La sua notevole popolarità, in tempi moderni, è dovuta ad alcuni incredibili fenomeni di natura ancora non accertata che producevano una combustione assolutamente inspiegabile.
Più che altro, tali fenomeni si verificarono a Canneto di Caronia, una frazione poco distante, che si estende lungo la costa tirrenica, tra il 2003 e il 2004. I 180 cittadini di quella frazione ebbero filo da torcere perché onde misteriose facevano letteralmente friggere frigoriferi, cellulari, interi apparati elettrici o addirittura provocano l'incendio di intere abitazioni.
Le indagini più accurate su questi fatti, furono condotte da un Gruppo Interistituzionale di esperti che accertò che i fenomeni di autocombustione non erano naturali e nulla avevano a che fare con le ferrovie o i grandi tralicci della rete elettrica che si estendono poco distante dal piccolo centro.
Furono monitorati per molti mesi i campi elettrici ed elettromagnetici di tutto l'arco insulare delle Eolie e l'intero entroterra di Caronia, senza risultato, fino al 2008.
Risultano secretati i rapporti che il Gruppo Interistituzionale inviò alla Protezione Civile.
Un altro mistero riguarda i rilievi che la nave Galatea eseguì per conto dell'Idrografico della Marina Militare, nel mare antistante Canneto, secondo le richieste di detto Gruppo. Ebbene, il comandante della nave, morì in missione con l'elicottero.
Furono sospesi, come scrivevo, i lavori del Gruppo ma nel 2014, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti iniziò un'inchiesta e allora la Protezione Civile formò un altro gruppo di lavoro.
Voi capite come questa faccenda risulti molto fumosa e assolutamente da chiarire. In breve, si parlò di armi a raggi, e addirittura di conseguenze indirette dell'azione di UFO.
Comunque, nel 2011, i fenomeni a danno delle apparecchiature elettriche e non solo, ricominciarono con inusitata violenza.
Nel 2014 se ne parlò nuovamente e anche la televisione, con Roberto Giacobbo, divulgò quel che accedeva a Caronia.
Durante una trasmissione di Radio 1, invece, il Sindaco Berlingheli accennò alla possibilità di esperimenti militari condotti da ignoti. Per precauzione, furono evacuate 148 persone dall'abitato interessato maggiormente dai pericolosi fenomeni.
Alla fine furono accusati due piromani, padre e figlio, che certamente non potevano aver causato le incredibili manifestazioni di autocombustione accertate durante un arco di 12 anni.
Noi sappiamo che a Caronia si è verificato lo strano caso di sparizione di una mamma e del suo bambino. Purtroppo, nei boschi intorno Caronia è stato ritrovato il corpo di Viviana Parisi, 43 anni, madre del piccolo Gioele, ancora disperso.
Dopo un piccolo incidente autostradale, senza conseguenze gravi, la donna si sarebbe allontana a piedi, con il piccolo, nelle campagne del luogo.
La sua presenza in quel posto e il suo successivo comportamento non hanno attualmente spiegazione come non si conoscono i motivi della sua morte. Non si sa dove sia finito il bambino di tre anni che era con lei.
Di fatto, secondo le ricostruzioni finora condotte dai giornali e dal magistrato inquirente, al marito, la donna aveva annunciato di voler comprare le scarpe per il figlio Gioele in un centro commerciale di Milazzo. Arrivata nella cittadina ha imboccato l’autostrada in direzione di Palermo e, dopo averne percorso un tratto, risulta uscita a Sant’Agata.
Trascorsi venti minuti non si sa come, a Sant’Agata o nei dintorni, e poi la sua auto risulta rientrata di nuovo in autostrada. Poi l'urto con la fiancata del furgone di una ditta mentre l'auto di Viviana si trovava a quasi cento chilometri da casa sua.
Non si conoscono i motivi che l'hanno spinta a viaggiare così lontano dal centro commerciale dove doveva recarsi né per quale motivo Il suo corpo, irriconoscibile, sia stato ritrovato a 500 metri dall'autostrada dove la donna aveva avuto l' incidente autostradale già descritto.
Il cadavere era talmente mal ridotto che per effettuare il riconoscimento ci si è basati sulla fede nuziale, che riportava la data del matrimonio e il nome del marito, e altri effetti personali.
In quei luoghi, quindi, da anni, si verificano misteri di ogni tipo e secondo me, la vicenda della povera donna trovata morta nei boschi di Caronia deve pur essere collegata con i fatti degli anni precedenti.
Noi sappiamo che il corpo umano è una centrale energetica e senza conoscere la natura e la forza delle onde energetiche che da tanto tempo percorrono l'area, non si può logicamente escludere che la morte della povera donna sia collegata ai misteri di quel piccolo centro dei Nebrodi.
Temo, sinceramente, che altri fatti terribili possano accadere nell'area interessata, dato che la natura esatta dei fenomeni che la coinvolgono non risulta ancora scientificamente provata.
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