sabato 16 luglio 2022

I RETTILI TRA NOI - Il nostro tempo

 Quel che segue è un altro estratto del thriller fantascientifico I RETTILI TRA NOI, che potete scaricare comodamente da Amazon al prezzo ridicolo di 99 centesimi, ovvero meno di un euro ed essere felicissimi che l'editoria tradizionale ignori libri come questo. A parere di molti, è il miglior thriller fantascientifico che narrativa italiana abbia mai partorito. A voi il giudizio.

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Ricordai che, tra adolescenza ed età adulta, avevo un chiodo fisso: se la vita comporta inevitabile sofferenza, perché non rinunciarvi del tutto e sparire? Nella non esistenza non si prova alcun dolore, quindi, perché lottare al fine di togliersi da situazioni insufficienti o spiacevoli quando si potrebbe cancellare noi stessi operando un reset totale e definitivo?

Avevo la faccia rigata dalle lagrime quando vidi due imbecilli che si sganasciavano dalla risate mentre mi fissavano, torreggiando su di me; ero ancora quasi steso sulla stessa poltrona dove avevo detto qualcosa di molto ridicolo, evidentemente. Dalle lacrime, passai al riso anch’io.

Lia mi asciugò il viso con un fazzoletto di carta mentre le risate le provocavano convulsioni.

Ugo riusciva a contenersi maggiormente, ma aveva gli occhi inondati di lacrime. Dovevo aver fatto una discreta figura.

- Non ti preoccupare – riuscì a dire, mentre cercava di ricomporsi, - Io ne ho dette di molto peggio, quando hanno trattato me nello stesso modo… - poi dovette asciugarsi gli occhi - Si piange anche per ridere.

Lia si mise proprio davanti a me, con quelle cosce che mi facevano girare la testa.

- Il maschio non cambia mai,. Pensa che le minigonne me le metto apposta. – e giù un’altra risata.

Voleva forse dire che ero pure troppo anziano rispetto a lei ma per fortuna, questo me lo risparmiò.

Quando si furono calmati, mi spiegarono che l’unico sistema per capire le reali intenzioni, e persino la vera natura dei loro interlocutori, era fargli ingurgitare un intruglio a basa di funghi allucinogeni seccati e ridotti in polvere che gli era stato spedito da una cellula in Sud America, dal sapore simile al caffè tostato, con il quale si poteva benissimo mischiare. Se non aveva effetto alcuno sul soggetto trattato, allora non era un essere umano. Elohim e Rettiliani risultavano immuni a quella droga.

- Tranquilli, non credo che un alieno possa comportarsi da imbecille come me. Sono troppo evoluti.

Lia mi toccò la spalla.

- Questa roba è simile alle anestesie. Ne sentono di tutti i colori anche medici e infermieri durante le fasi post-operatorie. L’essere umano ha mille difetti ma non merita di essere parassitato fino a depredarlo di ogni scintilla vitale. Ed è invece il trattamento che gli alieni ci rifilano. Ecco perché non c’è alcun male nell’amarci tra noi, o nel desiderarci tra noi. Una volta, un alieno mutaforma riuscì a portarmi a letto. La mattina mi accorsi chi era: un rettile. Riescono, ormai, persino a nascondere il loro odore. Non posso dimenticare l’orrore che provai mentre lui mi diceva che ero fortunata perché aveva deciso di non prosciugarmi il fluido vitale. Riescono a simulare la nostra forma solo se si ubriacano di sangue. Mi sottoposi ad analisi di ogni tipo, presi antibiotici fortissimi ma per fortuna non riscontrai alcun problema di salute dovuto a quel rapporto. Per la cronaca, avevo diciassette anni.

Pensai che un tempo, chi poteva avere rapporti con gli alieni magari li confondeva con incubi e succubi. Oggi, molte delle loro vittime finiscono nella moderna categoria concettuale degli addotti.

- Sentite: per quale motivo mi siete venuti a cercare? Non regge la favoletta della protezione dai Rettili.

Lia sorrise, comprensiva:

- In uno degli ultimi report della cellula di Viterbo, sei stato indicato come amico e possibile recluta. Hai conosciuto un addotto, chiamato con il nome in codice di B. che hai anche descritto nel tuo romanzo. Voglio sapere se veramente l’hai perso di vista come scrivi nel libro.

- Certamente. L’ha portato via da questa Terra una nave condotta da quelli che lui considerava i suoi protettori: gli Uomini-drago. Avversari assoluti dei Rettiliani, a quanto mi raccontava. Me lo presentò il povero Carlo.

Ugo intervenne:

- Per quale motivo ti riferisci così a Carlo?

- Perché so che è stato ritrovato il suo cadavere. L’ho visto in un telegiornale.

I due agenti di Alfa si guardarono.

- Non è affatto deceduto. – disse Lia – Il nostro contatto alieno è certo su questo punto.

- Chi è il vostro contatto alieno? – domandai.

Ugo scosse il capo – Ti contatterà lui stesso., O per meglio dire: lei stessa. Ormai abbiamo dovuto fidarci degli Elohim. Come sai, le stesse Elite terrestri sono in guerra e schierate su due fronti. La parte che afferisce ai Rettiliani ha sferrato un attacco durissimo contro l’altra, controllata dai vecchi padroni. Lo vedi con la dualità in Vaticano, e mi sembra che i due schieramenti in lotta si riflettano abbastanza bene anche nel braccio armato del Vaticano stesso, l’amministrazione statunitense, con la lotta tra i Dem e Trump che ha sposato completamente la fazione Elohim.

- Conosco le dinamiche delle Elite terrestri. Ho cercato di narrarle nel mio libro, se l’avete letto bene.

- Sì – ammise Lia – B. ti ha ammaestrato bene. Ma non basta. Ci sono stati aggiornamenti importanti. Per questi motivi, noi stessi non abbiamo più punti di riferimento. Sai pure che la Matrice sta per operare un Grande Reset?

- Lo intuisco da solo.  Davos ha annunciato, in pratica, proprio questo evento.

- Bene. – disse ancora Ugo – A questo proposito, quando l’operazione arriverà a compimento, sarà anche operato un intervento sulla nostra locazione Spazio-Temporale. Sarà il momento in cui Carlo tornerà a farsi vivo.

- Purtroppo, è morto.

- No, non hai visto il suo cadavere. – insistette Lia – Hai visto solo una copia di Carlo. Ti ha contattato una copia fatta dai soliti, maledetti, Serpenti. Possibile che, pur con le tue conoscenze, non l’hai compreso? Da tempo, sono in grado di trasferire la coscienza, e quasi ogni ricordo, di qualunque essere umano in una copia ottenuta con la clonazione.

- Chi ha potuto clonare Carlo, vuol dire che controlla l’originale. – obiettai.

Ugo rise – Ci sei arrivato. Carlo è loro prigioniero, secondo il nostro contatto alieno. Ci ha promesso che proverà a liberarlo lei. Dovrebbe anche parlarti di nuovo. Non ti devi spaventare.

- Secondo B. poteva essere lei stessa un Rettile,  vi avverto.

Ugo ridacchiò ancora – B. sinceramente, non l’ho mai visto e non posso valutare le informazioni che può averti dato. Credimi, però, se ti dico che possiamo fidarci del nostro contatto alieno. Ormai siamo in guerra anche noi e se dobbiamo combattere, è meglio schierarci con gli Elohim. I tempi stringono anche se non sappiamo quando la Matrice lancerà il Grande Reset.

- Cosa cambierà nel conflitto tra le due gerarchie aliene?

Lia mi guardò, dubbiosa – Ce lo chiediamo tutti. Il peggio arriverà con lo sfasamento Spazio-Temporale. Dopo ogni reset, la Matrice riassesta le sue funzioni e deve riallineare i campi energetici nelle nuove posizioni, quindi il Tempo e lo Spazio che sono solo due di questi campi, possono collassare, poi ritrovare un equilibrio. Questa è la causa, per esempio, del cosiddetto Effetto Mandela.

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