sabato 24 maggio 2025

BAGLIORI SUL BULICAME - estratto e sinossi

 

Sinossi di Bagliori sul Bulicame.

 

Il romanzo, costituito da 406428 caratteri spazi inclusi, si può considerare una sorta di racconto simbolico-iniziatico su quella che definiamo realtà e soprattutto sui condizionamenti del Tempo e delle diverse linee temporali.

La vicenda narrata parte da una ricerca letteraria da me stesso compiuta. Avevo l’esigenza di non far cadere nel dimenticatoio i libri di Mario Signorelli e la sua opera di ricostruzione della vera epopea della Federazione Etrusca, in netta contrapposizione con l’Etruscologia cattedratica.

La figura di Mario Signorelli, scrittore viterbese deceduto nel 1990, è centrale nel libro e nella storia narrata. Durante la sua vita ebbe il contatto con un altro sé stesso vivente al tempo degli Etruschi, un alto sacerdote tirreno che lo guidò a scoprire luoghi e reperti poi effettivamente ritrovati. Inizialmente, Signorelli aveva seguito le orme di fra Annio, un autore molto noto nel medioevo. Oggi possiamo parlare di un grande medium-archeologo-scrittore.

Gli avvenimenti narrati, in gran parte effettivamente vissuti, risalgono al 2017. Partito veramente per Viterbo, al fine di reperire notizie ed eventuali scritti non pubblicati da Signorelli, ho vissuto alcune situazioni che ho cercato di descrivere nel testo che segue nel migliore dei modi. Non sono entrato nel significato esoterico, se c’è, del tutto anche perché da cultore della Parapsicologia amo e ritengo indispensabile una catalogazione di tipo razionale, per quanto possibile.

Nel periodo vissuto a Viterbo, sono accadute determinate situazioni riconducibili ad una variazione della linea temporale che ritenevo esistente e persistente, tramite il varco costituito dai sogni.

Nella narrazione cosa sia il Tempo e come sia possibile o conveniente alterare e utilizzare a proprio vantaggio le diverse linee temporali si collega alla trama principale e con la stessa ricerca compiuta dal Signorelli anni prima: svelare i misteri del passato etrusco mediante la propria medianità..

La grande nemica dell’Umanità è la paura e questa paura si vuole educare a vincere raccontando anche la scelta di libertà che gli Etruschi hanno compiuto oltre duemila anni fa e che Signorelli ha voluto ricordarci.

Il romanzo potrà dunque apparire come un romanzo fantastico ad una lettura meno approfondita; oppure un romanzo parapsicologico dato che numerosi sono gli inserti di notizie ad avvenimenti  paranormali che confermano le conclusioni finali.

Breve premessa

Diario di una ricerca letteraria e documentale sulla vita e le opere di Mario Signorelli, archeologo e medium viterbese, e delle scoperte fatte durante l’indagine sui luoghi che videro la nascita e la fine della Federazione Etrusca.

L’opera non contiene elementi fantastici ma la realtà che narra è certamente non convenzionale. Esattamente come gli Etruschi, duemila anni or sono, durante la nostra esistenza, è possibile attraversare territori non convenzionali ma altrettanto reali e cogenti.

Essere vivi non significa essere ciechi. Essere vivi significa poter descrivere e comunicare la vita stessa, qualunque sia e comunque sia.

Questo diario inizia nei primi mesi del 2017, quando decisi di utilizzare l’enorme archivio che chiamiamo Internet per preservare quel che sapevo, all’epoca, e che avevo minuziosamente raccolto negli anni precedenti, riguardo la vita e le opere di Mario Signorelli, etruscologo viterbese, nato nel 1905 e deceduto, a Viterbo il 29 luglio del 1990.

Signorelli pubblicò vari libri per diversi editori ed io conobbi lui e le sue teorie sulla Federazione Etrusca attraverso le pubblicazioni di Quatrini, Addobbati, Sugarco. Non lo incontrai mai di persona.

Quel che si raccontava, in queste opere, era una Nuova Etruscologia, fondata sulle ricerche e le scoperte di Signorelli ma anche sul lavoro svolto da un frate medievale, Annio, al secolo Giovanni Nanni, accusato di falso e di eresia ai suoi tempi.

Mi convinsi, da appassionato studioso della materia, che tutto quel che avevo appreso sugli Etruschi in precedenza, era profondamente errato.

Senza citare autori, storici, ricercatori, dotti e sapienti, leggendo quel che Signorelli esponeva, con dovizia di particolari e con riscontri di tipo archeologico sul campo, assistevo ad una vera e propria, nuova e diversa narrazione della storia e della fine della Federazione Etrusca; inoltre, tutto questo si ricollegava ad altre ricerche da me fatte su alcuni popoli antichi ed estinti, sulla teoria della Terra Cava e su questioni maggiormente attinenti alla ricerca parapsicologica pura.

Mario Signorelli era, infatti, un potente medium naturale che utilizzava le canalizzazioni personali di perispiriti degli antichi Lucumoni per andare a strappare dalla roccia e dal terreno, sentieri sepolti dai millenni e le tracce di un’intera civiltà minuziosamente occultate dai genieri tirreni al tempo dell’invasione romana.

Archeologia e Parapsicologia erano unite nella ricerca di un uomo che credeva di essere lui stesso l’incarnazione di un antico sacerdote etrusco, tornato sulla Terra con il compito di far conoscere all’Umanità la vera storia del popolo più misterioso che la nostra memoria collettiva possa considerare.

Tutto questo era riportato da poche pubblicazioni dagli Anni ’60 agli Anni ‘90 ormai uscite dai cataloghi editoriali, e quindi era necessario che questo lavoro potesse restare comunque a disposizione delle generazioni a venire; e io stesso avevo riscontrato notevoli difficoltà nel raccogliere materiale biografico, notizie e documenti sull’autore di quelle ricerche, peraltro uomo assolutamente schivo e riservato che aveva affidato alla carta stampata le sue innovative teorie, anche con l’intento di auto-finanziare le sue indagini sul territorio e gli scavi che dirigeva.

Teorie che rischiavano l’oblio del tempo e quindi di fare la stessa fine che i polverosi sentieri etruschi, per precisa volontà di chi la Federazione dirigeva, avevano subito: scomparire, sostituiti dalla favolosa civiltà romana, con i suoi fasti, il suo impero, le sue guerre di conquista.

Era comunque presente su Internet la digitalizzazione di alcuni libri, senza alcun commento o spiegazione a corredo. Il mio intento era, quindi, di ordinare e riportare minuziosamente, tutto quel che di Signorelli e delle sue ricerche rischiava di essere dimenticato per sempre. E soprattutto, proseguire nel mio stesso lavoro di comprensione di alcune parti di queste opere che non mi risultavano sufficientemente chiare, almeno per il momento.

 Non avrei mai immaginato di andare molto oltre questa progettata catalogazione nel recarmi dove lo stesso etruscologo-medium non aveva potuto o saputo, andare. O forse, semplicemente, in un determinato momento aveva deciso di non raccontare alcune esperienze che lui stesso non aveva compreso appieno.

Potrete formarvi un’opinione voi stessi e comunque soltanto utilizzando la pazienza necessaria a seguire queste note di viaggio per quanto incredibili vi potranno sembrare in qualche passaggio. Si tratta, in qualche momento, di capire le suggestioni che provengono da reami poco frequentati dalla nostra coscienza e per molti, quasi tutti, confinati nei territori abitati dai sogni.

estratto dal romanzo BAGLIORI SUL BULICAME, disponibile per ora in prova gratuita, seguendo il link alla pagina Amazon.


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