venerdì 8 settembre 2023

Sono uno scrittore (che non può pubblicare) e so di non essere libero

 La censura si svolge in molti modi nei regimi totalitari. La colonia Italia, ora ribattezzata da molti, e a ragione, Draghistan, è uno dei paesi meno liberi del mondo perché non gode di una stampa libera almeno secondo opinioni diffuse. Questa è la nota della federazione stampa italiana

Come potete vedere, non parlo di opinioni personali. Da romanziere, non mi va meglio: la politica delle grandi editrici del Draghistan, da anni, non solo non mi permette di pubblicare e arrivare nelle librerie ma nemmeno risponde ai normali invii di materiale come sinossi o i testi completi. Ho testato tramite Amazon la validità dei testi, poi li ho ritirati perché non si può accettare la censura. Questa è censura: impedire a uno scrittore valido di arrivare al grande pubblico. 

Condivido volentieri la denuncia di un collega scrittore. Giudicate voi se esiste un fondamento a queste e altre lamentele. La libertà è più importante delle nostre vicende personali. Vivere da schiavi non ha alcun senso. 

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