L'attività di scrittore, specie in un Paese come l'Italia, è particolarmente gravosa. Ragionate solo su questo fatto: se un tizio stampa a sue spese un romanzo, spende circa 600 euro per 100 copie normalmente rilegate e con carta di media/bassa qualità. Avrà anche un costo se riceve queste pubblicazioni stampate da remoto, legato alla spedizione o al trasporto. Diciamo quindi che il costo vivo del libro di questo signore sarà almeno di 7 euro per un libro di 100 pagine nel formato solito.
Se questo signore inserisce nella copertina un prezzo di vendita, anche uguale alle spese che ha sostenuto, per poterlo vendere deve aprire una partita IVA con tutti i costi e gli obblighi seguenti. Non importa quanti libri venderà e se li venderà.
Pubblicando tramite un editore straniero, o italiano, si dovranno denunciare eventuali redditi provenienti dalle vendite. Non è il caso di partecipare alle spese, dunque.
Per vendere un ebook tramite Amazon o qualunque store online, e avere quindi un prezzo concorrenziale, avrai di ritorno pochi centesimi. Esperienza di vita vissuta: l'importo dei libri venduti due-tre anni fa, tramite Amazon non superava i 10 euro.
Il Caf incaricato di inviare il mio 730 non è riuscito neppure a inserire nella casella degli altri redditi, tale importo.
Questo determina due fatti: il primo riguarda me: vendo poco perché sono un piccolo autore, non usufruisco di alcuna pubblicità, nessuno parla di me in radio o in televisione, quindi vendo pochissime copie se le vendo. Se poi, quel che scrivo piace o no, lo dovete giudicare voi, se avete acquistato una copia di un mio libro oppure ne avete letto l'anteprima gratuita o magari ve l'ha inviato un vostro amico.
La seconda cosa che posso comprendere è quanto il Sistema non sia interessato a scrittori che vendono poco o nulla. Altrimenti, in aggiunta al reddito da lavoratore (che tra l'altro, nel mio caso, guadagna molto poco), il mio Caf avrebbe potuto aggiungere i miseri 10 euro guadagnati. E invece, niente, con grande stupore dell'addetta alla digitazione.
Vi devo rivelare un segreto: se non l'avete ancora compreso, della cultura che possiamo fare noi, uomini e donne comuni, al Sistema non interessa assolutamente niente di niente.
Al Sistema interessa chi arriva a fare cultura tramite le grandi televisioni o i grandi editori. Costoro sono tra i pochi che riescono a trarre buoni guadagni stante l'incredibile costo che comportano le spese di stampa o comunque produzione, le spese di trasporto e distribuzione che, spesso, sono eseguite in proprio da alcuni colossi del settore. Beninteso, chi arriva a fare cultura tramite un grande gruppo, è fortemente gradito al Sistema stesso e sinceramente, mi meraviglierei se un giorno toccasse a me, il Signor Nessuno.
Ma vi promettevo di rivelarvi il motivo per cui avevo inserito un prezzo alto sul portale Amazon. E' molto semplice: se devo dichiarare redditi, che siano redditi veri. Non posso permettermi di ricevere 6 centesimi per un ebook venduto, perché il Sistema non mi vede neppure come contribuente.
Devo ammettere, poi, che ormai di vendere libri non m'interessa un tubo. Io scrivo per passione, perché sono costretto a scrivere, tutto qui.
Guadagnerei qualcosa d'interessante, semmai un produttore televisivo o cinematografico decidesse di fare soldi con i miei romanzi e racconti. E potrei tranquillamente, se servisse, anche pagare un buon 30-40% del guadagno in tasse, contribuendo persino all'aumento del PIL italiano.
Sto infatti considerando l'idea di distribuire gratuitamente o meglio con licenza tipo Creative Commons quel che scrivo. La mia vita non cambierebbe di un centesimo, ve lo garantisco, è il caso di dirlo.
Ma certo che scrivere è una grande passione, una tentazione unica, un divertimento epocale. Se non mi credete, vuol dire che non avete mai scritto un libro, una canzone, una commedia, una poesia... E quindi leggete questo mio blog, per noia.
Siate i benvenuti ugualmente e se volete lasciare un messaggio o un commento, mi farete felice. E' passione anche questa.
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