Devo ringraziare il vostro interesse per le pubblicazioni che esistono aulla mia pagina Amazon. Ho infatti riscontrato una grande attività da parte dei miei lettori, che sono persino andati a riscoprire uno dei primissimi romanzi che pubblicai oltre dieci anni fa.
Come sapete, la mia ricerca sul campo limita di molto il tempo che poi posso riservare alla letteratura che voi recepite leggendo i miei romanzi.
Uno scrittore è soltanto una persona che strappa alla propria esistenza il tempo necessario a riempire pagine elettroniche con il proprio vissuto o, al limite, con il costrutto derivante dalla propria fantasia.
Per il resto, la propria parabola umana non si può arrestare e tantomeno rallentare.
I danni fisici riportati durante le vicende raccontate ne LA TERRA INVASA DAI RETTILI e I RETTILI TRA NOI ancora mi procurano fastidi di ogni tipo. Lo sapevo che tutto ciò mi sarebbe accaduto e quindi non posso lamentarmi.
Scrivere riguardo le proprie indagini sul campo delle adduzioni provocherebbe a chiunque gli stessi problemi. Noi vogliamo illuderci che la vita sia quella che la stretta realtà quotidiana ci impone con le sue stringenti necessità, le privazioni, la ricerca di benessere e soddisfazione fisica. Non è così.
Mentre svolgiamo la nostra esistenza da capi di bestiame condotti al macello, ecco che talvolta appare il riflesso di realtà parallele e devianti. Avevo sperimentato effetti simili quando, da studente, mi occupavo di Parapsicologia e alla mia attenzione cominciarono a manifestarsi fenomeni ed echi di mondi alternativi al mio.
Soprattutto i reami dell'Aldilà, cari allo Spiritismo, sembra che non vedano l'ora di farsi riconoscere e validare da noi stessi, perennemente ipnotizzati dai bagliori elettronici della Matrice.
Avrete già potuto vedere chissà quante volte che la camera di moribondi per l'età o le malattie si riempiono degli echi di persone defunte che sembrano venire a controllare il trapasso di amici e parenti.
Noi pensiamo che si tratti soltanto dei deliri propri dei moribondi. Invece è l'effetto dell'indebolimento del sigillo che ci impedisce di comunicare con i reami abitati dai defunti. Una possibilità riservata ai soli dotati di capacità medianiche.
Mettiamola così: la prigione che possiamo identificare con la Matrice si compone di molte stanze, in senso orizzontale ma anche disposte verticalmente. I reami dell'Aldilà ne fanno parte ma presentano caratteristiche differenti e leggi proprie.
Nell'INGANNO DEL DRAGONE prenderete confidenza anche con la questione spirituale più che spiritica. Infatti, durante le indagini che già avete potuto conoscere, la medianità ha assunto un carattere quasi predominante e questo è dovuto alla complessità propria dell'essere umano che, non dimentichiamolo mai, deriva da ibridazioni aliene. Essere multidimensionali non si limita alla possibilità d'incontrare gli abitanti di altri reami ma anche chi li abita da defunto sul piano materiale.
Sappiate, quindi, che in questo momento, sono costretto a una pausa nella stesura del romanzo che conclude il ciclo dei Rettiliani. Non dipende dal caldo assillante dell'estate italiana ma dagli echi che provengono dal mondo spirituale che si sta agitando non poco.
I Rettiliani stanno portando anche in quei reami i loro attacchi perché la loro sete di conquista non conosce pausa. Lo so benissimo che non avete mai neppure previsto che temi cari alla fantascienza possano sfociare nelle pratiche spiritiche. Questo è uno degli effetti della nostra più completa ignoranza di quel che siamo e da dove proveniamo.
Senza contare che da quando apriamo gli occhi su questa Terra, la nostra mente deve nutrirsi del materialismo più spinto, esattamente come preferiscono i Rettiliani che vedono solo la convenienza, la ricchezza e sopratttuto la sete di sangue. Mutaforma che voi non potete vedere o scorgere ma che continuano la loro politica senza sosta e senza quasi incontrare ostacoli.
Non volete sentire il pericolo di dovervi accorgere di essere soltanto capi di bestiame?
Certo che la nostra condizione si rivelerebbe al pari di quella di un soldato drogato fino ai capelli per andare al fronte.
Noi non vogliamo ascoltare i defunti, preferiamo udire i rintocchi delle macchine ipnotiche della Matrice e credere alla loro litania rivoltante.
Siamo pieni di boria e della concezione di un libero arbitrio che non esiste ma che ci riempie occhi e orecchie di fango.
Anche scrivere prevede un termine secondo i parametri della Matrice. Attendete dicembre per l'INGANNO DEL DRAGONE e ne parleremo.
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