La
democrazia non c’entra nulla perché la democrazia non esiste sulla Terra. Si
tratta di regimi ispirati dalle Elite e rispondenti ai diktat degli alieni, e
non altro. Servono a garantire che la mandria umana risponda ai servigi che
deve fornire e stop. Il bene pubblico non esiste per lor signori, figuriamoci
la democrazia.
Sono
tutte favole che ci raccontano per farci stare buoni e collaborare. Nel nostro
intimo lo sappiamo da sempre ma i loro inganni, la loro continua propaganda,
non ci consentono di ragionare ma soltanto di ascoltare. Vogliono schiavi
ubbidienti e basta. Non ho altre parole per dirvelo.
Moltissimi
di voi continueranno a essere felici di recitare la parte delle vittime
sanguinolente di questi mostri che si rimpinzano senza sosta. Nessuna
rivoluzione è possibile, serve soltanto trovare la via di fuga più fattibile e
realisticamente praticabile. Sappiate che tale via la potete rintracciare in
qualunque momento e dovunque vi trovate anche dentro una galera, anche durante
una vera schiavitù. Il motivo è che vi stanno trattenendo con il vostro
consenso anche se non lo immaginate neppure. Nessuno può essere trattenuto
senza il suo volere e la sua chiara accettazione.
Le
Elite hanno escogitato cerimonie, regolamenti e procedure per strappare di
continuo il nostro accordo a tutte le nefandezze alle quali siamo sottoposti.
Ecco perché i servi che fanno l’editoria nazionale si rifiutano di pubblicare i
miei libri. Con tutta l’immondizia che invade le librerie ma davvero credete
che per loro non sarebbe produttivo di guadagni offrire al pubblico romanzi
come i miei? Il loro problema è che la verità possa essere soffocata in ogni
modo e allora la diranno loro stessi tramite le loro fiction senza però farci
credere che sia una verità ma si tratta di pura fantasia.
Un
gioco sottile ma scoperto e quindi non lo potete vedere. La loro abilità nel
travestirsi, nel fingere, nel mutare forma è chiaramente stata insegnata dai
loro padroni alieni. E noi non siamo migliori di loro. La mandria umana
collabora con questi mostri con orripilanti cerimonie di ogni tipo: dai
massacri locali, ai femminicidi, alle guerre che oggi si fanno a danno dei
civili. Ci tentano in ogni modo e noi stiamo ubbidendo alle loro lusinghe. Il
demonio che ci sussurra all’orecchio.
Il
rifiuto deve partire da qui. Non potremo rigettare le loro tentazioni se non
iniziamo qui in Terra, da finti viventi. Questo posto ci pone ricatti ma anche
scelte e noi dobbiamo saperne approfittare. Cerchiamo una vita decente,
spiritualmente orientata e mettiamoci in cammino verso la nostra liberazione.
Solo noi possiamo deciderlo e da questo passo inizia il cammino che conduce
fuori dalla Matrice, a gustare la realtà che ci attende da sempre.
La
libertà tanto agognata è proprio lì vicino.
Cercai
di spiegarlo anche a un gruppo di lettori che incontrai qualche mese fa. Ero
appena rientrato da un viaggio vicino Roma e trovai una mail inviata da una
lettrice. Simona mi chiedeva di incontrarmi e devo dire che non sono mai stato
propenso a stringere rapporti personali con lettori, quindi declinai l’invito.
Dato che ho un account su Facebook, la lettrice mi scrisse anche con quel
metodo e le risposi che potevamo dialogare con lo stesso sistema ma non l’avrei
incontrata di persona.
Per
farla breve, mi spiegò che aveva formato una sorta di piccolo club di lettori
dei miei romanzi di fantascienza e mi rivolse alcune domande riguardo la trama
del secondo romanzo intitolato I Rettili tra noi. La diffusione tramite
portali come quello di Amazon di opere letterarie può senza dubbio aiutare ma
inevitabilmente ci si scontra con l’assenza di possibilità di coinvolgere il
pubblico proprio delle librerie. Quindi, la popolarità di uno scrittore del genere
è alquanto limitata e la presenza di una persona come Simona mi stupiva.
Riuscì
comunque a convincermi nel partecipare a una riunione che doveva svolgersi da
lì entro qualche giorno all’interno di una libreria del Centro. Accettai di
malavoglia e comunque, in una serata di maggio, mi ritrovai a discutere di temi
fantascientifici con una decina di persone.
La
primavera era stranamente fresca e tutto sommato non era stato disagevole
raggiungere quella rivendita alle diciotto. Simona era seduta davanti a me,
insieme ad altri nove interlocutori e tutti sostenevano di aver letto uno dei
miei libri. Confessai pubblicamente che non avrei mai immaginato di poter
riunire dici persone che avevano letto i miei romanzi in una stanza.
Seguì
una discussione sulla situazione della letteratura di genere fantascientifico
in Italia che arrivò fino alle venti. Mi sentivo a mio agio perché se non altro
potevo parlare delle mie passioni.
Fu
più difficile dare una spiegazione del motivo per il quale ero uno scrittore
senza alcun successo. E soprattutto quelle persone non mi credettero. Secondo
loro, era più che strano che il mio nome non fosse stampato su nessuno dei
volumi presenti in quella libreria.
Più
tardi, nel congedarmi da Simona, le spiegai che per me, era ancor più strano
aver incontrato dieci appassionati della mia produzione letteraria. Sui social
mi ero già imbattuto in alcuni lettori ma vederne dieci tutti insieme era stato
emozionante.
La
donna era una delle tante persone che aveva potuto sopravvivere con il reddito
di cittadinanza, abolito dal governo in carica. Per lei, appassionata di
fantascienza, poter acquistare a novantanove centesimi i miei libri su Amazon,
poi poterli scaricare gratuitamente dalla Rete, in seguito, era stato
importante.
-
In effetti – le dissi – per uno scrittore, quel che importa è arrivare ai
lettori. Oggi, la Rete ci permette di poterlo far senza il filtro di editori e
librerie.
Simona
aveva gli occhi lucidi. Il vento serale era quasi fastidioso e probabilmente
sentiva freddo con quella camicetta di cotone a fantasie in rosso.
-
Mi dica la verità: è tutto vero quel che ha scritto? – mi domandò prima di
salutarmi.
-
Assolutamente, no. L’ho specificato nei romanzi.
Scosse
il capo, sconsolata – No. Volevo sapere se Olga e Goffredo esistono veramente.
Erano
i personaggi che l’avevano maggiormente colpita, evidentemente.
Le
dedicai un sorriso sincero.
-
Dovrei confessarle che non so se esisto io stesso realmente. Oppure che non so
se la vita sognata sia più o meno reale di quella trascorsa nella veglia. Se ha
letto i miei romanzi, sa come la penso in proposito. Il resto, quel che non ho
ancora spiegato, lo comunicherò con il prossimo romanzo, l’ultimo. Per quanto
riguarda Olga, è un personaggio più che reale. Goffredo l’ho conosciuto in un
periodo della mia vita particolare ma ha continuato a parlarmi anche dopo.
Posso dirle che la maggior parte dei dialoghi che ho descritto nei libri sono
autentici, mettiamola così.
-
Li sta frequentando ancora?
Stavolta,
scossi io il capo.
tratto dal romanzo ADDIO ALLA COLONIA TERRESTRE
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