Facile e spontaneo l'unico commento possibile alla tornata elettorale appena conclusa: le Elite domineranno ancora l'ex Belpaese.
Apparentemente, la gente si è convinta a dare ragione all'unico partito che ha inscenato una sterile opposizione al Draghistan, punendo nel contempo chi si è prostrato, tra i vecchi partiti, a favore del dominio del Drago.
Ora, una marea nera come la notte si inchinerà a sua volta al facile atlantismo e continuerà a obbedire ai voleri dell'Unione Europea, come ha già fatto in passato in tutti i governi di Centro-Destra.
Il Centrodestra, in Italia, ha infatti già governato e sappiamo bene con quali esiti, se non altro votando sempre i diktat proveniente dai vari uomini della provvidenza come Monti e Draghi appunto.
Non inganna minimamente il ruolo che potrà recitare la Destra, le poche menti lucide che commentano questa tornata elettorale. Si conosce invece il perfetto atlantismo che aleggia da quelle parti e non ci si dimentica che proprio da quel mondo proviene Mario Draghi.
I partiti anti-sistema non sono stati capaci di attrarre la sana e sacrosanta protesta elettorale e questo significa che ora nei palazzi del potere non avremo nè occhi nè orecchie. Presto si alzeranno di nuovo tante e tali di quelle proteste, si riempiranno le piazze, si realizzerà forse la sollevazione locale di qualche massa popolare costretta alla fame ma l'atteggiamento del potere non muterà neanche di un millimetro.
Il grande sconfitto è ancora il popolo che non ha saputo far altro che riunire le proprie paure per cercare di dar forza a quanto rimane del M5S, rivitalizzato per quanto possibile da Conte. Agli italiani però non basterà il reddito di cittadinanza per resistere a quel che si sta preparando e sarà il peggio.
L'Italia peraltro soffrirà ancora le conseguenze di una fatale mancanza di classe dirigente capace e preparata e non saranno certo le adunate continentali di qualunque origine e genere a poterci o volerci salvare.
Una parola per chi si è astenuto, peraltro un gruppo di persone sempre più folto. Avete lasciato campo a chi è stato inviato a decidere il vostro destino da altri. La sfiducia, la mancanza di auto-organizzazione, evitare la rappresentanza del proprio malcontento, stavolta non serviva, non era di certo una manifestazione adatta a protestare contro un potere cieco e arrogante ma troppi commentatori, nella società civile, non l'hanno capito.
Le consultazioni elettorali non avrebbero comunque cambiato il diktat elitario sul nostro Paese ma evitando di portare avanti le ragioni dei nuovi ribelli, alla fine della fiera elettorale è proprio il lamento del popolo oppresso che sarà il grande assente in parlamento. Le Elite ridono e brindano anche per questo.
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