Chi frequenta la mia pagina Amazon può notare due romanzi: UNA DONNA VESTITA DI BIANCO e BAGLIORI SUL BULICAME che si occupano della questione etrusca. Mario Signorelli, che viene citato in entrambe i romanzi, dedicò la sua vita a provare, reperti alla mano, che la storia etrusca era da riscrivere. I cronisti romani si occuparono di descrivere una conquista che non venne mai ottenuta con le armi, a parte il territorio che apparteneva a Tarquinia, ribelle verso l'autorità religiosa centrale che faceva capo ai lucumoni etruschi. Costoro avevano ispirato la nascente nazione romana con tre prestigiosi sovrani: Tarquinio Prisco, Servo Tullio e Tarquinio il Severo. Roma è stata una creazione etrusca.
A sua volta, nel suo massimo splendore e nella sua massima estensione territoriale, l'Etruria fu quel che oggi è la Germania all'interno della Ue.
Per anni, gli storici cari al regime culturale odierno hanno ispirato una storia romana che secondo me, oltre a tanti intellettuali moderni che sostengono teorie simili, sarebbe da riscrivere, più o meno con la profondità innovatrice espressa da Signorelli nel riscrivere l'epopea etrusca. Solo negli ultimi anni, gli studi genetici compiuti da attenti ricercatori hanno dato ragione al Signorelli che sosteneva che gli Etruschi erano un popolo autoctono. Ne parlo nei miei libri dato che testi molto più accreditati ripetono le antiquate tesi diffuse da Erodoto secondo il quale gli Etruschi provenivano dall'Asia Minore.
Signorelli è stato dipinto come un sognatore folle, anche a causa della sua potenza mediatica e delle sue dichiarazioni, secondo le quali era in grado di canalizzare sè stesso, nel passato, quando sarebbe esistito nei panni di un lucumone (sacerdote) etrusco. Pertanto, al posto dei suoi libri, nelle università circolano ancora i testi del Pallottino. Il che significa che secondo la decadente cultura moderna, gli Etruschi sono stati conquistati e sterminati dalle legioni romane.
Una balla colossale. Come per molti anni, si è poi rivelata. la storiella sulla loro origine.
Dato che la mia cultura personale sul tema si fonda sulle ricerche di Signorelli, potete capire per quale motivo ho scritto i già citati romanzi.
Il primo, UNA DONNA VESTITA DI BIANCO, riprende una trama giallo-fantastica per parlare di certi argomenti. Il secondo, li tratta dal punto di vista narrativo che attiene ai generi thriller -parapsicologico. BAGLIORI SUL BULICAME è il romanzo di maggior successo che attualmente potete trovare nella mia pagina Amazon.
Il problema che vorrei suscitare con questo post è comunque il seguente: per quale motivo il regime culturale mente spudoratamente riguardo il destino dell'intera Confederazione Etrusca?
In altre parole, per quale motivo nascondere la vera conclusione dell'epopea etrusca?
Signorelli prima, e molto più modestamente con la mia narrativa in seguito, si prova che gli Etruschi non finirono mai nelle man idei romani invasori: si ritirarono volontariamente dove le armate nemiche non li avrebbero mai potuti inseguire: sotto la superficie della Terra. La loro ritirata fu garantita deviando fiumi sotterranei e frapponendo tra inseguiti e inseguitori, la frana di intere colline.
Migliaia di individui si inoltrarono lungo corridoi sotterranei verso una patria che ancora li ospita. Una patria amministrata e rappresentata dall'immortale dea Velthe che ispirava la loro religione e il potere teosofico che governava l'intera Confederazione.
Cosa sia stato di loro, dopo la partenza avvenuta dopo il 27 a.C. non lo sa nessuno. L'interno della Terra nasconde molti segreti e sono molteplici le culture umane che tali segreti ricordano più a livello di miti che secondo la cronologia storica accertata.
Su queste pagine, sul blog che state leggendo, ho parlato più volte della grande menzogna che i libri di storia nelle università riuniscono e venerano al posto della vera cronologia umana. Mentire sul nostro passato, li aiuta a organizzare la dittatura del presente e purtroppo del futuro. Inoltre, lo Spiritismo non deve avere la dignità di una dottrina scientifica perché troppo imbarazzante per il materialismo dominante.
Signorelli fu un archeologo, uno scrittore, un medium e un grande esploratore. Una figura talmente ingombrante che ancor oggi conviene a molti denigrarla e sminuirla, anzi dimenticarla. Le mie modestissime opere di narrativa ne estendono l'importanza e la valenza soprattutto culturale.
Del resto, la dittatura mondiale subirà una spallata decisiva nell'esatto momento che vedrà venire alla luce le civiltà che sopravvivono sotto la superficie terrestre e che prenderanno il sopravvento.
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