Tale cerimonia era il mezzo per preparare lo spirito dei guerrieri prima della battaglia. In realtà, la cerimonia era un modo per meditare, annullando l'estetica del mondo e fermare lo spirito in un singolo procedimento. Un atto alchemico.
Consiglio vivamente il film a quanti volessero approfondire l'arte dello Zen e la storia del misticismo nipponico.
La nostra società è molto lontana da tali concezioni. Il punto di contatto, come sempre, tra culture diverse lo si deve alla Morte, processo disgregativo unificante. In realtà, la ricerca del discepolo e di quanti avevano conosciuto e ammirato Rikyo No Sen, nel film e nel romanzo, era volta a capire cosa avesse condotto il maestro verso il suicidio rituale.
A noi resta il compito di comprendere il mistero di una cerimonia che aveva, ed ha, il potere di fermare lo spirito tramite una serie di operaziolni codificate premiate dal gustare la sospensione di té verde polverizzato in acqua bollente.
Non capirlo, significa non voler crescere.
Il film è ottimamente visibile a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=1Pg87UO6naY
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