Quella che vediamo e odiamo, la Matrice, è solo la galera esteriore. I veri libertari devono ricordarsi che le peggiori prigioni le subiscono interiormente. Siamo noi stessi che abbiamo voluto le catene che ci stringono polsi e caviglie.
Siamo stati sedotti, certamente, ci hanno sempre mentito ma eravamo pronti a cedere alle nostre illusioni e alle sciocche ambizioni. Io non ricordo quale fosse il mio spirito e dove dorme ora, ormai abbandonatosi ai sogni peggiori. Non posso giudicare quel che ho perso ma certamente era qualcosa di prezioso dato che me l'hanno sottratto.
Oggi molti farfugliano di sviluppo spirituale ma in realtà c'è solo da risvegliarsi in uno spirito dormiente, dal quale proveniamo in veste di sogni. Per colpa di una velenosa New Age, si pensa che la Terra e i viventi debbano ascendere alla Quinta Dimensione, come fosse la soglia di un futuro, desiderabile, paradiso terrestre. Niente di più errato.
Quel che dovremmo fare tutti è cercare di ricordare, tentare di risvegliare lo spirito con le parole adatte allo spirito. Certamente, il luogo ove questo giace addormentato è un posto sito in una dimensione lontana ma è accessibile nella nostra interiorità, non al di fuori di questa.
La manifestazione concreta e materiale della stessa Matrice è possibile data la nostra povertà spirituale, altrimenti non avremmo neppure l'idea di questi problemi dato che lo spirito è onnisciente.
La nostra situazione collettiva è perfettamente riprodotta nell'immagine della carta numero zero dei Tarocchi. Noi siamo pazzi, peggio che matti, questa è la verità più scomoda da definire ma purtroppo è doveroso farlo. La follia tragica e omicida che vediamo nella Matrice è tale soltanto perchè riflette la nostra poverissima situazione individuale. Prenderne coscienza è il primo atto per cominciare a cambiare. Gradualmente, sarà modificato anche lo scenario ci illudiamo , pensiamo, di vivere e soggiornare.

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