Uso comune comprendere il presente rievocando fatti storici del passato. Operazione possibile se e quando si conosce la Storia. Eppure, noi possiamo dissertare comodamente della Storia da poco trascorsa in quanto esistono persone che ancora ricordano fatti ed eventi, oltre a documenti dell'epoca, generalmente scritti ma per quanto attiene la memoria di un paio di secoli fa anche riportati da supporti fisici come nastri registrati contenenti voce o immagini.
La Storia più antica, invece, si deve soltanto ipotizzare analizzando i reperti dell'archeologia oppure le forma artistiche come quadri, statue e gioielli oltre ai volumi stampati da Gutemberg in poi cioè dalla metà del 1400.
Gran parte di quel che si trovava scritto prima è andato perso con la distruzione della celebre Biblioteca di Alessandria, oppure è diventato testo sacro, come i Libri di Enoch o i testi biblici in Occidente.
In Oriente, ancora più celebri e ancora più antichi sono i Veda, portati alla conoscenza umana direttamente dagli antichi Ariani, che scrivevano e parlavano sanscrito, lingua dalla quale provengono greco e latino.
Esistono poi le opere risalenti al passato recente come le cronache raccontate tramite la pergamena o le tavole incise. I cronisti greci e romani hanno lasciato un gran numero di queste opere anche se la stampa moderna non esisteva.
Esistono le sepolture quindi le tombe che raccontano come si viveva durante i tempi in cui le genti furono inumate. Le mummie risalenti all'ultimo periodo della civiltà egizia ne sono un esempio. Furono lsciate, le spoglie di potenti all'interno di monumenti molto pià antichi che gli Egizi autori della scrittura espressa tramite i geroglifici ereditarono da un passato lontano e che adattarono a sepolcri: le piramidi. Questa è la Storia.
Non possiamo essere certi, invece, che la cronologia storica reale sia stata rispettata. Alcuni autori parlano di una vera e propria riscrittura addirittura periodica che i potenti delle varie epoche operarono sulla cronologia storica al fine di variarne i tempi reali e soprattutto i contenuti. Ne parla compiutamente il matematico Anatolj Fomenko e altri studiosi di Oxford che stanno cercando di riscrivere il periodo medievale.
A parte operazioni dirette da potenti, come quelle ipotizzate dai citati studiosi, di certo noi possiamo ragionevolmente analizzare operazioni altrettanto perfide di una vera e propria falsificazione morale della Storia più recente, che serve ad esaltare una falsa democrazia sociale al posto di un determinato modo di vivere presente in quelle che ci sono state presentate come dittature nate da un potere monarchico.
Molto del Risorgimento italiano è una mera interpretazione di fatti che talvolta sfocia nella vera e propria falsificazione di eventi vissuti in un modo dai popoli dell'epoca e ricordati in maniera del tutto difforme dagli storici ufficiali.
Purtroppo sono consapevole di analoghe operazioni svolte dai cronisti di regime romani ai tempi in cui gli Etruschi dominavano l'Europa. Periodo storico al quale ho dedicato BAGLIORI SUL BULICAME, dedicato alla vita e alle opere di Mario Signorelli, uno dei veri storici ampiamente derisi e dimenticati dalla sciocca quotidianità che viviamo.
Signorelli era un medium naturale e in qualche modo fu costretto dalla sua medianità a esprimersi riguardo la vera vita che si viveva in Italia Centrale all'epoca degli Etruschi e quidi della nascita di Roma, da loro evocata dal nulla.
Signorelli, infatti, rievocava sé stesso nel passato dato che riteneva di essere la reincarnazione di un antico lucumone (sacerdote) estrusco. Molto del suo sapere lo comrpese attraverso le opere di un altro storico deriso ingiustamente come Fra Annio da Viterbo.
Prima che la genetica moderna stabilisse che il popolo etrusco è originario del Centro Italia, la Storia ha privilegiato quel che scrivevano intellettuali come Erodoto, confondendo fasi immigratorie che potevano essersi veramente verificate in quei tempi dal Medio Oriente con l'origine degli Antichi Etruschi che correttamente l'ottimo Signorelli rivendicava come autoctona.
Negli stessi territori abitati dai Villanoviani, all'improvviso e per motivi che possiamo solo supporre, fiorì la Germania di quei tempi, una civiltà potentissima e misteriosa. Misteriosa in quanto non se ne conosce l'origine esatta. Anche Wikipedia italiana è diventata, da qualche anno, molto prudente in materia. Un altro esempio di storia antica molto incerta se escludiamo l'intevento alieno.
Gli Etruschi, infatti, adoravano Velthe, dea che aveva stabilito il paradiso sotto la superficie terrestre e che, secondo il loro credo, si manifestava attraverso i terremoti.
Antichi creduloni che insegnarono a Roma tutto quel cheRroma espresse in seguito, in ogni elemento della conoscenza dell'epoca: dall'agricoltura alla scienza e alla tecnica. L'interferenza aliena, nel caso degli Etruschi, provocò quel che ai tempi nostri ha provocato per esempio nelle comunicazioni tramite i chip elettronici un esempio di retroingegneria aliena, come direbbe un ufologo.
Questo il motivo che ha portato alcuni potenti di ogni epoca, ciclicamente, a operare una maligna riscrittura della Storia che si poteva conoscere direttamente come noi possiamo dissertare di un paio di secoli indietro e capire che l'Italia ai tempi del Risorgimento è stata riunificata a forza da una volontà di tipo massonico e non certo per favorire la liberazione di popoli oppressi.
Avremmo il dovere di ristabilire una corretta cronologia storica ma anche di resituire ai fatti storici una corretta interpretazione. Da piccolo studioso quale sono vi garantisco che il senso della Storia oltre che la cronologia storica ancora presente nella maggior parte dei testi universitari, è frutto di una semplice interpretazione di parte, molto parziale e del tutto fuorviante.
E non vale la pretesa necessità di aggiornare i testi storici invoca da qualche benpensante. Qui non c'è proprio niente da aggiornare, ma urge la necessità di riscrivere un falso durato un paio di millenni almeno, per giunta operato al fine di sottacere o nascondere del tutto l'interferenza aliena che, peraltro, continua ai giorni nostri in maniera veramente clamorosa.
Se non si capisce questo, inutile continuare a dissertare di Storia e revisionismo storico. Ci stiamo prendendo in giro, ormai in modo veramente scoperto e visibile. Visibile almeno come Cheope e le sue piramidi.

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