Stiamo assistendo all'ennesimo riposizionamento di Elite che, stante la crisi lanciata da una parte di loro stesse, hanno pesantemente messo in crisi quanto disposto con il Trattato di Yalta.
Il mondo doveva essere amministrato secondo due blocchi principali e consentire l'esistenza dei cosiddetti paesi non allineati. Storia che diventa attualità perché le Elite che hanno applicato le micidiali e dittatoriali linee di Davos, ora vogliono sfondare in quel senso: disapplicare totalmente quel che a Yalta è seguito.
Era evidente a chiunque fosse dotato di un normale buon senso che la Russia si sarebbe presto sentita e trovata accerchiata da ogni lato. L'orso russo siede tra un Occidente in armi e un vicino cinese nient'affatto pacifico. Mi chiedo come dovrebbe sentirsi o cosa dovrebbe fare se non pretendere uno spazio vitale che si estenda tra sé stesso e i suoi nemici.
La storia moderna non mente: è troppo vicina a noi per essere manipolata dagli strateghi della censura organizzata: se i Russi avessero fatto quel che gli Statunitensi hanno combinato dai tempi della Guerra Fredda a oggi, di guerre mondiali ne avremmo contate parecchie.
Nel resto del mondo, ci sono despoti che, schermati da una democrazia soltanto teorica, stanno esercitando un arbitrio continuato da due anni, con la scusa di un' epidemia influenzale, e continuano a disporre in modo del tutto autoritario delle popolazioni ma urlano contro l'antidemocratico Putin.
Questo accade e si rende palese quando le Elite affidano la gestione dei territori controllati dai figli di Davos ad autentici incapaci, dotati di un intelletto del tutto inferiore alla massa di popolazione che pretendono di controllare.
La loro inettitudine, palesemente espressa dai nostri maggiori politicanti, si sta scontrando con la realtà di tutte le sofferenze di un popolo che non riesce a reagire nel modo giusto. Con grande pazienza sono stati recisi tutti i collegamenti delle persone con le garanzie che la stessa Costituzione aveva programmato e applicato alla vita pubblica italiana. Un ordinato disposto di norme che aveva consentito all'Italia, colonia americana, di prosperare a livello mondiale.
L'Italia è ora in mano a una classe dirigente che definire inappropriata sarebbe soltanto un eccesso di ottimismo. I politici sono soltanto lo specchio per allodole assonnate di un'estrema precarietà non solo mentale o nozionistica ma soprattutto spirituale di cui è pèurtroppo dotato chi comanda davvero.
Ci concentriamo spesso sulla apparente crudeltà di questi despoti ma quel che dovrebbe preoccuparci maggiormente è la loro estrema bassezza spirituale che si riflette su una mente ottenebrata dagli istinti di base.
Tutto ciò sto vedono in Italia e tanto vi devo come espressione relativa alla realtà di fatto che questo blog vuole comunque offrire. Il che è anche un'anticipazioen dal nuovo romanzo, ancora inedito, che uscirà tra poco con il titolo L'INGANNO DEL SERPENTE (ex La versione del Rettiliano)
Tra le vere emergenze, le tristi evidenze di una società arrivata molto probabilmente al capolinea, quel che rattrista maggiormente è l'estrema povertà spirituale di chi pretende di amministrare il nostro mondo per conto delle Elite e quindi dei loro padroni alieni.
Queste schiere di servi hanno soltanto badato a non scontentare i loro padroni ma non si sono preoccupate di far fiorire il giardino che è poi il nido dei loro schiavi. Felici soltanto delle razzie che potevano esercitare, si sono completamente dimenticate di quel che abbisogna alla forza- lavoro per poter progredire e mandare comunque avanti la baracca che un tempo veniva chiamata Eden.
E questo si è potuto verificare perché la menzogna riesce a mascherare la verità ma non basta ad amminsitrare la realtà oggettiva che ha sempre bisogno di riscontri. Potremmo dire che a questi dittatopri mancano compeltamente i riscontri storici e tradizionali, oltre all'intera gamma di quelli relativi a religione e misticismo. Sono enunciatori di una bugia nuda e talmente cruda da lasciarli senza difese possibili.
Questo mi fa pensare che presto i loro padroni se ne libereranno e tale consapevolezza comincia ad agitare i sonni di qualche despota di nostra conoscenza diretta. Il loro timore maggiore non è la mancanza di consenso da parte dei loro schiavi bensì la perdita di fiducia nei loro padroni.
L'ultimo collegamento che manca davvero alla gente per capire la ragnatela del vero potere sulla Terra, che noi vediamo vibrare alla luce della luna ma che nasconde il suo artefice maligno: un ragno nero e alieno che ha tessuto e sfruttato una rete dove l'Umanità continua a dibattersi senza sosta da sempre.
Ci arriveremo non per comprensione diretta ma per analogia con la negazione sempre più scarna da motivazioni reali dei nostri diritti. Quando si dice che il Re è nudo...
Nessun commento:
Posta un commento