venerdì 20 novembre 2020

La dittatura è già qui, tra noi, con il virus

 Ho scritto già quel che i cittadini di Canada e Nuova Zelanda stanno subendo, con i campi di detenzione sanitaria e tutti gli orpelli di obblighi sanitari decisi in territori che fanno parte della Corona inglese, a livello politico-ammministrativo, con la formula ipocrita del Commonwealth, in realtà moderna declinazione del vecchio Impero Britannico. 

Sapete dei tentativi del presidente regionale del Lazio di sottoporre a vaccinazione indiscriminata (contro la comune influenza) prontamente evitata da un ricorso al TAR che ha ricordato che, in questo Paese, esiste ancora una costituzione.  

Da oggi, però, i cittadini in Alto Adige, provincia autonoma di Bolzano,  dovranno/potranno sottoporsi obbligatoriamente a uno screening di massa per testare la presenza virale. 

Sono precauzioni utili, opportune, validate scientificamente? Non lo sappiamo e il solo fatto che si tratti di iniziative prese regionalmente basta a comprendere quel che ci aspetta. 

D'ora in poi, dovete esserne consapevoli, una qualsiasi emergenza sanitaria, come ce ne sono molte, basterà per instaurare un perfetto regime di emergenza con una netta limitazione di ogni diritto e agibilità costituzionale, esattamente come sta succedendo in Canada e Nuova Zelanda. Esiste comunque anche qui una quarantena obbligatoria e la vagheggiata idea di requisire alberghi sfitti per ospitare i contagiati anche asintomatici. 

Nei laboratori privati di tutto il mondo si studiano e si testano virus e batteri in continuazione. La conclusione potete tirarla voi.

Non può essere un burocrate qualunque, qui in Italia, eletto per amminsitrare una regioen o una provincia a decidere sulle libertà costituzionali dei suoi amministrati, eppure è quel che sta accadendo.

Sono stato fin troppo profetico con il mio libro VITTIME SACRIFICABILI, ovviamente finora perfettamente ignorato dall'editoria italiana. 

Continuerete a trovare in libreria testi innocui, tranquilli e sereni. Se vi basta. 

 Covid:screening di massa per popolazione 'zona rossa' Arzano – Corriere di  Como

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