mercoledì 21 ottobre 2020

Ultimora: torna il corprifuoco

 I cittadini di alcune regioni, e penso proprio, presto, di tutto il territorio nazionale, devono abituarsi alle nuove disposizioni per prevenire una situazione che rischia di peggiorare non poco con i lfreddo che avanza.

Come in una fiction di grande successo, l'inverno sta arrivando. Questo significa che la maggior propensione a chiudersi al riparo e al caldo, favorendo l'inclusione sociale, diventerebbe anche occasione di diffusione del virus.

A questo proposito, nel mondo si sta vivendo una tregenda che era comunque preventivabile. Ecco che tornano alla memoria i tagli draconiani apportati alla sanità pubblica. Non posso essere il solo a ricordarmene.  

Comunque sia, per ora, Campania, Lombardia e Lazio sono le regioni dove si sta appontando un coprifuoco con divieto di circolazione dalle 24 alle 5 del mattino, se non per comprovate necessità. Questo vuol dire, ritorno alle auto-certificazioni.

Non voglio dire che tutto questo sia giusto oppure opportuno. A livello nazionale, una misura del genere, in un orario del genere, non può essere certamente drammatica oltre misura. 

Resta da capire come mai, evitare la circolazione generalizzata in ore che, in inverno, si presume siano dedicate maggiormente a trascorrere il tempo al chiuso, causa il freddo e le intemperie, possa in qualche modo influire sul contagio.

Per onestà, si deve ammettere che, in qualche modo, le misure adottare dal governo in carica abbiano migliorato la situazione rispetto ad altri paesi che hanno, comunque, tardivamente, dovuto seguire la stessa strada. 

Qualcosa, di questa vicenda del Covid, continua a sfuggire a una logica anche di base. La diffusione del virus non è stata la stessa ovunque, e non è stata neppure di uguale intensità dove è apparsa a livello di massa.

Studi successivi e maggiormente approfonditi dovrebbero diventare la regola, molto più che cercare affannosamente un vaccino che, data l'estrema mutabilità dei coronavirus, potrebbe non essere decisivo. Ma se queste decisioni, ovviamente, spettano a chi è deputato a una maggiore e superiore conoscenza, il buon senso dovrebbe essere patrimonio di tutti.

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