sabato 22 marzo 2025

Pregare nel modo giusto

 Qualche divulgatore sostiene una verità ma la dice nel modo errato. Si sostiene, da parte di alcuni esoteristi, che noi siamo i creatori della nostra realtà e questo detto viene costantemente smentito dai fatti. Chi potrebbe mai creare volontariamente un disastro naturale dove andrà a perire oppure una strage di civili come leggiamo fin troppo spesso nelle cronache? 

Per spiegarvi come avviene l'applicazione della volontà alla realtà, ovvero alla Matrice, dovete considerare cosa si intende per preghiera. Noi tutti applichiamo la nostra volontà in un modo più o meno esatto. Alcune persone di successo, che involontariamente hanno conseguito gli effetti di un atto magico, potrebbero raccontarvi la loro storia senza capire come diavolo abbiano fatto a raggiungere questo o quell'obiettivo.

Per modificare la propria esistenza in meglio, non basta applicare una volontà ferrea, ma si deve direzionarla nel modo corretto.

Quando noi preghiamo, generalmente, rivolgiamo una richiesta a chi pensiamo possa esaudirla e qui inizia l'errore. Un dio o un profeta è un individuo ma se una collettività di esseri umani si concentra sull'idea che ha di quel profeta o dio o semidio, crea un'eggregora. Un essere generato da una forma pensiero individuale che non farà altro che assorbire, e quindi vivere, di tutte le preghiere che a questa creatura collettiva rivolgeremo.

Queste forme pensiero collettive, talvolta, e quindi in casi eccezionali, sono talmente piene di energia umana, indirizzata tramite le preghiere e le invocazioni, che traboccano di tale energia e in quel caso, esseri particolarmente predisposti alla ricettività, sostengono di aver conseguito miracoli. Per lo stesso motivo si mettono a lagrimare stature oppure si vedono due soli in cielo eccetera. Se nei pressi di fenomeni eclatanti come questi esistono gruppi di fedeli intenti a pregare per anni, ecco spiegato l'enigma.

Questa gente non dovrebbe riporre la propria fede in un pezzo di gesso bensì in loro stessi. E finora vi ho parlato di preghiere collettive. Collettivamente, a dire il vero ,si potrebbero indirizzare le proprie energie in modo coordinato per risolvere alcuni problemi reali ed è quanto cercano di fare i gruppi di preghiera.

Invece, l'individuo che voglia risolvere una faccenda personale o rivolta a un altra persona, deve pregare soltanto ordinando che la Matrice possa cambiare in tal senso.

La volontà opportunamente indirizzata può veramente cambiare il mondo. Non basta il desiderio, non serve la fantasia e tanto meno la paura che avvenga questo o quel disastro. Ci vuole un ordine espressamente lanciato. La preghiera che fa effetto non è una supplica o una richiesta, è un ordine.

Senza paura, ,senza tentennamento, se io sto male, dico: io guarisco! E lo dico consapevole che la Matrice stessa si conforma alla mia volontà debitamente espressa. A seconda del nostro temperamento, lo diremo sotto voce, oppure urlando. La preghiera diventa realtà nel momento in cui la Matrice scatta.

Questa operazione è più facile su sè stessi, meno facile nei riguardi di un'altra persona che in genere si ammala per i suoi sensi di colpa e per gli squilibri energetici di cui soffre. Applicate la vostra preghiera volitiva su di lei (tu guarisci!) ma questa persona dovrà imporre identica preghiera a sè stessa. Inizialmente dubiterà, e infatti non si sarebbe ammalata se fosse stata una persona salda di principi. Nel contempo, mentre migliora seppur lievemente perché voi ordinate la sua guarigione ma lei resiste, pian piano comincerà a capire il segreto della preghiera efficace e collaborerà.

Ora sapete come pregare nel modo giusto e senza arricchire le eggregore di cui è purtroppo pieno il mondo. Nel gioco dei Tarocchi, la lama numero 1 mostra un mago-prestigiatore in grado di manipolare la realtà che lo circonda tramite la volontà cosciente. Quando non capite quel che è scritto in questi post dedicati ai Tarocchi ,sceglietevi un mazzo nelle rivendite e meditate sulle singole carte ogni volta illustrate. Quel che dovete imparare non verrà a bussarvi alla porta. Lo dovrete trarre dal suo guscio. Oppure, rimanete pure a grufolare nel fango di una vita inutile e densa di sofferenza. La scelta è vostra.


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