Avete sentito annunciare, in pompa magna, dai media di regime il nuovo Patto del Quirinale e avete visto Mattarella abbracciarsi con Draghi e Macron. Un bel quadretto che si fonda su un patto tra Italia e Francia, reso possibile da chi intende eseguire a puntino le manovre elitarie che ben sappiamo. Ricorda tanto il Trattato di Aquisgrana del 2019, vero? Vediamo cosa si sono inventati costoro.
Nelle premesse, il testo ribadisce che Italia e Francia sono unite nel novero delle regole internazionali e ribadiscono la loro adesione al multilateralismo e a un ordine e a relazioni internazionali basati sul diritto e sull'Organizzazione delle Nazioni Unite ovvero l 'Onu. Richiamano il loro impegno a rispettare i trattati comunitari con la volontà di rafforzare la difesa europea all'interno dell'Alleanza Atlantica. Contiene anche la consapevolezza che la pandemia del Coronavirus abbia messo in luce una profonda interdipendenza tra gli stati membri della Ue.
Nel contenuto, l'Art. 1 richiama l'Agenda 2030 delle N.U. a vari livelli.
L'Art. 2 richiama all'integrazione tra le forze armate dei due paesi. Un cenno importante alla collaborazione nel settore spaziale. Notevole è l'impegno reciproco agli scambi e al transito di forze armate dei due paesi e quindi nei rispettivi territori.
L'Art. 3 parla della necessità che Italia e Francia agiscano insieme nell'ambito di una Ue democratica, unita e sovrana.
L'Art. 4 contiene la raccomandazione di un'azione comune sulla libera circolazione in Europa e sui flussi migratori verso le rispettive frontiere. Si parla inoltre di una cooperazione nella lotta contro le minacce criminali transnazionali mediante una cooperazione transfrontaliera tra le forze dell'ordine. Cenno per loro fondamentale ai contenuti terroristici online.
L'Art. 5 si occupa della cooperazione economica, industriale e digitale. Si parla dellaa necessità di favorire la connettività 5G e 6G.
L'Art. 6 parla di sviluppo sociale, sostenibile e inclusivo. Si cita di nuovo l'Agenda 2030 dell'ONU e l'Accordo di Parigi. Le parti si adoperano alla de-carbonizzazione in ogni settore sviluppando energie rinnovabili e promuovendo l'efficienza energetica.
L'art. 7 su occupa dello Spazio. Si parla di un'Europa dello Spazio. Si parla anche della base europea di lancio di Kourou.
L'Art. 8 parla di istruzione e formazione, ricerca e innovazione. Viene citata l'importanza del sistema Erasmus rilanciando lo studio delle rispettive lingue e lo scambio tra i due paesi.
L'Art. 9 novella la cultura, i giovani e la società civile. Si parla della necessità di un riavvicinamento tra i due popoli nel comune senso di appartenenza europea.
L'Art. 10 è dedicato alla cooperazione transfrontaliera.
L'Art. 11 disciplina l'organizzazione con l'istituzione di un Vertice intergovernativo annuale.
L'art. 12 contiene le disposizioni finali.
Commento: questi trattati sono evidentamente pensati e attuati allo scopo di eliminare le divisioni territoriali tra i vari stati. Il Nuovo Ordine Mondiale vuole eliminare le frontiere all'interno dei mega-territori facenti parte delle organizzazioni territoriali come l'Unione Europea.
Per evitare quel che oggi accade negli Stati Uniti, con la feroce e trasversale contrapposizione tra diversi oreintamenti amministrativi tra Dem e Repubblicani, che vede venti stati guardarsi con evidente ostilità rispetto agli altri ventuno, nell'ambito dei cinquanta stati, più un distretto federale che costituiscono dunque una federazione. Invece, la Ue puita a eliminare del tutto le diverse frontiere, unificando il controllo, cioè la giurisdizione a livello centrale e quindi, nella pratica, creando un super-stato al posto dei vecchi stati costituzionali.
Immaginate la Ue di oggi dove il parlamento discute e la Commissione Europea decide. Questo ci attende con l'eliminazione delle culture e delle tradizioni da cui provengono le generazioni nate negli Anni 40-50-60-70-80-90 del secolo scorso. Ricordate che le vecchie divisioni contengono differenze enormi dal punto di vista giuridico, legale, economico, amministrativo e fiscale. Armonizzare queste differenze è un compito epocale e inevitabilmente farà molte vittime.
Immaginate una guerra di conquista che si svolga senza formali dichiarazioni di guerra ma nell'ambito di rivoluzioni interne irte di trasformazioni anche molto dolorose. queste trasformazioni elimineranno le vecchie divisioni territoriali, unificando le nazioni in una nazione nuova e più grande.
Nel prossimo post cercherò di spiegare le motivazioni alla base di queste annunciate rivoluzioni che dovrebbero portare a un continente europeo unito nella medesima legislazione. Questa volontà delle Elite conviene ai popoli o soltanto a loro? Cercherò di dare una risposta a tale quesito fondamentale.

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