Come preventivato, ecco che alle necessarie prescrizioni per limitare le conseguenze del contagio Covid 19, le autorità italiane uniscono, o stanno per unire, le molto discutibili misure aggiuntive per limitare le agibilità personali.
Intanto, c'è da registrare che a Milano si sono inaugurate le prime condanne per violazione art.. 483 c.p. Si contesta, ai condannati, di aver mentito nelle famose auto-certificazioni rilasciate agli agenti di controllo durante i primi lockdown. In pratica, si contesta la falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. Quando si auto-certifica qualcosa, in breve, si deve essere in grado di provarne la veridicità.
In un caso di specie, alcuni ragazzi, fermati sotto casa di uno di loro, avevano dichiarato di essere intenti a svolgere attività motorie. Ma erano fermi e stavano discutendo mentre fumavano. Quindi la maggior fede che si evince a un pubblico ufficiale è servita, presumibilmente, a scardinare la loro dichiarazione convincendo il giudice a emettere le multe. Che, tra l'altro, avendo rilevanza penale, saranno inserite nel casellario giudiziale.
Se sarete fermati dalle forze dell'ordine, insomma, siete tenuti a dire la verità, tantopiù se firmerete una dichiarazione scritta. Se sarete condannati, è sempre possibile presentare opposizione non oltre 15 giorni dalla notifica del decreto di condanna stesso.
Alcuni giuristi contestano la non costituzionalità delle norme in questione in quanto le limitazioni all' Art. 16 che include la libertà di movimento, dovrebbero essere disciplinate da una legge ordinaria, o un atto avente forza di legge. Secondo questi parerti illustri, un D.c.p.m. non potrebbe ordinare tali misure, inidoneo alla riserva di legge.
Si tratta di pareri, che comunque un avvocato dovrà far valere in giudizio. Immaginatevi le spese. Attenzione, quindi, a come vi comportate, anche se la pensate come gli illustri giuristi citati. E attenzione a non fare resistenza a pubblico ufficiale, cosa ben più grave di una dichiarazione mendace.
A mio avviso, ancora più preoccupante risulta un'altra notizia, che i media rilanciano attribuendola al commissario Arcuri, secondo il quale è in progetto una piattaforma informatica che consentirà di gestire la verifica della somministrazione del vaccino contro il Covid 19 per sapere chi e come è stato inoculato nelle varie persone. Fonte: https://www.agi.it/cronaca/news/2020-11-19/covid-arcuri-vaccini-gennaio-no-obbligo-10357518/
Io non ho letto provvedimenti definitivi del governo in tal senso. Ricordo anche che, sempre a livello di garanzia costituzionale, non esiste alcun obbligo vaccinale. Potrebbe risultare discriminatorio un elenco di chi si vaccina e di chi, per qualunque motivo, non può o non vuole vaccinarsi.
Vorrei, sinceramente, un dibattito parlamentare serio e un provvedimento altrettanto serio e motivato da parte del nostro governo, posto che la Costituzione non si deve superare, secondo me, mai e per nessun motivo essendo la prima garanzia per qualunque cittadino.
Di fronte a queste notizie, non preoccuparsi è impossibile. Per quanto mi riguarda, il timore che al Covid 19 possa accompagnarsi una vera e propria dittatura sanitaria, sta crescendo in modo esponenziale.
Sarà forse il caso che gli illustri giuristi che sollevano timori a ripetizione, prendano anche i dovuti provvedimenti in ordine alle dichiarate violazioni costituzionali. Mi pare di ricordare che la Corte Costituzionale serva anche a questo.
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