giovedì 16 dicembre 2021

La sindrome italiana: schiavi 2 volte

 Ho recentemente sentito persone, italiani, residenti per lavoro in Giappone e in Russia: due popoli straordinariamente diversi tra loro caratterizzati da concezioni molto distanti, sia socialmente che politicamente. 

Ebbene, potrebbero insegnarci parecchie cose sulla libertà e sulla dignità che pretendono di avere come persone e come comunità. Quei popoli non consentirebbero mai, ai loro governanti, di essere trattati come gli ultimi due governi, sostenuti da una partitocrazia delirante, hanno imposto a noi.

Abbiamo dimenticato la dignità e la solidarietà tra persone ammettendo quella vera porcheria che è il Green Pass. Una porcheria, tra l'altro divisiva e che non ha alcun, apprezzabile, valore di sanità pubblica.

Come cittadino e come scrittore, io sono per la libertà di scegliere un trattamento sanitario o un altro e questa non è una semplice opinione ma il riconoscimento della validità delle leggi internazionali che ribadiscono l'assoluta esistenza della libera scelta, peraltro corredata dalla più vasta informazione possibile che deve portare a un libero consenso informato. 

Qui da noi si assiste invece a un serie di ricatti per spostarsi, lavorare e addirittura entrare o no in certi locali. Vergognoso e illegale, non ho altre valutazioni da fare.

Qualunque, vero, libertario e sostenitore della legalità internazionale dovrebbe rifiutarsi di richiedere il Green Pass, altro che provare a ottenerlo in modo truffaldino.

La coercizione su un trattamento sanitario è da regime vero e dovrebbero sinceramente vergognarsi quei giornalisti che ripetono come un mantra il verso al governo invece che essere il cane da guardia della democrazia; si comportano come pappagallini che ripetono il diktat governativo. Il paragone con poveri animali è il meno duro che riesco a immaginare per costoro. E lo dico da animalista convinto.

Draghi dovrebbe dimettersi e chiedere scusa al popolo italiano, senza se e senza ma. Un personaggio non eletto da nessuno che si sta comportando come un despota medievale a forza di decreti legge e di fiducie parlamentari con i conseguenti e sommessi lamenti di esponenti della nostra partitocrazia che quasi hanno vergogna di protestare. Onore invece a quei pochi che osano sbraitare contro il regime interno lacchè del padrone statunitense e del padrone europeo. Come Arlecchino, servo di due padroni.

Del resto, ho purtroppo dovuto annunciare queste storture istituzionali con il mio romanzo, placidamente rifiutato da editori piccoli e grandi, I RETTILI TRA NOI, che con la narrativa fantascientifica aveva già da mesi anticipato le pessime intenzioni di questo orrendo e pericoloso governo, schiavo delle Elite. Intenzioni che respingo al mittente esattamente come l'intera, perversa, costruzione normativa che riguarda il vergognoso Green Pass, un passaporto per la dittatura. 

Queste pagine, in formato elettronico, devono restare per testimoniare, insieme a decine di altre simili,  ai video sui social e a quei pochissimi giornali ancora liberi,  che esistono Italiani che non si piegano e non si piegheranno mai. Senza bisogno di etichettature, tra no-vax e sì-vax, buone per i dibattiti da talk-show televisivo.

Resisteremo quanto serve e se necessario per sempre. Sappiano, le Elite e i loro padroni rettiliani, che esistono uomini liberi che si opporranno comunque ai loro piani malefici, qui in Italia e ovunque nel mondo. La nostra libertà non è una merce in vendita e noi non saremo mai servi della malvagità insita nel loro costrutto demoniaco.

Non importa se singolarmente o tramite l'auspicata Allenza Mondiale invocata da Monsignor Viganò e da chi la pensa come lui. Se esiste questa forza che intende respingere l'avanzata dei malvagi, ben venga. Le Elite sanno bene che già oggi esistono milioni di resistenti solo in Italia che non retrocederanno di un passo. 

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