lunedì 13 aprile 2020

Il mestiere di scrivere

Scrivere, in Italia, non rende. Non conosco, personalmente, persone che vivono di letteratura. Nè ho mai conosciuto personalmente, a parte Alberto Bevilacqua, persone che in passato abbiano potuto vivere di letteratura. 

In un Paese esterofilo come il nostro le librerie, del resto, traboccano di opere scritte da stranieri. il meglio, direte voi della produzione estera. Il peggio, vi dico io. Da noi, prestigiose case editrici hanno pubblicato scrittori iraniani, australiani, giapponesi, cinesi, bielorussi oltre a una sterminata schiera di onesti romanzieri sudamericani. 

E gli autori nostrani, semmai riescono a pubblicare con un editore italiano, non raggiungono quasi mai gli scaffali delle librerie. Da scrittore italiano (due opere pubblicate da Teseo Editore e 0111 Edizioni e altre cinque pubblicate da Amazon.it) posso dirvi che le librerie e i loro circuiti sono praticamente terreno di varie case editrici di media e grande importanza che ne detengono il controllo. Questo, per la narrativa e la saggistica.

 Il resto dell'editoria italiana pubblica per la scuola e per l'università. Il nostro, da territorio colonizzato dagli USA, vive di quei miti. Troverete le pubblicazioni Disney, tanto per citare una nota casa multimediale, un po' dappertutto. E infatti, persone come me devono affidarsi all'auto-pubblicazione o, semmai, al coraggio di qualche piccolo editore che va controcorrente. Eroi moderni che non si arrendono al monopolio della grande editoria che, come sa bene la Mondadori, ha mezzi e sistemi per raggiungere persino le edicole. 

Ma non si deve colpevolizzare i grandi editori per le loro scelte, nel selezionare tanti autori stranieri per la letteratura d'intrattenimento. Il fatto è che siete voi lettori a orientare le loro scelte con i vostri acquisti. Molte persone di mia conoscenza, al mercato e nei supermercati, acquistano solo prodotti italiani. Non funziona in questo modo con l'editoria, specie nelle librerie. 

Ognuno è libero di fare quel che vuole, ci mancherebbe altro. Personalmente, mi basta pubblicare e offrire al libero giudizio del pubblico, i miei libri gialli, fantastici, noir ed horror, tramite Amazon.it, ben consapevole di non poter arrivare a chiunque non voglia ordinare tramite internet. Le librerie restano out per uno scrittore come me.

Non esiste nemmeno la possibilità di farsi una pensione versando regolari contributi. l'INPS non prevede un regime pensionistico per chi opera nel campo della letteratura. 

E neanche lo Stato mi aiuta. Se volessi stampare da solo le mie opere, e verderle direttamente in una piazza, dovrei aprire una partita IVA ed emettere uno scontrino fiscale per ogni, singola, copia venduta. 

E allora, continuerete a dover navigare, tramite un dispositivo connesso alla rete, sul sito di Amazon, se proprio volete leggere uno dei miei romanzi o le raccolte di racconti.

Tra breve, uscirà BASA di CARTA, una raccolta di racconti adatta al momento che stiamo vivendo. Su questo blog vi avviserò appena possibile. 

 Come impostare una lettera | Salvatore Aranzulla - Consulente ...

Nessun commento:

Posta un commento