In Italia - Draghistan sono aumentati esponenzialmente i laureati. Chi scrive questo post non può vantare titoli del genere in quanto non crede al valore dei testi cattedratici, ma lo rispetta.
Chiunque di noi pretenderebbe un chirurgo laureato in medicina per farsi operare e questo atteggiamento è del tutto comprensibile. Ma ciò rimane confinato alle tecnologie necessarie all'utilizzo di determinate conoscenze. Chi deve elevare un ponte deve anche possedere le conoscenze necessarie a ottenere una costruzione stabile. Un ingegnere edile, insomma.
Quando parlo di golem della scienza non parlo, evidentemente, di questo tipo di conoscenza ma dell'approccio che limita ogni tipo di conoscenza. Il modo di apprendere umano, infatti, ha il limite dei suoi stessi confini. Chi ha studiato e poi applicato queste impostazioni aveva il pensiero di dover limitare la consapevolezza umana ottenuta tramite il sapere cioè la conoscenza, per lo stesso motivo, per cui, nella Bibbia leggiamo che gli Elohim impediscono agli Adam di accedere all'Albero della Vita (Genesi, 3: 22-24). In quel caso non si voleva rendere gli Adam troppo simili ai loro creatori. E in questo caso, non si voleva permettere agli esseri umani di diventare in grado di capire chi erano e da dove venivano.
Per farla breve, la scienza e quindi la conoscenza attuale non permettono agli esseri umani di superare determinati limiti. Il motivo risiede nel fatto che sapere equivale a potersi liberare e quindi uscire dal dominio della Matrice. Risulta molto semplice, comprendere questo concetto. In pratica mentre con la religione si impedisce di poter capire chi siamo e il posto che occupiamo nel Cosmo, con la scienza ci impediscono di poter progredire verso tale conoscenza mediante ragionamento. E la fede rimane un mistero, come recitano le giaculatorie dei preti.
Gli aspetti della conoscenza pericolosi per le Elite e i loro padroni vengono generalmente confinanti nell'ampio recinto concettuale delle scienze non riconosciute o alternative o ancora eretiche. Eppure, una scienza che si ponga dei limiti concettuali non è più scienza ed è per questi motivi che io la definisco il golem della falsa scienza quella che offende le nostre intelligenze in questa epoca malata. La nostra è una prigione a cielo aperto. La dimensione che ci ospita e che ci fornisce la vita e il modo per perpetrarla, tuttavia non ci permette di andare oltre con facilità. In pratica, la vita non ammette porte girevoli dalle quali poter evadere.
Tutto ciò risiede nell'esigenza dei nostri oppressori di poterci parassitare e quindi, renderci impossibile abbandonare la prigione che ci ospita. Per farci precipitare in questa prigione ci hanno fatto firmare accordi, in un modo o nell'altro anche se generalmente non ne siamo coscienti. Questi accordi, per esempio, comprendono che non ci si possa suicidare. E sapete per quale motivo? Se stronchiamo artatamente la vita del supporto materiale, in eterico ci vengono a prendere e ci mettono in galera. Su questo argomento dovreste ragionare. Eutanasia non è permessa. La pietà non è concessa agli esseri umani. Nel moment oche noi stessi agevoliamo la morte di un'altra persona, ci carichiamo del debito karmico relativo. La nostra moralità, le nostre passioni e i nostri convincimenti, non hanno valore nella scala di doveri e diritti universalmente riconosciuta e sancita.
Si può desiderare la morte ma deve arrivare in maniera non volontaria. Si può desiderare malattia ma non provocarla artatamente e volontariamente. Chi ci convinse a scendere nella prigione materiale voleva ingannarci e ci è riuscito benissimo. Non si tratta di un dio ma di un parassita, di un despota. È per questo motivo che la nostra esistenza può ammettere e comprendere dolore e disperazione e ogni altro genere di sofferenze fisiche e morali. Non si tratta di un dono o di una prova morale ma di un contratto. È partendo da questo concetto che è più agevole riflettere il valore da conferire a quel che dicono religione e scienza e magari stabilire che entrambe siano state pensate e attuate per renderci schiavi perfetti.
Sono uno scrittore e non un insegnante spirituale e tanto meno un monaco errante o un santone. Vi racconto quel che io stesso ho imparato nel frequentare persone e valutare quanto mi raccontavano. Questo è l'unico motivo per cui mi è stato impedito di diventare un perfetto produttore di elementi commerciali chiamati libri da esporre e vendere negli scaffali delle librerie o tramite siti on line. Queste informazioni non devono diventare facili da potersi comunicare. Oggi, il mio blog è letto da poche decine di persone e in questo modo le Elite e la Matrice stessa evitano che tali informazioni possano raggiungere un numero considerevole di persone, di schiavi ansiosi di trovare il modo per liberarsi.
Il punto focale di ogni nascente desiderio di liberazione o di libertà comincia nel momento stesso in cui ci si accorge di essere costretti da legacci e catene e in quel preciso istante inizia la ricerca costante del modo di evadere dai nostri stessi limiti. Questo desiderio diventa la prima necessità che contemplano i veri libertari. Da qui, tale desiderio porta a voler abbandonare la prigione della Matrice, il Piano Materiale, quello successivo chiamato Piano Astrale e infine il Piano Causale o Mentale. È lo stesso, identico, desiderio di libertà senza confini e senza condizioni. Un percorso talmente difficile che sembra impossibile.
Cercheremo la vera scienza per affrontarlo? Questa decisione spetta a ognuno di noi.
Nessun commento:
Posta un commento