In tutta Europa non si placa la protesta popolare contro le varie versioni del Green Pass italiano e soprattutto contro gli obblighi vaccinali che contrastano con le norme di tutela mondiali.
Il filmato che segue supplisce alla censura insopportabile di quasi tutti i grandi media italiani, proni ai piedi del governo e del volere delle loro proprietà industriali, confermando ancora una volta la pessima classifica italiana sulla libertà di stampa.
La gente non crede più a costoro, vero e proprio megafono dei politici invece che costituire il cane da guardia della democrazia. E anche le forze politiche non godono di una fiducia illimitata, anzi, il campanello d'allarme, per costoro, è già suonato nelle ultime consultazioni, con la metà degli elettori che non è andata a votare.
Ora, i vari resistenti contro la dittatura sanitaria sanno di non poter cedere e di dover insistere a non accettare i provvedimenti illegali e ridicoli di governi ormai al capolinea. Saranno proprio coloro che per paura, o per costrizione o ancora per minaccia hanno dovuto sorbirsi i vaccini che si ribelleranno tutti insieme quando sarà chiaro il loro contenuto e quando saranno imposte con il medesimo ricatto del Green Pass le quarte dosi e magari le dosi successive, dimostrando che se la pandemia deve considerarsi finita, non è certamente esaurito l'appetito di Big Pharma.
Resteranno i grandi guadagni delle varie aziende sanitarie ma rimarranno anche le violazioni ai codici internazionali che presumibilmente le corti mondiali puniranno. Come esigerà soddisfazione la sete di giustizia delle vittime innocenti di questa pandemia e degli effetti collaterali dei vaccini. Allora, vedremo il fuggi fuggi generale di un'intera corte di zoticoni e servi ammaestrati, prima ancora dei colpevoli principali che forse ripareranno in qualche zona sperduta o in qualche oasi istituzionale, ma forse non riusciranno a evitare la giusta punizione.
Anche i regimi di inizio Novecento sembravano indistruttibili e inossidabili, finché non sono rovinosamente caduti e con loro tiranni ben più temibili di questi che dobbiamo sopportare adesso. Tempo al tempo.
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