venerdì 28 agosto 2020

La sotto-cultura

Per uno come me, che scrive gialli in prevalenza, oltre a racconti noir e fantastici, essere consapevole di fare sotto-cultura è abbastanza insignificante. Inoltre, penso sia pacifico che la letteratura, come ogni forma espressiva, è innanzitutto comunicazione. 

Mi piace pensare che siamo quel che leggiamo.
E ho la pretesa di fornire un'ottima scusa per leggere giallo, dato che nei miei libri inserisco sempre temi e situazioni che esulano dalla narrazione gialla standard. 
Per esempio, nel romanzo SENZA CUORE, edito da 0111 Edizioni, l'indagine di Mister Tau e di Jimmy Cassini sugli omicidi commessi in modo cruento e organizzato non può che far riflettere sull'importanza di classificare tali omicidi come rituali e quindi insistere sull'investigazione a carico di pericolose sette misteriche. 

In BAGLIORI SUL BULICAME, disponibile su Amazon, la narrazione ricca di tensione porta a riflettere sulla natura del Tempo e sulla possibilità di comunicare con gli spiriti disincarnati, oltre a considerare di modificare in maniera totale la presunta fine militare della Confederazione Etrusca, che secondo i cronisti di regime romani, fu annientata dalle armate di una città che gli Etruschi stessi avevano fondato. 

Come vedete, non è detto che un giallo appartenga a un genere letterario che poco o nulla condivide con la cultura. Diverte, informa e forma come qualunque operazione intelligente di divulgazione culturale, altroché!

I puristi della cultura classica potrebbero aver voglia di leggere un buon giallo, durante un viaggio in treno o prima di dormire. 
Sulla mia pagina Amazon ne troveranno di ogni tipo, potendo anche farsi un'idea delle varie opere leggendone gli estratti gratuiti. Del resto, scrivo per voi, non ho altra ragione.

Cultura o no, buona lettura.

Bagliori sul Bulicame di [Marco Caruso]

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