi vergognerei di utilizzare per un romanzo ma che è servita a costruire il dettato di una religione di grande successo.

Questo, stavo ripetendo a Olga che mi fissava senza parlare.

La ragazza appariva stanca, stressata dalla preoccupazione che aveva patito vedendomi quasi morto.

- Accade a chi si ritrova nel limbo. – commentò poi.

Eravamo in camera mia, poco prima dell’ora del pranzo.

- Ti sei ritrovato solo con te stesso e questo ti ha obbligato a pensare.

- Certo, è così. – le confermai, dolcemente.

- C’è una funzione che la Matrice non può ingoiare e utilizzare, e tu lo sai bene. I sentimenti più alti, come l’amore vero, non è carburante buono per i papponi che si nutrono di noi.

- Nutrono quelli che scambiarono per angeli. Mi dici cosa cambia? Volevo parlarti del ruolo che ho all’interno di Alfa. Sto pensando che non mi basta e non mi piace

- Ti capisco. Stare con noi, non è semplice.

- Olga, sono stanco di angeli e diavoli. Lo so benissimo che la vita è soltanto un fardello da portare. Voglio dire che quando partecipo ai vostri incontri, oppure vengo invitato a far parte di un team per una missione, sembra di entrare in un altro mondo. La gente ,fuori di qui, continua a compiere i suoi riti quotidiani e si preoccupa soltanto di tirare avanti, tra mille problemi. Ci stiamo occupando di masse alle quali neanche un centesimo dei nostri discorsi potrebbero interessare.

- So quello che provi. La gente ,se potesse, ci tirerebbe sassi. Tuttavia il nostro è un fronte avanzato che non può crollare ,è come una diga. Quella gente che la mattina scende a far colazione al bar per non lasciar la tazza sporca nel lavabo, sarebbe spazzata via in un istante se i serpenti avessero campo libero.

- Davvero pensi che noi, piccoli soldati di questo, mitico, fronte avanzato, stiamo fermando l’armata di potenti guerrieri alieni pronta a apparsi la povera gente? La realtà è che gli antichi dei hanno arruolato altri soldatini per le loro guerre, come è sempre stato. Gli Elohim sono troppo pavidi per fronteggiare apertamente il nemico e usano noi come carne da cannone.

Olga mi fissava quasi con disprezzo.

- Abbiamo rischiato la vita insieme per questi motivi. Credevo provassi interesse almeno per me. E infatti mi hai seguita in questo viaggio a Varginha.

- Che ricorderemo soltanto noi e forse i pochi che leggeranno i miei romanzi. Una virgola nell’infinito di miliardi e miliardi di parole scritte ovunque e che non portano da nessuna parte. Lo sai benissimo che stiamo soltanto sognando. Anche questa lotta all’ultimo respiro.

La ragazza cominciò a passeggiare, nervosamente, per la stanza. Sapeva che avevo ragione ma Alfa era la sua vita, on volendo rinunciar né all’una e tantomeno all’altra.

Purtroppo, in tantissime occasioni come quella, si confronta la necessità di agire con la consapevolezza di aver a che fare con un mistero che semplicemente non possiamo neppure sfiorare. La distanza tra noi e i parassiti alieni è dovuta a un differente sviluppo scientifico e tecnologico che no ci permette di considerare il problema neppure dal punto di vista teorico.

Non a caso, ci affascina non tanto quel che conosciamo ma soprattutto quel che ancora non sappiamo. Come nel caso dei molti ufologi che, anche qui in Brasile, stanchi d’ inseguire bagliori che si muovono nel cielo, vorrebbero mettere mani e piedi nelle numerose basi nascoste degli stessi visitatori alieni.

Questi esseri, provenienti da luoghi comunque lontani, hanno lasciato basi sulla superficie terrestre, sotto i vulcani oppure nelle profondità oceaniche.

In Antartide, nel Circolo Polare Artico, in Messico, in Brasile e in Romania ci sono molte basi accuratamente nascoste e, se e quando siano state portate in qualche modo a conoscenza delle autorità, risultano del tutto secretate.

Estratto dal romanzo L'INGANNO DEL DRAGO, che si può acquistare solo da Amazon

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