sabato 18 ottobre 2025

Dittature domestiche

 Qui in Italia-Draghistan quando è bello il tempo, è già una buona notizia. I guardiani del disastro, quei politicanti alla moda che qualcuno si ostina ancora a mandare al nostro macello, e non al loro, fanno finta di accapigliarsi sulle macerie di quel che rimane di un paese, l'Italia-Draghistan, che un tempo era la quarta potenza industriale mondiale. Oggi, fate voi la fatica di cercarla in fondo alle varie classifiche. 

Qualcuno sta contando i molti punti di contatto, più che le differenze, tra l'attuale conduzione domestica e quella passata, protagonista di una dittatura sanitaria feroce. Dal punto di vista economico e del servilismo verso USA e Ue non è cambiato nulla. Gli ordini provenienti dai potentati economici che sono i megafoni delel Elite sono stati tradotti ed eseguiti puntualmente. 

Qui si vive peggio di molte altre località del mondo conosciuto per la semplice ragione che questo è ancora un regime coloniale, quindi sottomesso militarmente agli Stati Uniti d'America che lo occupano con basi militari del loro paese o afferenti alla Nato. Ne parlo come evidenza storica perchè, come potete notare non solo dal mainstream ma dalle posizioni di partiti e sindacati sta bene quasi a tutti, una larga maggioranza di asserviti contenti e plaudenti alla sottomissione statunitense.

Sì, abbiamo perso la guerra ma ora stiamo perdendo la pace perchè in guerra vorrebbero trascinarci gli altri come dimostrano i fatti dell'attualità. 

Questo regime coloniale, in varie fasi dal 1958, è stato sottomesso anche alla gestione franco-tedesca chiamata Unione Europea, un superstato non -stato ma solo riunito sotto le insegne targate Euro. che serve a strangolarci ulteriormente ed evitare le manovre monetarie tipiche di un paese sovrano in materia monetaria. E anche questo ormai sta bene a quasi tutti.

Se esiste un'arte in cui l'attuale regime è molto abile è quella di dirigere e concentrare l'attenzione e il dibattito pubblico, il più lontano possibile dalle nostre galere. A proposito di galere, sono strapiene, è vero, ma tutto questo è tipico di un regime coloniale come questo, dove l'ordine dev'essere mantenuto con la repressione, anche perchè questa colonia americana è esposta a una tremenda migrazione da luoghi in crisi del mondo conosciuto, crisi provocati sempre dall'avidità delle Elite. Il tutto mentre, circa sette milioni di giovani menti e braccia italiane stanno scontando il loro periodo lavorativo in altri paesi anche perchè qui è sempre meno possibile vivere e progredire.

A lungo andare, la dittatura domestica renderà questa colonia, un vero e proprio porto di mare, adatto alla conformazione geologica della penisola che ancora ci ospita. Le persone come me che ricordano i tempi passati moriranno e resteranno i giovani, ormai diventati quasi anziani, protagonisti delle varie cerimonie europee falsi simboli di progresso e di libertà.

L'Italia-Draghistan, a forza di piegarsi sempre all'autorità e agli appetiti di qualcun altro, non esisterà più. Credo sia più probabile possa divenire una specie di protettorato straniero con i canoni propri ormai diventati stabili dell'autorità istituzionale ormai del tutto spostata altrove. Non c'è da meravigliarsi se grandi paesi come Canada e Australia siano ancora sotto la Corona inglese. Di fatto, il sovrano inglese è ancora il presidente del parlamento di quei territori.

Noi, i n certo qual modo, siamo chiaramente indirizzati verso quel tipo di gestione e se non altro i burattini che ancora si agitano e straparlano come se contassero qualcosa nelle nostre istituzioni, eviteranno di far danni al posto dei loro effettivi padroni.

Già ora il volere popolare, la sbandierata ed evocata falsa democrazia, non conta assolutamente nulla. Chi ancora si ostina a recarsi alle urne, può votare solo gli esecutori del volere di Amministrazione USA e Commissione Europea. Di fatto è così. Le nostre figure istituzionali rispondono solo a quei poteri e tutto questo sta bene alla maggioranza, a quanto vedo.

Le poche voci dissidenti sono certamente minoritarie nel territorio (chiamarlo paese mi pare eccessivo) e limitate a minoranze di fatto di contestatari il più delle volte molto anziani.

Il resto del danno lo fa una Chiesa, che pure esiste nei confini di questa colonia, e che pensa soltanto a dirimere, apparentemente, le manovre dei potentati stranieri che ci opprimono. Un tempo, incarnava direttamente la dittatura domestica, ora si limita ad assistere ai disastri compiuti da altri. 

Che la gente di questo posto stia sempre peggio mi pare un esito ampiamente scontato. Il regime ha pensato bene di creare una solida catena di comando e per rendervene conto andate a guardare il reddito delle varie figure che la piramide di controllo interno detiene, partendo dalle direzioni pubbliche e private. Poi arrivano i capitani d'azienda e infine parlamentari e giudici. Segue la grand schiera dei lavoranti nel mainstream dove il circolo chiuso interno garantisce l'assoluta fedeltà ai diktat provenienti dalle vere autorità, le Elite che da Davos e ONU emanano la loro volontà.

Del resto, il popolo conta sempre meno, a tal punto che è stata ritenuta igienicamente rilevante la sua riduzione a circa un decimo della gente attualmente esistente. La Vecchia Europa e soprattutto l'Italia-Draghistan è in cima alle sole classifiche della denatalità. Se in economia ha avuto un certo successo la Teoria della decrescita felice, nella socialità basta impedire alle giovani coppie di procurarsi una casa e poter ottenere una paga decente in cambio del proprio lavoro, per desertificare di fatto il paese, visto che i deceduti superano di gran lunga i nuovi nati. non è accaduto, tutto questo, a causa di sconvolgimenti climatici ma grazie alla precisa volontà politica perfettamente eseguita nei fatti.

Nè potrebbe bastare l'abbondante migrazione esterna a risolvere il problema. Del resto già ora nelle grandi città il rapporto è 1:1 tra migranti e residenti. E come vedete, perdiamo punti ugualmente.

Se questa è la situazione conclamata, mentre il futuro che ci attende è anche peggiore, devo notare come si stiano assottigliando anche le poche voci ribelli che fino alla dittatura sanitaria urlavano. Tutta gente con caroselli grigi o bianchi se ancora li ha in testa. L'unica gente che ricorda periodi migliori.

Resterebbero gli intellettuali puri. Il più delle volte, anche se non sempre, costoro, come me, sono ridotti a esprimersi tramite i social come questo che state leggendo, dove resteranno i testi che sono stati rifiutati dall'editoria di regime. Poco male, in confronto al disastro nazionale. 

Aver scritto la verità su questo blog serve solo a tacitare la mia coscienza ma non serve e tanto meno basta a smuovere la pubblica opinione che guarda la televisione, le partite allo stadio e legge le poche copie dei giornali di regime ancora vendute. In fondo non posso che ammettere che la porzione di chi pensa di vivere decentemente sia ancora troppo abbondante. Nessuno si alzerà per cambiare veramente questo percorso verso l'abisso.

Il vecchio detto che riguarda i popoli che si meritano i governi che hanno è sempre più di moda e ben ci sta. Oggi ho parlato solo di quel che appare a tutti. Domani torno a parlare di quel che gli altri non vedono proprio. A chi serve, a chi vuole, ha ancora qualche tempo per trovarmi su questo blog.


 

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