domenica 3 dicembre 2023

Per quale motivo la Matrice è un tritacarne - estratto dal romanzo LA VITTORIA DEI RETTILIANI

 Uno degli argomenti più scomodi per i metafisici e i mistici è ragionare sulla funzione macabra della Matrice quando si tratta di terminare la vita dei senzienti. 

Se crolla una montagna (è in vita anche la pietra) nessuno se ne dà pena. Ma se vediamo morire un passerotto, la faccenda cambia di molto. Per la Matrice, tutto questo ha un senso impersonale: deve far transitare ad ogni costo e senza esitazione l'energia dai piani inferiori ai superiori e stop. 

Nessuna pietà umana, nessuna esitazione e nessuna crudeltà in senso lato. Semplicemente, una delle sue routine. Non esisterebbe se non servisse a spremere senza sosta la nostra energia e trasmetterla dove serve per tenere in piedi questa fiera ridicola della Creazione. 

Ebbene, durante il processo chiamato morte, l'energia sprigionata dagli esseri morenti con una sorta di scoppio è pronta per essere impacchettata e spedita. Infatti, generalmente, le persone che stanno per morire, risentono di una specie di benessere appena prima del trapasso: quella è l'energia che sta per essere restituita mentre il corpo fisico muore. 

Tutte le altre spiegazioni che ci raccontano durante le inutili esperienze di tipo religioso, sono fandonie vere e proprie. Comprese le apparizioni mistiche che servono solo a far sprizzare meglio l'energia delle persone portate a quel tipo di credenze. La maggior parte veramente crede che in questa immensa fiera della Matrice, un essere angelico come un santo o un grande profeta defunto possa andarsene di casa in casa ad attendere il trapasso di qualche morente. In alcuni piani muoiono dal ridere sentendo quanto siamo ridicolmente creduloni.

Alt: io non parlo del sacro e del profano. Il vostro dio, chiunque sia, cercatelo dove volete. Io parlo di quanto ho visto e sentito, anche dalle parole degli addotti e non solo. L'intera bibliografia di Carlos Castaneda testimonia le stesse faccende. Quella che don Juan chiamava Aquila altro non è che la Matrice di cui parlo io senza essere un maestro spirituale o un nagual e tanto meno uno stregone. 

Mentre sulla Terra si dice che basti seguire il fiume di denaro per arrivare alla fonte degli inghippi, nel cosmo basta seguire il flusso dell'energia per capire il meccanismo generale. Siamo percettori ma anche generatori di onde energetiche molto utili al meccanismo-Matrice e aggredibili anche dai vari parassiti esistenti che si fanno belle scarpette. E sono talmente potenti che sono anche capaci di provocare gli eventi che gli faranno sorbire la loro quota energetica. Spesso sono chiamati, impropriamente, Arconti. 

Estratto dal romanzo inedito LA VITTORIA DEI RETTILIANI



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