Conoscete la mia teoria, secondo la quale, ormai lo scientismo contemporaneo ha preso il posto che occupava la religione, o meglio il dogma religioso, fino al secolo scorso.
Questo articolo del Corriere dell Sera, sulle dichiarazioni Crisanti, conferma in pieno tutti i miei timori:
https://www.corriere.it/esteri/20_novembre_23/crisanti-sul-vaccino-covid-ho-espresso-concetto-buon-senso-70451562-2cfa-11eb-a006-0b5f9624cb77.shtml
Vedete, nella nostra società, e soprattutto nello specifico momento che stiamo vivendo, se eleviamo la scienza a totem della vita pubblica, si rischia esattamente quel che sta capitando, almeno nelle parole dello scienziato in questione che, effettivamente, ha sollevato alcuni dubbi di buon senso, a mio avviso.
Chi vorrebbe fare cultura dovrebbe almeno opportunamente registrare e divulgare queste situazioni epocali. Non fare chiarezza su queste e altre quesioni fondamentali, non è solo una mancanza verso la cultura generale da diffondere alla gente. Oggi, a livello di massa, la disinformazione riguardo alcune questioni importantisisme è ormai la regola e non l'eccezione.
Non si tratta solo di vaccini e farmaci in genere. Troppe questioni sono lasciate alla dinformazione, all'ignoranza, alla superstizione solo perché la scienza cattedratica ha problemi interpretativi o, peggio, si fa portatrice di sacri interessi di parte e quindi evita di affrontare alcune questioni, dopo aver dimenticato di chiarirne altre.
Cito spesso la falsa cronologia storica che affligge la nostra memoria, dimostrata matematicamente dal lavoro di Fomenko.
Peggio ancora è lasciare al mito o alla ricerca improvvisata il tema dell'origine dell'Umanità come la conosciamo oggi.
E ancora pià incredibile è l'atteggiamento sulle polemiche crescenti sulla forma sui veri confini della Terra dove quel che si richiede alla gente è un semplice atto di fede che dovrebbe dimenticarsi delle balle diffuse da enti pubblici e privati spaziali e dai loro complici.
Senza dover arrivare a invisibili nemici che minano la salute pubblica, quel che vedete qua sotto dovrebbe essere un paesaggio marziano. E invece è un deserto terrestre spacciato per paesaggio marziano.
Alcuni, accortisi dell'inganno, pensano che gli enti spaziali vogliano farci credere che Marte è desertico e senza vita e invece è il contrario. No, la realtà è molto più semplice: si spacciano per foto scattate su Marte, istantanee prese da paesaggi terrestri.
Questo è solo un esempio del grado di sottomissione che tutti noi viviamo nei confronti di chi pretende di fare scienza.
Credo proprio che su queste faccende debba aprirsi un fortissimo dibatitto pubblico con grande urgenza e magari potremmo anche restituire la Luna agli innamorati invece di simulare sbarchi negli studi cinematografici.
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