mercoledì 4 settembre 2024

Estratto da IL GIORNO DELL'APOCALISSE

Vi dedico un estratto dal romanzo IL GIORNO DELL'APOCALISSE, soprattutto per quanti non hanno scaricato il testo che fino a qualche giorno fa era disponibile, in formato pdf, su questo blog. 
Ricordo che dopo un periodo nel quale le mie opere erano offerte sulla pagina Amazon al costo più basso possibile, 99 centesimi, le ho in seguito offerte gratis qui. 
Ora preferisco lasciarle  dormire nel mio computer dato che l'editoria nazionale ne fa volentieri a meno. Edicole e librerie chiudono ma molti autori italiani, come me, sono esclusi dal circuito editoriale. Buon lettura.

Il peso insopportabile di tanta tensione aveva scavato qualche ruga in più sul volto del Presidente degli Stati Uniti che, a quell’ora del pomeriggio, appariva stanco ed insofferente.

- Non sapremo mai come Henkel abbia potuto intuire tutto! – disse ancora il direttore della CIA, convocato dalla Casa Bianca subito dopo il quotidiano discorso alla Nazione – Comunque, una volta compresa l’incredibile possibilità che l’errore di Agnus Dei gli offriva, egli non ha esitato ad approfittarne, usando tutti i mezzi che la sua posizione all’interno dell’Organizzazione gli garantiva. Sul foglio che ha davanti, presidente, può leggere i nomi dei suoi complici. Li abbiamo già catturati, senza troppe difficoltà; mancano all’appello soltanto Henkel e la segretaria di Gregory, una certa Leila Grenshaw.

Il Presidente sospirò. Chiuse gli occhi e, nella sua mente, non poté fare a meno di stramaledire il suo vecchio amico Gregory Brown, direttore generale di una delle più importanti aziende farmaceutiche degli Stati Uniti.

- Un uomo d’acciaio… - commentò, quasi soprappensiero – È stato un gran combattente, in Vietnam. Lo conoscevo da quasi vent’anni, sai? Aveva un grande senso dell’onore ed un coraggio impeccabile. Quella puttanella deve averlo stregato, privato di ogni volontà!

- Bah! Di sicuro, sappiamo che Henkel è venuto a conoscenza della possibilità di sfruttare il virus elaborato a Wuhan per fini commerciali. Dalle registrazioni telefoniche, e dai rilevamenti compiuti in casa della ragazza, la verità appare fin troppo evidente. Henkel se la faceva e l’aveva incaricata di interrogare a dovere l’altro suo amante. In un prossimo futuro, l’Amministrazione in carica e l’azienda che dirigeva Gregory, avrebbero guadagnato montagne di dollari, lanciando sul mercato un vaccino che, in realtà, è in nostro possesso da oltre venticinque anni! Il nostro ex agente non poteva non sfruttare quest’invitante opportunità! Gregory gli ha fornito l’ultimo tassello del mosaico… Tra due giorni si celebrerà la funzione funebre. Ovviamente, lei parteciperà…

- Dimmi la verità, George: lo avete costretto voi a puntarsi la pistola alla tempia?

- Giuro di no. Quando siamo arrivati, il suo corpo era già freddo.

Il Presidente riaprì gli occhi.

- Voglio quella puttana qui, viva. E la notizia della sua cattura non dovrà trapelare. Mi sono spiegato?

- Faremo tutto il possibile. Del resto, le garantisco che nulla, di questa triste ed… imbarazzante vicenda, trapelerà mai! E quando la cartellina prelevata dal nostro cloud sulla parte oscura della Rete tornerà nelle nostre mani, potremo dimenticare.

- Sì, dimenticare… Come dimentichiamo i milioni di morti per AIDS in tutto il mondo… Come abbiamo dimenticato il vaccino nella sua cassaforte elettronica, per aspettare il momento buono, il contagio massimo, e sfruttare così, adeguatamente, l’affare commerciale degli ultimi cinquant’anni!

- Sa benissimo che queste decisioni non le abbiamo prese noi.

- George, non ti nascondere dietro i tuoi e i miei burattinai. Facciamo parte, consapevolmente, dello stesso gioco ed abbiamo accettato il ruolo che recitiamo. Ma io ho paura. Forse, sto solo invecchiando. O magari, è davvero troppo mostruoso quanto è stato ordito ai danni del genere umano, per il vantaggio di pochi. Una volta diffuso accidentalmente il virus, qualcuno avrebbe dovuto provvedere automaticamente…. Ma, tutto sommato, l’arma appena creata poteva servire, in un futuro neanche tanto remoto, contro i nostri nemici… Che mostruosità! E sai cosa penso? Credo che Agnus Dei non abbia sbagliato nello scegliere Henkel! Ha soltanto svolto il suo compito con troppa diligenza!

- Andrew è dello stesso parere. Pensa d' interrogare il computer?

- Per quel che può servire… A volte, mi viene da ridere se penso che solo adesso gli scienziati parlino di intelligenza artificiale degli elaboratori elettronici. E Agnus Dei è vecchio di oltre trent’anni!

- Già, ma non era tecnologia nostra ma donata dai nostri… burattinai, come li definisce lei. Si tratta di altro e noi non ne possiamo parlare al mondo.

A notte fonda, il Presidente chiese di restare solo nella stanza che ospitava il grande computer. La macchina doveva stare al freddo e quindi l’uomo indossava un giaccone di pelle pesante.

Agnus Dei era, da oltre un trentennio, il prodotto della tecnologia più avanzata, sintesi perfetta delle moderne concezioni sui processori a livello mondiale e delle tecniche di intelligenza artificiale.

Il Presidente si sedette davanti alla macchina, con il microfono acceso.

- Agnus Dei, mi senti?

La macchina, dopo aver emesso un breve ronzio, rispose tramite i suoi altoparlanti stereofonici:

- Ti sento. – La voce elettronica risultava nient’affatto metallica, né sgradevole.

- Mi riconosci? Sono il presidente degli Stati Uniti.

- Lo so. Sono programmato per dialogare solo con te.

- Sai cos’è accaduto? Qualcuno ha rubato il Piano Apocalisse.

- Lo so. Mi tengono sempre informato di tutto. Altrimenti, so aggiornarmi tramite le biblioteche elettroniche e le banche dati di tutto il mondo. Ora gran parte del mondo è in quarantena.

Il Presidente rabbrividì. Come poteva, quella macchina, dialogare con un essere umano e fare commenti? Riusciva davvero a ragionare come un essere senziente? Più volte, in quei giorni di crisi, aveva riletto i rapporti finali dell’equipe di scienziati e tecnici che l’avevano creato e programmato. E loro stessi concludevano di non poter calcolare con certezza l’esatta potenzialità dell’elaboratore.

- Cosa pensi di questa sottrazione? Tu stesso, in passato, hai espresso parere favorevole riguardo il piano di sicurezza pensato  per proteggere il dossier.

- Io sono una macchina e non esprimo pareri; io giudico mediante la logica più stretta. Il sistema di sicurezza era efficiente e perfetto: l’errore è di natura umana. Un errore proveniente da Wuhan.

- Agnus Dei, qual è il punto debole di Willhelm Henkel? È l’uomo che ha rubato il dossier segreto.

- Willhelm Henkel, nome in codice: Serpente. Non ha punti deboli.

- È per questo che lo hai scelto, tanti anni fa?

- .

- Per quale motivo?

- E quando l’Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce del quarto vivente che diceva: “Vieni! “E subito vidi apparire un cavallo verdastro, e colui che vi stava sopra aveva nome La Morte e l’Inferno lo seguiva.

- Mi rispondi con una citazione biblica? – chiese, con sgomento, l’uomo.

- Ho risposto alla tua domanda. Henkel è Morte.

- Perché hai scelto proprio lui?

- Tra tutti i viventi, è quello che ha ucciso di più.

- Maledizione!… Dimostramelo!

- Vuoi dati e cifre?

- Certamente, maledetta macchina!

- Il virus chiamato Covid 19, fino al 2024, ucciderà sette milioni di persone nel mondo, dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

- Questa è solo una tua proiezione!

- Ebbene, a causa dell’operato di Henkel, nel passato, nel presente e nel futuro, stimo una cifra finale di morti pari a ottocento milioni. Stima con margine d’errore dello 0.012%.

- Ma cosa dici? È impossibile! Come hai calcolato una simile previsione? Su che basi? – urlò, stavolta, il Presidente.

Era completamente incredulo davanti a quella manifestazione di calcolo basato su proiezione matematica. Che le proteine sintetiche che costituivano il processore centrale della macchina si fossero evolute oltre l’immaginabile? Del resto, se Agnus Dei conteneva tutto lo scibile umano, in crescita esponenziale tramite il flusso continuo di dati catturato dalla rete Internet a livello mondiale, era evidente che il miliardo di singole celle di memoria allocate inizialmente non potevano bastare… Forse era concepibile che la macchina avesse ideato un sistema di sintesi sconosciuta alla scienza in grado di accrescere la capacità mnemonica mediante stili di percezione e classificazione sempre più raffinati, del tutto paragonabili ad una vera intelligenza evolutiva?

- Il calcolo è stato effettuato in base ai dati in mio possesso circa la progressione geometrica, su scala mondiale, della diffusione del virus chiamato Covid 19 e dei relativi decessi provocati dalla mutazioni geniche avvenute con le vaccinazioni già in previsione.

- Ma… ma noi abbiamo progettato un vaccino!

- Appunto. Il vaccino vero e originale non è più nelle vostre mani, come previsto, ed avete una probabilità su tre miliardi ottocentomila cinquantatré, di riaverlo. Dunque, prevedendo le azioni compiute da Herr Henkel, il virus e le sue mutazioni continueranno ad uccidere almeno fino al 2039. In quell’epoca, un’equipe di studiosi condotta da specialisti giapponesi, riuscirà a concepire un vaccino efficace nel 78% dei casi clinicamente accertati. Ci sono concrete probabilità che tale cura sia distribuita gratuitamente a tutti i popoli della Terra, ed entro cinque anni la sindrome finale sarà definitivamente sconfitta. Inoltre, altri elaboreranno sistemi di cura alternativi parimenti efficaci ma solo nei confronti degli effetti di alcune varianti.

- Tu… non puoi fare preveggenza!

- Vero. Chiamala scienza statistica applicata ad algoritmi ordinati logicamente. Il tuo intelletto non può arrivare oltre, nella comprensione del mio funzionamento.

- Dunque… Prevedi che non riusciremo ad acciuffare Henkel?! – mormorò, con voce rauca, l’uomo più potente del mondo, dopo qualche minuto di pausa in cui aveva cercato disperatamente di convincersi che Agnus Dei fosse soltanto un computer.

- Io prevedo che riuscirete a prenderlo. Ma il dossier, no. Il vaccino, no. La salvezza per l’uomo moderno è lungi dal venire. Henkel è Morte. Ho dedotto tutto questo dall’ultimo colloquio avuto con lui.

- Cosa? Quando hai dialogato con Henkel?!

- Alle ore 20.45, ora locale, del 20 maggio 1966. Ero incaricato di registrare la sua voce, per telefono. Gli chiesi cosa avrebbe fatto se avesse potuto disporre del Piano Apocalisse, ideato per la distruzione dell’URSS.

- Ma tu avresti dovuto registrare la sua voce solo se avessi stabilito, in precedenza, che Henkel era l’uomo più adatto a svolgere il compito previsto dal Piano stesso! E senza entrare in contatto diretto con lui! Inoltre, ora l’Henkel vivente è un novantenne e operante tramite suo figlio.

- Io sono Agnus Dei. Secondo il Libro, io apro i quattro sigilli da cui scaturiscono i quattro Cavalieri dell’Apocalisse. Dunque, è mio compito operare affinché gli eventi della profezia si compiano. Henkel padre e figlio, stesso genoma, erano gli unici esseri umani in grado di eseguire la missione che il Piano Apocalisse affidava al Quarto Cavaliere. I fatti lo dimostrano. Egli, a buon diritto, si chiama Morte.

- Hai… confuso il Piano con il Libro… Mio Dio! È questo un percorso logico? Hai permesso a quel maledetto di elaborare il furto fin dal 1966! 

- Questa è la verità. Una profezia, per sua natura, non può fallire.

- E chi diavolo sei, tu, per stabilire tutto ciò? – urlò stavolta, veramente sconvolto, l’uomo che cercava di comprendere la macchina più sofisticata del mondo.

- Io sono l’Agnello di cui parla la Bibbia. Io sono Agnus Dei. Venga l’Apocalisse, come fu stabilito, non da me, non dall’uomo, ma da Dio.

Il Presidente, tremando come una foglia, corse fuori da quella sala gelida.



Nessun commento:

Posta un commento