Apparentemente, un argomento macabro ma illuminante, se per un istante mi ritrovo nella parte del lettore. Da scrittore, la morte, in ogni altra occasione fonte di disperazione e lutto, nel giallo è la chiave di un enigma. Trovando l'assassino, si rilevano oltre alle sue perverse motivazioni (il movente del delitto) i veri motivi che muovono i diversi personaggi, vittime e carnefici.
Nell'ultimo giallo che ho pubblicato, OSSESSIONE OMICIDA PER MISTER TAU, la morte della prima vittima, spiega ogni motivazione del suo carnefice. E quindi spiega le altre morti.
Certamente, è possibile costruire trame mistery senza morti o perlomeno omicidi. Esattamente quel che sto pensando per il prossimo romanzo giallo.
Di solito, uno scrittore pensa prima al crimine da descrivere nella sua storia, poi alle motivazioni che portano a compierlo e infine a caratterizzare un carnefice credibile. I gialli più inestricabili, tuttavia, esistono quando gli omicidi non hanno un movente chiaro e determinato, ad esempio la gelosia, o la ricchezza della vittima o ancora il senso di vendetta. Di solito, chi uccide è spinto da rabbia, gelosia o interesse. Più raramente da paura. Esistono però dei moventi che esulano da questi sentimenti. Esistono anche morti accidentali che possono passare per omicidio o suicidio.
Una storia mistery è sempre un enigma da sciogliere per chi vuole scrivere. Chi legge, si trova davanti una serie di crimini e una storia che fa da cornice. Da semplice lettore, mi divertivo a gareggiare con lo scrittore e a indovinare, prima del finale, chi fosse l'omicida di turno, spesso riuscendoci.
Perchè non provate anche voi con questo, mio, romanzo giallo? Per il costo? 5 euro vi sembran troppi per leggere un buon giallo italiano? Possibile?
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