giovedì 6 luglio 2023

Ribelli e libertari contro il regime

 Non vorrei aver dato un'impressione sbagliata ai miei lettori. Io sono scrittore da romanzo gratuito, come potete leggere nei post dedicati a LA MORTE NON GIOCA A CARTE. Questo ruolo me l'ha assegnato il destino, o il karma, fate voi. 

Quando iniziavo questa attività, avevo appena 16 anni e non facevo altro che inviare dattiloscritti tramite pacchi postali agli editori, senza ricevere risposta. 

Arrivata la fase dei grandi gruppi che investono nel commercio elettronico, ho potuto pubblicare tramite Amazon e ricevere, oltre a pochi spiccioli, il gradimento o meno dei lettori, fatto ancor più importante di un ritorno economico che non è mai esistito. Intendiamoci: le roialty, Amazon le invia puntualmente. Il problema è che nessuno ti conosce e nelle librerie non puoi entrare nemmeno per scherzo. 

Il mercato dei libri, almeno in Italia, ribattezzata secondo me a ragione Draghistan, è in mano agli industriali del settore che come accade in ogni altro ambito della vita economica e industriale, rispondono alle logiche del sistema che molti chiamano regime, anche qui a ragione. 

Un sistema diviene coercitivo quando disegna architetture sociali fortemente autoritarie e stringenti per la popolazione. Popolazione che vive meglio quando può godere di coperture garantite e spazi liberi da vincoli e divieti. 

Prima di scrivere, con l'istruzione di regime non andò meglio. La crisi iniziò quando leggendo (avidamente) la sezione storica di una grande enciclopedia di quell'epoca, mi accorsi che i conti non tornavano mai. Avevo 15 anni. La cronologia storica raccontata dai grandi autori che avevano firmato quelle pagine, non aveva senso. 

Iniziai a maturare la dolorosa convinzione che tramite i testi scolastici ci mentono. Il problema successivo era capirne le ragioni. 

Uscito dall'istruzione di massa rappresentata da scuole e università, che comunque mi aveva garantito la possibilità di leggere, scrivere e capire cosa leggevo o scrivevo, a 18 anni cominciai a nutrirmi di quel che volevo studiare personalmente. Iniziai dalla storia delle religioni, passai allo studio dell'antropologia, poi dell'astronomia, in un crescendo di scoperte, analisi, deduzioni e operazioni di sintesi con la mia vecchia passione per la parapsicologia.

Dopo dieci anni di studi continui, ripresi a scrivere. Lavoravo già in un grande ufficio pubblico part time, e dovevo unire quella routine ai miei interessi reali: lo studio della realtà negata dai tiranni del sapere, coniugata con la necessità di procurarmi il pane quotidiano sancita dai despoti dell'economia nazionale.

La nostra vita era costretta nella ciclica sequenza fatta da 18 anni di studi, 35 di lavoro e poi una misera pensione fino alla morte. A quanti governavano già allora le nostre vite, non poteva bastare. Alla lotta di classe che era tra gli slogan che vigevano tra i ribelli quando crescevo, si sostituì la vera guerra contro la popolazione da parte di Elite che cominciarono ad allargare per sempre e sempre più la forbice tra i più ricchi e i poveri. La nostra società era dominata da circa 200 famiglie iper-potenti e immensamente ricche.

Sapevo bene che le loro tradizioni derivavo dall'antica interferenza aliena che aveva selezionato in passato le allora nobili discendenze per assegnare loro lo scettro della Terra. 

A quei tempi, le biblioteche e i vecchi archivi cominciavano a essere sostituiti dagli archivi digitali contenuti in Rete. L'antico sapere ne restava quasi del tutto escluso, e quindi diventava via via più inaccessibile; tuttavia, la conoscenza esistente si moltiplicava senza sosta dato che la Rete di internet si diffuse rapidamente in ogni strato della popolazione. 

Diventando sempre più evidente che la strategia delle Elite si stava concentrando nella costruzione di un mondo sempre più autoritario e connotato da un controllo sociale sempre più forte, stava cambiando anche l'architettura della società: ora i veri esclusi diventavano non i poveri e gli emarginati da un'economia vampira, bensì chi rifiutava i nuovi dettami del regime in ambito culturale. 

La psico-pandemia è stato il vero emblema di questa operazione. Tutte le vecchie regole, dalle costituzioni nazionali ai trattati internazionali, sono state letteralmente piegate alle nuove esigenze divulgate dai centri elitari come Davos.

Oggi vige un regime che vuole sfruttare l'immenso bacino dei poveri e degli esclusi economici per abbassare sempre più il costo del lavoro: quindi schiavizzare economicamente gente formalmente libera nella società ma eternamente sofferente per i bisogni insoddisfatti. 

Nel contempo, l'ansia di controllo totale si traduce nella sorveglianza sanitaria, nell'imposizione di assurde costrizioni digitali e soprattutto nell'osservanza sempre più marcata di leggi e regolamenti che diventano il nuovo, vero, totem al quale inchinarsi. Inoltre, il moloch di uno scientismo manovrato nè più nè meno  come facevano i vecchi cleri con la religione, oggi distingue i veri fedeli dai poveri peccatori. Chi non si adegua alle parole d'ordine divulgate dai media e dalla falsa cultura contemporanea, fa parte dei nuovi reietti.

Per tali motivi, siamo chiamati a scegliere. Chi riesce o vuole adeguarsi a questa, nuova, dittatura, deve credere, e operare in tal senso. Ribelli e libertari dovranno necessariamente uscire dal sistema o vivere ai suoi margini.

Forse sorgeranno nuove comunità libere dalla dittatura imperante. Impiegherò la vita che mi resta per scrivere testi a loro uso e consumo.

La mia età non mi lascia scampo. ormai sopravvivo a stento economicamente eppure posso evitare gran parte dei dolorosi vincoli imposti a studenti e lavoratori. Il peggio di quel che attende le future generazioni deve ancor venire. Avevo provato a sintetizzarlo nel romanzo l'Inganno del Drago ma questo testo non posso più distribuirlo. Il meglio della mia produzione letteraria devo poterlo offrire in contrapposizione a un mercato infernale. Altrimenti lo regalerò tramite questo blog. 

Il nostro è un mondo di materia ma solo nell'illusione stabilita dalla Matrice. Esiste una visione del mondo fatta da campi energetici che comunque restituisce una maggior precisione sensoriale. Questa visione non è alla portata di tutti.

Il vero peccato originale esiste veramente e consiste nella misura dei sigilli ricevuti durante la nostra, passata, incarnazione ma anche in tutti quei sigilli che inconsapevolmente, accettiamo oggi tramite vari contratti. Questi sigilli esistono per limitare tutte le nostre facoltà migliori e quindi ci rendono schiavi perfetti ad uso dei nostri dominatori vampiri. Potete considerarli alla stregua di patti con il diavolo.

Diventare consapevoli di questi sigilli è il primo passo per potersi liberare, per tentare il ritorno all'origine.

Il loro mondo, il loro regime, dev'essere respinto, negato con ogni energia residua, rimandato al mittente da chiunque voglia ritrovare la libertà perduta, dimenticata, insieme alla Luce che un tempo ci distingueva dalle tenebre circostanti.  




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