sabato 28 novembre 2020

Vendere o rivendere, questo è il dilemma, anche per uno scrittore

 Ogni trasformazione epocale, nella storia umana, ha comportato grandi perdite e altrettanto notevoli guadagni. Molte persone hanno sofferto il cambiamento, qualcuno ha perso il posto di lavoro e la vita, altri hanno in fretta cambiato paradigma e sono sopravvissuti, formando la nuova ossatura sociale del periodo che stava imponendosi. 

Solitamente, chi ha maggirmente lamentato le restrizioni sofferte con i cambi epocali, erano i prestatori d'opera, contadini, piccoli artigiani. La letteratura si è ampiamente occupata della Rivoluzione Industriale, coincisa con le grandi trasformazioni nelle città che hanno comportanto l'aggiunta della più completa precarietà sociale alla povertà economica. 

Milioni di persone si sono trovate in piena bufera nella lotta per la sopravvivenza che equivaleva allo sforzo di adeguarsi ai ritmi dei nuovi produttori di merci: chi ergeva enormi fabbriche all'interno dei centri cittadini aveva bisogno di trasformare le materie prime che le miniere vomitavan osenza freno. 

Sfruttamento e precarie condizioni di lavoro dei poveri operai, spesso bambini,  molte volte portavano loro la morte al posto del pane. Questo, per dimostrare come i grandi momenti di trasformazione economica hanno sempre comportato enormi difficoltà alle masse coinvolte. 

Sta accadendo ancora e stavolta, come sempre, è la politica a dover dare le risposte che le vittime di questa situazione si aspettano. Sono almeno 20 anni che i sociologi urlano che il lavoro sta scarseggiando. Le transizioni da fabbrica e bottega a produzione lontana e distribuzione capillare sul territorio avvengono già da tempo, con le grandi organizzazioni multinazionali che fanno man bassa di ordinativi a scapito di chi fa fatica a produrre e vendere sul territorio. 

Si salvano i produttori e venditori di cibo e lavorati locali. La politica dovrebbe provvedere a detassare i produttori e venditori locali e alzare la tassazione ai grandi distributori internazionali ma, come sempre, non è in grado di intervenire. Questo perché le lobby hanno il potere d' imporre loro rappresentanti ovunque, negli States, come a Bruxelles, e in Italia il discorso non si pone nemmeno. 

 

l'interessante mappa delle lobby europee presentata da https://blog.openpolis.it/2017/01/12/la-mappa-delle-lobby-bruxelles/12806

Dovete comprendere, cari lettori di questo blog, una volta per tutte che siamo una colonia americana. Le leggi della madre patria sovrastano le nostre leggi, attualmente passando per le imposizioni della UE. 

Non a caso, stiamo attendendo febbrilmente i soldi del Recovery Fund né più né meno di come l'Italia in macerie del dopoguerra aspettava il Piano Marshall. Non è cambiato nulla perché non è cambiato il padrone. 

Mi fanno una gran tenerezza i vari sovranisti che urlano alla luna rappresentata dalla perfida Troika made in UE. Esiste, certo, ma per noi è solo l'ennesima occupazione territoriale  Dimenticano Sigonella, dimenticano l'omicidio di Aldo Moro, dimenticano Gladio, Yalta e quant'altro. 

Dimenticano la vera Storia che infatti si evita d' insegnare nelle scuole. Ma voi non lamentatevi, cari lettori di questo blog. Avete una marcia in più, almeno voi. Siete capitati dove la storia ve la spiegano con parole semplici. Uno scrittore, infatti, dovrebbe vendere le proprie idee e avrebbe bisogno esclusivamente di un capace rivenditore chiamato editore.

A quale merce destineremo le nostre conoscenze, le idee, la fantasia, l'immaginazione? Si chiama, forse, libro? Si chiama, forse, filmato? O commedia da rappresentare in un teatro?

Per ora, si chiama blog. L'editoria rischia di morire per incapacità congenita e per un vizio d'origine. La proprietà di alcuni, grandi, editori, coincide con chi gestisce la situazione corrente. Potrebbe non gradire critiche troppo decise. Le verità, seppur enunciate tramite la narrativa, sono spesso troppo scomode.

Sinceramente, dubito che qualche grande editore voglia occuparsi di chi è capace di predire eventi epocali tramite la letteratura. Il mio ultimo romanzo LA TERRA INVASA DAI RETTILI è un'impressionante anticipazione di eventi che si stanno realizzando ora, ottenuta dalle confidenze di persone rapite dagli alieni. Se non dovessi trovare un editore che voglia occuparsene seriamente, dovrò inventare qualcosa di meglio che la semplice presenza su Amazon. Si accettano suggerimenti.


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