lunedì 11 gennaio 2021

Le Ombre

 Ci seguono dovunque andiamo, silenziose e irriducibili come amanti senza tempo. Sono dietro di noi senza parlare, senza farsi sentire. Di notte, si nascondono dietro i muri e attendono un'altra giornata di sole. Dietro di noi, ascoltano tutto, ricordano e attendono. 

Ci accorgiamo di loro da bambini, e proviamo persino a giocarci, senza capire che si preparano a giocare solo loro, per tutta la vita che abbiamo davanti. Da dietro, spiano, pensano e forse talvolta suggeriscono i passi da compiere, ma chi siano, quelle ombre, non lo sappiamo. 

Non sappiamo cosa vogliono, magari cosa pensano loro stesse che sembrano vivere dei nostri pensieri e dei nostri tormenti peggiori.

Questo è un estratto del libro che sto scrivendo ora. Dopo il romanzo LA TERRA INVASA DAI RETTILI, ho bisogno di riflettere, e allora lo faccio a modo mio, scrivendo. Il suo titolo è: IL MISTERO DEL LIBRO SCOMPARSO.

Per uno scrittore, infatti, pensare e scrivere è la stessa cosa, non c'è differenza alcuna tra il riflettere e scrivere quel che si è appena pensato.  

E allora ti accorgi che quei pensieri, forse non sono tuoi, oppure ti sono prestati; sono idee che ti seguono sulla schiena delle ombre, talvolta provengono dal reame dei sogni che di ombre è intessuto.

Non so per quali motivi leggete questo blog e, forse, leggete quel che scrivo. Non sono faccende tali da impegnare la mente di un autore. Chi scrive lo fa come un oratore parla al pubblico: parla e basta. Certamente, ha uno scopo, eppure sembra non finisca mai di parlare. Li avete sentiti, ai comizi, nei teatri, o nelle piazze, per qualsiasi motivo abbiano avuto per parlare e voi per ascoltarli.

Non illudetevi, mai, riguardo le loro parole, sono scritte, comunque, nel vento. Ma per quanto mi riguarda, vi dico quel che spinge me, a scrivere.

State tranquilli, io scrivo per me e per voi. Chiunque voglia leggere, senza limiti o remore.

Il motivo è semplice: non posso farne a meno. Succede a tanti ma anche se fosse solo per me, sarebbe uguale.

Dovete capire anche se non lo capirete o ci crederete, che uno scrittore scrive per scalfire il vento e quel che ne consegue. Sono infatti le parole scolpite nel vento che fanno la rima con niente. Il niente è un traguardo incredibile da raggiungere.

Ecco quel che narra il mio, prossimo libro, un libro di racconti. Avevo pensato di descriverne il genere, ma un vero genere non si può riscontrare in quel libro, che si ispira, semplicemente, a una favola molto antica. 

Spesso, come è accaduto a me cercando altre opere, come narravo in BAGLIORI SUL BULICAME, succede che ti perdi andando a cercare un libro. Altre volte, devi ritrovare un libro perduto.

Leggerete quel che scrivo? Importa solo a voi. Io penso a scrivere, e se restassi solo con me stesso, scriverei per un promemoria. Ve l'ho detto, si scrive partendo dai propri pensieri. C'è chi parla da solo, c'è chi scrive, inutile farla tanto lunga. 

 

Ombre d'arbre | Photo gratuite | LibreShot

  

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