lunedì 9 novembre 2020

I morti intorno a noi

 Quella che crediamo la nostra realtà quotidiana è soltanto la somma delle conclusioni a cui giunge il nostro cervello, dopo l'esame che permette di sintetizzare dalle rilevazioni derivanti dai cinque sensi. Esiste poi un riflesso della mente. Esempio classico, trovarsi a occhi chiusi, al buio, e chiedersi dove ci si trova. La nostra mente elaborerà, istantaneamente, una serie di riflessioni derivanti dalle passate esperienze. Con questo voglio dire che il pensiero logico potrebbe tranquillamente essere annoverato tra i classici cinque sensi.

Quindi, la realtà che conosciamo e quella in cui pensiamo di essere.

Un evento perfettamente comprensibile e facilmente immaginabile.

 La scienza, il paranormale e la pseudoscienza | by Michele Diodati |  Michele Diodati | Medium

Alla luce del sole, invece, la realtà che ci si presenta davanti è immediatamente riconoscibile. Infatti, i nostri cinque sensi permettono al cervello di riconoscere istantaneamente quel che riportano e senza troppi passaggi logico-deduttivi. Al massimo, ci può capitare di dover elaborare deduzioni: meglio parcheggiare l'auto in una posizione diversa, dove sia possibile camminare più speditamente, valutare se abbiamo tempo sufficiente per fare una cosa invece che due.  

Operazioni logiche talmente comuni e celeri che nemmeno ce ne accorgiamo.

Natuzza Evolo, medium calabrese deceduta nel 2009, nacque in una famiglia abbandonata dal padre emigrato in Argentina e non più ritornato in Italia. A 14 anni fu presa alle dipendenze di un noto avvocato di Paravati di Mileto, Silvio Colloca, dove fu subito apprezzata per la sua onestà e capacità. Fu durante quel periodo che dimostrò di non saper distinguere i morti dai vivi. 

Infatti, tra le numerose persone che si recavano in casa dell'avvocato Colla, e che chiedevano alla ragazza varie informazioni e la possibilità di parlare con il professionista, Natuzza ebbe occasione di dialogare con persone viventi ma anche con persone disincarnate, normalmente vestite e intente a perorare le cause che li avevano impegnate già in vita.

Quando queste sue capacità furono riconsciute, meravigliando tutti i presenti in quella casa, Natuzza tornò a vivere in famiglia. Oggi, altri medium praticano, con maggior consapevolezza, le stesse facoltà, dialogando di persona con i deceduti. Sono soprattutto donne, a significare la maggior sensività che il genere femminile sembra poter esprimere. 

 Calabria: intitolata una piazza a Natuzza Evolo | Stretto Web

Quindi, niente evocazione dei defunti tramite catena spiritica, bensì la normale e semplice comunicazione diretta, tramite la parola nella veglia normale. Una possibilità che viene concessa a ben pochi individui, nella massa degli esseri viventi. 

Nella mia famiglia, la sorella e la moglie di mio nonno paterno erano medium molto dotate, soprattutto la prima. 

Pertanto, se i defunti sono intorno a noi, è ovvio che condividono il nostro mondo e le nostre sensazioni. La maggior parte di loro, non accettano, e non sanno, di essere morti nel corpo fisico. Se avevano particolari dolori o sofferenze, semplicemente, dopo il decesso non le hanno più. Tuttavia, pensano di vivere la stessa esistenza di prima, con uguali preoccupazioni, doveri e attività da dover espletare.

Come noto, la tradizione esoterica conosce bene la realtà delle diverse dimensioni che si dividono dal mondo fisico fino all'astrale, con il piano eterico praticamente confinante con il mondo materiale. Su questo piano dimorano la maggior parte dei defunti, che si muovono in quello che essi stessi pensano essere il proprio mondo e dove noi tutti, con il corpo di sogno, o eterico, ci rechiamo durante quella fase che chiamiamo sogno, mentre dormiamo. 

Tutto questo, racconto nel mio romanzo BAGLIORI SUL BULICAME, fino a qualche giorno fa disponibile su Amazon e che ora attende pazientemente che un editore serio possa pubblicarlo e distribuirlo nelle maggior librerie. Senza questo piccolo miracolo, non potrete leggere questa storia in bilico tra tre dimensioni e che può farvi comprendere anche cosa sia il Tempo, il tiranno che governa le nostre vite costringendole in una cronologia ben precisa.



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